7 febbraio 2009

Guido Cossard: «giovani, sport e innovazione tecnologica le nostre priorità» (2)

Prosegue la pubblicazione dell'intervista all'Assessore Guido Cossard. Qui trovate le altre interviste alla giunta comunale e la prima parte dell'intervista di ieri.

E poi ci sono i corsi di avviamento allo sport…
Sì. Sono molto seguiti e la varietà è enorme. Con quote d‘iscrizione molto economiche. Si va dai 25-30 euro di sport come la rampicata, l’aikido e il mini-basket al massimo dei 180 euro dello snowboard però per un’intera stagione. Infine ricorderei anche le manifestazioni sportive come ad esempio il «7 Torri», una manifestazione organizzata direttamente da noi molto importante perché mette insieme sport e cultura. La gara sportiva attraverso alcuni monumenti importanti cui vogliamo dare risalto.

Chiudiamo sull’innovazione tecnologica. Quali sono i progetti più significativi?
Sicuramente il più importante in assoluto è la carta d’identità elettronica che partirà nel giro di qualche mese, spero tra febbraio e marzo. Lì abbiamo già istituito un nucleo di sperimentatori per provarne le funzionalità Abbiamo anche posizionato presso le biblioteche dei totem. Se ne trova anche uno nel palazzo comunale per cui chi non dispone di un computer può tranquillamente usufruire dei servizi. La carta d’identità elettronica si affianca a quelli che sono già i servizi on line, particolarmente numerosi ma non ancora promossi a sufficienza. Sul sito si trova tutto. Se uno, ad esempio, deve stamparsi le norme del Piano regolatore o la cartografia può farlo direttamente da internet. E con la carta tutto diventa interattivo: uno può addirittura cambiarsi al residenza. E’ chiaro che anche qui noi i servizi lì daremo un po’ per volta per verificarne il corretto avvio. E poi c’è tutta una serie di autocertificazioni guidate fatte comodamente da casa. Naturalmente legato a questo esiste tutto lo sviluppo che c’è a monte, e cioè il sito internet, la rete intranet, il sistema di cablaggio interno e quello di protezione per l’apertura sull’esterno. E’ importante sottolineare è che legato a tutto ciò c’è il progetto regionale «Partout» che consiste nello stabilire una rete fra tutti gli enti in modo che ogni realtà della pubblica amministrazione possa comunicare con le altre. E poi c’è il progetto “riuso”, cioè lo scambio di software e il suo riutilizzo. Si tratta di un progetto realizzato con l’amministrazione regionale e il Comune di Firenze. Sarà questo il pacchetto successivo che verrà inserito sulla carta d’identità elettronica.

Come contate di spendere questo atout?
Un primo aspetto positivo è costituito dalla’acquisita professionalità di coloro che per il Comune hanno collaborato al progetto e che saranno chiamati a diventare un punto di riferimento per tutta la rete. Il secondo è che con la carta d’identità elettronica entriamo a pieno titolo nel club dei comuni tecnologicamente più avanzati. Siamo in compagnia di Ancona, Firenze… E questo è molto importante sia come proiezione sull’esterno sia come prospettive future. La tecnologia cammina così in fretta che ha delle ricadute enormi sull’economia e sulla qualità di vita. Da qui a 5-10 anni le valutazioni che faranno società, enti, industrie su localizzazioni,possibilità di lavori, di scambi, non saranno più soltanto quelle tradizionali, cioè trasporto, infrastruttura, manodopera specializzata, ma una discriminante molto forte sarà quella dell’innovazione tecnologica.

Cioè?
Io mi aspetto che chiedano quanti dati al secondo si riesce a passare nel vostro comune? Qual è la velocità con la quale posso interagire con la pubblica amministrazione? Questa introduzione della carta d’identità elettronica va colta non solo come comodità, ma come rafforzamento enorme della forza di attrazione della città.

Insomma, non si tratta di maquillage...
Esatto. E’ un risultato sostanziale ed è la discriminante dei prossimi dieci anni.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

con i membri di una giunta a fine mandato, come quella del comune di aosta, non sarebbe meglio cercare di fare un consuntivo delle cose fatte, andandosi a riprendere il "programma" iniziale di legislatura (le famose "promesse" fatte a suo tempo) e confrontandolo con quanto è stato fatto, invece di dare spazio alle velleità di fine legislatura?

 

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