Assessore Cerise da dove nasce lo studio in base al quale avete deciso che in Valle si debba costruire un termovalorizzatore?
Lo Studio nasce dall’esigenza di fornire risposte alla mozione votata dal Consiglio regionale in data 21 dicembre 2005, che impegnava la Giunta regionale a “presentare una valutazione tecnica, economica ed ambientale delle diverse possibilità di valorizzazione energetica dei rifiuti valdostani, compresi eventuali accordi con impianti ubicati fuori del territorio regionale, oppure attraverso l’ipotesi di realizzazione in Valle d’Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzabili prodotti e/o già stoccati in Valle d’Aosta, comprendendo la valutazione di percorsi amministrativi per attuare le diverse soluzioni”.
Le attività di studio, condotte a partire dalla primavera 2006, hanno fornito alla Regione Autonoma Valle d’Aosta gli elementi per una valutazione comparata dei possibili sistemi di riorganizzazione e gestione dei servizi di smaltimento e recupero finale dei rifiuti urbani e assimilati e dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani, tenuto anche conto dell’evoluzione normativa che condiziona il rispetto degli obiettivi della pianificazione regionale vigente e della mancanza di un luogo idoneo ad accogliere l’eventuale collocazione di una nuova discarica.
Tale documento individua ed analizza due possibili scenari di gestione dei rifiuti:
- il primo basato sull’analisi degli interventi attuativi previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI, in data 15 aprile 2003, e integrati con le norme introdotte dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36;
- il secondo, in forza della mozione del Consiglio regionale approvata in data 21 dicembre 2005, basato su una soluzione di gestione dei rifiuti alternativa a quella prevista dal Piano regionale, fondata su un intervento integrato di termovalorizzazione dei rifiuti prodotti in Valle d’Aosta e di recupero e riqualificazione ambientale del sito ospitante l’attuale discarica regionale di Brissogne. Lo studio riporta un confronto tecnico, impiantistico, ambientale, economico e tariffario dei due scenari assunti a riferimento con il sistema attuale di gestione, che si basa fondamentalmente sulla discarica come impianto di riferimento.
Bisogna, inoltre, tenere presente che lo Studio sviluppato dalla Regione è riferito alla sola fase terminale di gestione dei rifiuti (trattamento e smaltimento) e presuppone che a monte sia pienamente operativo tutto il sistema di raccolta e trasporto, affidato alle Comunità Montane e al Comune di Aosta, che si basa sul potenziamento e miglioramento delle raccolte differenziate.
Va poi anche ricordata la condivisione del progetto espressa dal Consiglio Permanente degli Enti locali, come documentata dall’allegato alla delibera n. 807 del 20 marzo 2008, nonché quella della IIIA Commissione consiliare.
Lo Studio nasce dall’esigenza di fornire risposte alla mozione votata dal Consiglio regionale in data 21 dicembre 2005, che impegnava la Giunta regionale a “presentare una valutazione tecnica, economica ed ambientale delle diverse possibilità di valorizzazione energetica dei rifiuti valdostani, compresi eventuali accordi con impianti ubicati fuori del territorio regionale, oppure attraverso l’ipotesi di realizzazione in Valle d’Aosta di un impianto di termovalorizzazione ad uso esclusivo dei rifiuti termovalorizzabili prodotti e/o già stoccati in Valle d’Aosta, comprendendo la valutazione di percorsi amministrativi per attuare le diverse soluzioni”.
Le attività di studio, condotte a partire dalla primavera 2006, hanno fornito alla Regione Autonoma Valle d’Aosta gli elementi per una valutazione comparata dei possibili sistemi di riorganizzazione e gestione dei servizi di smaltimento e recupero finale dei rifiuti urbani e assimilati e dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani, tenuto anche conto dell’evoluzione normativa che condiziona il rispetto degli obiettivi della pianificazione regionale vigente e della mancanza di un luogo idoneo ad accogliere l’eventuale collocazione di una nuova discarica.
Tale documento individua ed analizza due possibili scenari di gestione dei rifiuti:
- il primo basato sull’analisi degli interventi attuativi previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI, in data 15 aprile 2003, e integrati con le norme introdotte dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36;
- il secondo, in forza della mozione del Consiglio regionale approvata in data 21 dicembre 2005, basato su una soluzione di gestione dei rifiuti alternativa a quella prevista dal Piano regionale, fondata su un intervento integrato di termovalorizzazione dei rifiuti prodotti in Valle d’Aosta e di recupero e riqualificazione ambientale del sito ospitante l’attuale discarica regionale di Brissogne. Lo studio riporta un confronto tecnico, impiantistico, ambientale, economico e tariffario dei due scenari assunti a riferimento con il sistema attuale di gestione, che si basa fondamentalmente sulla discarica come impianto di riferimento.
