Oggi, martedì 12 maggio, sarà la giornata del latte italiano.
Coldiretti, nell’ottica delle iniziative legate al grande progetto «una filiera agricola tutta italiana» presentata lo scorso 30 aprile ha indetto una giornata di manifestazioni e presìdi per informare l’opinione pubblica sul problema latte. Il mercato lattiero-caseario conta su una produzione nazionale di 110.000.000 quintali, con un import pari a 86.000.000 quintali.
«Nella nostra Regione - scrive Ezio Mossoni, direttore di Coldiretti Valle d'Aosta - , la produzione è di circa 327.000 quintali e siamo la Regione per la quale la proporzione tra produzione e import è la più bassa in Italia ma, come si può desumere dalla tabella allegata, in molte regioni l’import è altissimo. La nostra Regione è più protetta dal fenomeno a causa delle severe normative relative alle produzioni DOP, come la Fontina».
L’import valdostano è costituito, oltre che dal latte trattato a lunga conservazione, prevalentemente da prodotti semi-lavorati: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati e altri. Anche a causa della “confusione” sulla provenienza del latte il fenomeno, in costante crescita, ci minaccia, prima come allevatori e poi come cittadini-consumatori.
Gli allevatori italiani non riescono più a coprire i costi di produzione, mentre i consumatori pagano sempre di più i prodotti lattiero-caseari e, ciò nonostante, i nostri allevamenti sono tra i più sicuri e controllati in Europa!
Tutto ciò è consentito dalle norme nazionali e comunitarie che permettono di importare e trasformare prodotto proveniente da qualsiasi Paese estero, ma senza doverlo indicare, ostacolando la programmazione della produzione nazionale e impendendo di comunicare ai consumatori il vero contenuto dei prodotti che acquistano.
Tant’è che si continua ad ingannare i consumatori veicolando messaggi poco trasparenti e facendo intendere che il latte e i prodotti caseari sono del territorio, usando immagini e nomi che richiamano l’italianità.
Come produttori e come consumatori non possiamo aspettare nuove pandemie come la Bse e l’aviaria per ottenere maggiore trasparenza e garanzia sui prodotti acquistati.
«Sono necessarie - per Coldiretti - regole di mercato trasparenti sulle produzioni lattiero-casearie, al fine di consentire agli anelli finora più penalizzati – gli allevatori e i consumatori, di avere un’equa remunerazione, un giusto prezzo e la garanzia di quello che mangiano!».
Nella giornata del latte Italiano Coldiretti chiede alle istituzioni e alla politica:
1. l’obbligo di etichettatura con indicazione dell’origine su tutti i prodotti importati dall’estero: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati e altri. E se ciò non fosse possibile, chiediamo allora l’obbligo di etichettatura con indicazione dell’origine su tutti i prodotti lattiero-caseari italiani: formaggi, latte, mozzarella e altri.
2. Lo sviluppo di procedure per acquisire i dati di monitoraggio dei consistenti flussi di entrata di latte e di prodotti caseari, prevedendo una loro costante pubblicazione sui siti internet istituzionali.
3. L’intensificazione dei controlli sanitari e sulla qualità dei flussi di latte e dei prodotti caseari che arrivano dall’estero.
Tabella elaborata da Coldiretti su dati importazioni forniti dal competente Ministero
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