E la raccolta differenziata?
Sta andando bene. Alla fine del 2008 siamo arrivati al 47-47,5% e abbiamo già avuto dei mesi in cui abbiamo superato il 50%. Però l’aspetto più importante è che da quando siamo partiti con il “porta a porta” si è verificato un netto calo della produzione dei rifiuti che vanno in discarica, cioè dell’indifferenziato. Nel 2005 i cittadini di Aosta producevano una media di 1000 tonnellate al mese di rifiuti indifferenziati. Nel 2008 la media è scesa a 690. E’ un segnale positivo anche tenendo conto del fatto che qui non è prevista la raccolta dell’umido. E’ un lavoro su cui dobbiamo però impegnarci ancora, senza comunque dimenticare che già ora Aosta in questo campo è nelle prime 15 città italiane. La popolazione va sensibilizzata e nelle prossime settimane invieremo alle famiglie altro materiale informativo. In più nei giorni scorsi abbiamo convocato per la prima volta l’Osservatorio sui rifiuti. L’Osservatorio dovrà essere un supporto all’assessore per la gestione dei rifiuti e più in generale per i servizi di igiene urbana. Consiste in un organismo che deve confrontarsi sia sull’esistente sia sulle scelte che dovremo fare come amministrazione nel prossimo futuro. E sarà anche il luogo in cui fare il punto per quanto riguarda il “porta a porta”. Ne fanno parte tecnici regionali, comunali, la Ditta Quendoz che svolge concretamente il servizio, rappresentanti delle associazioni dei commercianti, dei consumatori, ambientaliste, cioè soggetti con i quali ci siamo sempre confrontati spesso in questi anni ma singolarmente. Ora sarà possibile farlo collegialmente. Fra i nodi cruciali da affrontare la delibera regionale che prevede il passaggio da tassa a tariffa e il contratto per la gestione dei rifiuti che scadrà alla fine del 2010. Occorrerà perciò
iniziare a pensare come dovrà essere fatto il bando e poi l’appalto, tenendo conto dell’esperienza maturata sino ad oggi. L’obiettivo sarà l’ulteriore miglioramento della qualità del servizio. L’Osservatorio permetterà di prendere in esame problemi più contingenti come la raccolta nel centro storico. Ogni anno ci confrontiamo all’inizio dell’estate con i commercianti per vedere come evitare la presenza di rifiuti nelle vie centrali. Quando siamo partiti i rifiuti indifferenziati dovevano essere conferiti in sacchetti. I cassonetti venivano dati soltanto
dalle venti famiglie per condominio in su. Una prima modifica, fatta da me, è stata quella di dare i cassonetti da cinque famiglie in su. E i mastelli per i condomini con meno di cinque famiglie. In questa maniera la situazione è leggermente migliorata. C’è però sempre qualcuno che non fa il proprio dovere e allora si deve intervenire con le multe in modo da disincentivare certi comportamenti. Rimane infine il problema del dehors. Verso le otto facciamo passare i mezzi elettrici per iniziare a ritirare l’indifferenziato. La stessa cosa non si può fare con carta,
vetro e plastica che, essendo più voluminosi, necessitano dei camion. I commercianti ci hanno chiesto di farli passare più tardi e così d’estate portiamo via il resto dei rifiuti verso le 23. E’ chiaro che così rimangono esposti per più tempo. Non è facile trovare una soluzione ma va assolutamente cercata e su questo i nostri tecnici stanno lavorando da tempo. Anche se io in realtà ce l’avrei…
Cioè?
Bisognerebbe fare come fanno a Cannes. La via principale dalle 18,30 alle 19,30 non è percorribile. Tutti mettono contemporaneamente fuori i loro cassonetti, passano i mezzi e nel giro di mezz’ora è tutto fatto. Però ci deve essere un coordinamento perfetto. Ma su questa proposta non si riesce a trovare l’accordo di tutti i commercianti.
Spesso si parla dell’acqua del sindaco. Qual è la situazione ad Aosta?
Dal punto di vista idrico siamo autosufficienti L’unico problema sono i costi energetici in quanto si deve pompare l’acqua dalla falda, portarla in superficie e farla arrivare nei vari serbatoi dislocati nella collina. Se invece si ha dell’acqua in caduta la situazione è diversa. Ecco perché abbiamo fatto un convenzione con la Comunità montana del Gran Combin grazie alla quale ci vengono forniti venti litri di acqua al secondo in caduta da alcune sorgenti presenti sul territorio comunale di Oyace. Per sfruttarla al massimo in questi ultimi anni abbiamo fatto degli investimenti per più di due milioni di euro creando dei serbatoi in collina. Nel 2009 saranno terminati i lavori di uno di questi serbatoi che ci permetterà di passare a trenta litri al secondo e avremo così tutta acqua in caduta. Questo comporterà minori spese di energia elettrica con un risparmio annuo di centomila euro.
E la qualità dell’acqua?
E’ più che buona. Viene controllata periodicamente sia da parte nostra che dall’Usl. Abbiamo fatto diverse campagne informative in questo senso perché se si consuma di più l’acqua di rubinetto diminuisce la plastica nei rifiuti.
Sulla rete ci sono però ancora interventi di manutenzione in corso?
Sì. Perché è mutato molto il dimensionamento urbanistico della città. Dove un tempo c’erano sei case oggi ci sono sei palazzi. Di conseguenza la rete va riadattata alle nuove esigenze. Ad esempio abbiamo rifatto tutto l’acquedotto che da Excenex scende ad Arpuilles e poi arriva a Signayes.
Sì. Perché è mutato molto il dimensionamento urbanistico della città. Dove un tempo c’erano sei case oggi ci sono sei palazzi. Di conseguenza la rete va riadattata alle nuove esigenze. Ad esempio abbiamo rifatto tutto l’acquedotto che da Excenex scende ad Arpuilles e poi arriva a Signayes.
E infine Aosta avrà un suo piano contro l’inquinamento acustico?
Sarà approvato nel corso del 2009 e così avremo finalmente un regolamento che permetterà al comune di intervenire concretamente sui vari problemi che si verificheranno.
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