Permettetemi un piccolo spot. Sul Corriere della Valle che troverete oggi in edicola c'è un intervento di don Giulio Vuillermoz, parroco di Saint-Vincent, sull'apertura della casa da gioco ai valdostani, e i candidati valdostani alle europee rispondono ad una serie di domande sulla loro candidatura.
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Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
2 commenti:
E'una chicca un Borluzzi che fa presente a un Favre un errore di quest'ultimo in francese ... Don Giulio parroco di Saint Vincent fa Vuillermoz e non Vulliermoz . Non è poi vero che don Giulio si esprima sull'apertura della casa da gioco di Saint Vincent ai residenti in VdA sul Corriere . Egli fa un'ampia quanto condivisibilissima dissertazione percorsa da grande spiritualità , sottolineando l'importanza non dell'avere ma dell'essere ( prescindendo dalle comiche locali sull'essere minoranza etnica o francofoni o federalisti ) e in tale contesto viene giustamente criticato il gioco d'azzardo in ogni accezione . Condivido tutto ; stilisticamente devo però dire che il pezzo sarebbe stato perfetto se non avesse fatto riferimenti al casinò : pare una forzatura , un obbligo di parlare della casa da gioco in quanto espressamente richiesto . Oltretutto l'articolo non risponde al quesito : valdostani si o no e se no perchè due pesi e due misure tra locali e non . Credo comunque che , dipendesse da don Giulio , egli propenderebbe per la mia scelta : nessun casinò a Saint Vincent , per l'intrinseca negatività di tutto quanto esso comporta .
Ringrazio Borluzzi per la segnalazione dell'errore che ho corretto e anche per la sua attenta lettura dell'articolo.
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