Seconda parte dell'intervista all'assessore all'ambiente Manuela Zublena. La prima parte la potete trovare qui.
La situazione attuale?
Esiste una delibera adottata nel mese di marzo che definisce una linea di indirizzo dove vengono considerati congiuntamente la gestione del materiale non recuperabile dei nuovi rifiuti insieme a quello derivante dallo smaltimento della vecchia discarica, trattati entrambi attraverso un termovalorizzatore di cui deve essere prevista la realizzazione. Questo è lo scenario che è stato definito e che ha avuto l’avallo della maggioranza dei soggetti rappresentati nel Consorzio
degli enti locali. Sulla base di quanto previsto dalla delibera di marzo sono stati attivati una serie di approfondimenti sul corpo di discarica.
A che scopo?
Per individuare dei parametri di tipo geotecnico, geofisico. Si tratta di studi avviati la scorsa settimana. Sono approfondimenti che servono per valutare le modalità di smaltimento della discarica.
Ma questo significa che potrebbero essere anche valutate altre strade?
No. L’assessorato porta avanti l’indirizzo indicato dalla delibera. Questi approfondimenti servono per comprendere le caratteristiche merceologiche del rifiuto, per sapere quantificare la tipologia di rifiuto presente oggi a seguito di vent’anni di stoccaggio. In modo da definirne il potere calorifico.
Esistono tempistiche?
Parlerei di qualche mese. Parallelamente poi deve essere completato una caratterizzazione del cosiddetto fondo ambientale, partita un anno fa e che riguarda la matrice aria, acqua e suolo e che vuole descrivere lo stato di qualità di queste matrici. E’ una prassi comune, cioè definire la qualità dell’acqua, dell’aria e del suolo a livello di plaine.
Chi sta operando?
In parte Valeco che si avvale di collaborazioni esterne e in parte da Arpa, soprattutto in merito
alle nanopolveri. Quest’ultima indagine si chiude ad ottobre dopo un anno di rilevazioni.
In merito ai problemi ambientali legati al passaggio dei tir e al limite dei passaggi fissato dal Consiglio regionale qual è la situazione?
Siccome il valore stabilito è stato definito in tempi recenti ha una sua validità, ma deve comunque essere verificato. L’Arpa sta monitorando l’area in modo da verificare se sussiste il rispetto dei limiti e, soprattutto, quali effetti può avere avuto sulla qualità dell’aria l’evoluzione del parco-mezzi. Non va dimenticata l’esistenza di un Comitato Tir chiamato ad esprimersi sull’argomento. E in quella sede andranno fatte delle valutazioni.
Nel programma di legislatura sottoposto all’attenzione degli elettori è indicata l’intenzione di produrre una norma sulla Valutazione Ambientale Strategica. Può illustrarcela?
Da parte degli uffici è in corso la redazione di una prima bozza. Si tratta di una legge complessiva che definisce degli indirizzi per valutare le compatibilità dei vari interventi rispetto agli standard ambientali. Questa legge in qualche modo accorperà anche la valutazione di impatto ambientale. Si configura insomma come una norma quadro. Attraverso questa norma si vorrebbe semplificare i vari iter amministrativi esistenti.
Ci sono novità sull’Espace Mont Blanc?
Questa forma di collaborazione ha da tempo fatto richiedere agli enti che ne fanno parte la definizione di una figura giuridica specifica in modo da assicurarle uno status giuridico. Gli ambiti normativi in cui si muovono i tre stati sono diversi anche in ragione del fatto che la Svizzera è al di fuori dell’Ue e pone ovviamente alcune difficoltà di raccordo supplementari. Di per sé la volontà è di continuare nella collaborazione nell’ambito di Espace Mont Blanc che è stato il motore di una serie di progetti molto fruttuosi. Questa esperienza ha permesso uno scambio di pratiche ed una crescita professionale notevole di chi ha potuto fruire di queste collaborazione.Nella recente riunione si è poi portato avanti il discorso di un piano integrato che al suo interno prevede ben sei progetti.Per la valle sono coinvolte l’Arpa, la Fondazione Montagna sicura, i comuni del Valdigne.
Un esempio?