Bisogna, inoltre, tenere presente che lo Studio sviluppato dalla Regione è riferito alla sola fase terminale di gestione dei rifiuti (trattamento e smaltimento) e presuppone che a monte sia pienamente operativo tutto il sistema di raccolta e trasporto, affidato alle Comunità Montane e al Comune di Aosta, che si basa sul potenziamento e miglioramento delle raccolte differenziate.
Va poi anche ricordata la condivisione del progetto espressa dal Consiglio Permanente degli Enti locali, come documentata dall’allegato alla delibera n. 807 del 20 marzo 2008, nonché quella della IIIA Commissione consiliare.
Quali sono gli aspetti che vi hanno fatto maggiormente propendere per la soluzione del termovalorizzatore?
Così come evidenziato nella relazione allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 807, del 21 marzo 2008, le principali motivazioni che emergono dall’esame dello Studio comparativo predisposto, nonché dai documenti di approfondimento, a supporto del parere espresso dalla Giunta regionale, a favore dello scenario di smaltimento che prevede la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione in Valle d’Aosta ed il recupero ambientale del sito di Brissogne attraverso la bonifica delle discariche annesse al Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani e la selezione dei rifiuti da avviare alla termovalorizzazione, sono le seguenti:
- consente di rispettare a pieno le prescrizioni gestionali conseguenti all’entrata in vigore delle nuove norme in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti;
- consente di attuare un sistema coordinato di recupero e smaltimento dei rifiuti che permette una semplificazione dei flussi di gestione delle diverse tipologie di rifiuto rispetto alla soluzione di piano attualmente in vigore;
- consente alla Regione Valle d’Aosta di conseguire l’autosufficienza in materia di gestione dei rifiuti che rappresenta uno dei requisiti richiesti dalle disposizioni comunitarie nell’ambito dell’individuazione di un sistema coordinato di recupero e smaltimento dei rifiuti;
- consente la programmazione della riqualificazione ambientale di una importante zona posta alle porte della città di Aosta conseguente alla progressiva eliminazione delle discariche del Centro regionale di Brissogne;
- comporta un elevato investimento per la realizzazione del termovalorizzatore ma consente importanti introiti derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta, che costituiscono elementi di abbattimento delle tariffe applicate agli utenti, oltrechè la valorizzazione del cascame termico, con possibilità di fornire calore ad un numero significativo di utenti, riducendo di conseguenza le emissioni in atmosfera derivanti dai relativi impianti di riscaldamento, concorrendo, pertanto, ad un miglioramento della qualità ambientale;
- consente di affrontare e risolvere il problema della gestione dei rifiuti per un periodo relativamente lungo (non meno di 25 anni) a partire da fine 2012 in avanti. (Continua)
Così come evidenziato nella relazione allegata alla deliberazione della Giunta regionale n. 807, del 21 marzo 2008, le principali motivazioni che emergono dall’esame dello Studio comparativo predisposto, nonché dai documenti di approfondimento, a supporto del parere espresso dalla Giunta regionale, a favore dello scenario di smaltimento che prevede la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione in Valle d’Aosta ed il recupero ambientale del sito di Brissogne attraverso la bonifica delle discariche annesse al Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani e la selezione dei rifiuti da avviare alla termovalorizzazione, sono le seguenti:
- consente di rispettare a pieno le prescrizioni gestionali conseguenti all’entrata in vigore delle nuove norme in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti;
- consente di attuare un sistema coordinato di recupero e smaltimento dei rifiuti che permette una semplificazione dei flussi di gestione delle diverse tipologie di rifiuto rispetto alla soluzione di piano attualmente in vigore;
- consente alla Regione Valle d’Aosta di conseguire l’autosufficienza in materia di gestione dei rifiuti che rappresenta uno dei requisiti richiesti dalle disposizioni comunitarie nell’ambito dell’individuazione di un sistema coordinato di recupero e smaltimento dei rifiuti;
- consente la programmazione della riqualificazione ambientale di una importante zona posta alle porte della città di Aosta conseguente alla progressiva eliminazione delle discariche del Centro regionale di Brissogne;
- comporta un elevato investimento per la realizzazione del termovalorizzatore ma consente importanti introiti derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta, che costituiscono elementi di abbattimento delle tariffe applicate agli utenti, oltrechè la valorizzazione del cascame termico, con possibilità di fornire calore ad un numero significativo di utenti, riducendo di conseguenza le emissioni in atmosfera derivanti dai relativi impianti di riscaldamento, concorrendo, pertanto, ad un miglioramento della qualità ambientale;
- consente di affrontare e risolvere il problema della gestione dei rifiuti per un periodo relativamente lungo (non meno di 25 anni) a partire da fine 2012 in avanti. (Continua)
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