La gestione integrata e innovatrice di villaggi in una logica di sviluppo sostenibile. Si vorrebbe anche arrivare a dare vita a dei modelli di azioni pilota. E poi dare il via ad una azione divulgativa facendo informazione-formazione a partire da queste iniziative affinché diventino un patrimonio comune di tutta l’area. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 2 ottobre)
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
7 commenti:
Oooh! L'assessora all'inceneritore ha finalmente confessato, farfugliando meno del solito. La giunta Rollandin ha deciso di costruire l'inceneritore. Chissà se Legambiente ne prenderà atto.
Vuoi vedere che anche Legambiente non legge il Corriere? Provvedi tu a farglielo notare.
Praticamente gli studi e le verifiche geofisiche e geotecniche vengono portate avanti, per quanto si capisce, già nell'ottica giustificativa per l'avallo della costruzione dell'inceneritore.
Credo che questo sia un caso unico, di "eccellenza rovesciata" sul pessimo modo di come debba essere affrontato un argomento delicato quale è questo.
Sappia la Sig.ra Zublena che molti di noi, semplici cittadini valdostani,troveremo il modo di farci sentire.
Graziano.
ovvero, come si prendono per i fondelli, in consiglio regionale (!), l'opposizione e i cittadini, che avevano richiesto questi approfondimenti. Incredibile!
In ogni caso, beata ingenuità (o sincerità) della Zublena che queste cose le confessa apertamente ai giornalisti!
E il tutto per fare un piacere all'italo Cerise e per non fare ulteriormente incazzare il già incazzato fratello Alberto (che però si fa chiamare Albert).
Direi che farsi sentire è un obbligo per i cittadini, se non lo faranno le opposizioni: facciano quel che hanno deciso e per i motivi che credono (promesse da mantenere), ma essere presi in giro così, no!
questa politica è come l'AIDS, chi la conosce la evita (in attesa di una vera politica)
@Courthoud
So di apparire noioso e un po' farisaico ma mi raccomando il linguaggio. Anche se certe parole sono di uso comune proviamo a far ricorso alla nostra bella lingua italiana. Inoltre il paragone con l'aids era un po' pesante.
@Courthoud e Graziano
Questa intervista è già stata pubblicata sul Corriere della Valle diversi giorni fa' e non ho visto nessuno stracciarsi le vesti. Forse dovete iniziare a farmi un po' di pubblicità visto che appare così sensazionale. Ne approfitto per fare uno spot al Corriere. Compratelo in edicola o abbonatevi. Come dico ultimamente siamo un'informazione sicuramente di parte ma, credo e spero, seria. Invece constato da parte del mondo politico (soprattutto da parte delle opposizioni, se devo essere sincero) un certo disinteresse. Felice che questo blog dimostri che qualcuno sta sbagliando a snobbarci.
per fabrizio
avevo già letto l'intervista a Manuela Zublena sul Corriere e ne avevo già fatto un commento "arrabbiato" (chiedendoti scusa per l'anticipazione) sul blog di Calì, commento che però è passato inosservato. Naturalmente ho già letto anche l'intervista a Cerise, che penso pubblicherai prossimamente.
Mi scuso per il linguaggio, che non è il mio abituale, ma frequentando i politici (e soprattutto Cerise)... si rischia di prendere l'AIDS (pardon, il loro modo anche di esprimersi, ovviamente quando sono lontano dal pubblico, dai giornalisti e dai microfoni).
Mi sottoporrò comunque (se sono ancora in tempo) ad una cura disintossicante.
Per quanto riguarda le opposizioni (ma non solo), credo che tu abbia abbastanza ragione, ognuna tende a leggere e ripetere pedestremente la propria bibbia di riferimento (es. ... come ci ha ricordato Veltroni, oppure Bossi, oppure Berlusconi, oppure come dice Rollandin, e tutto il resto non merita un'occhiata).
Si sente sempre di più l'esigenza di persone che pensino con la propria testa, anziché con quella altrui, a prescindere.
Complimenti per le interviste, le risposte purtroppo sono ancora in gran parte in perfetto "politichese", cioè parole vuote di contenuto (es. Cerise nella prossima intervista che pubblicherai).
@Courthoud
Ci mancherebbe. Scusami tu. E’ che ogni tanto saltellando da un blog all’altro mi perdo qualche pezzo.
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