
Coldiretti, nell’ottica delle iniziative legate al grande progetto «una filiera agricola tutta italiana» presentata lo scorso 30 aprile ha indetto una giornata di manifestazioni e presìdi per informare l’opinione pubblica sul problema latte. Il mercato lattiero-caseario conta su una produzione nazionale di 110.000.000 quintali, con un import pari a 86.000.000 quintali.
«Nella nostra Regione - scrive Ezio Mossoni, direttore di Coldiretti Valle d'Aosta - , la produzione è di circa 327.000 quintali e siamo la Regione per la quale la proporzione tra produzione e import è la più bassa in Italia ma, come si può desumere dalla tabella allegata, in molte regioni l’import è altissimo. La nostra Regione è più protetta dal fenomeno a causa delle severe normative relative alle produzioni DOP, come la Fontina».
L’import valdostano è costituito, oltre che dal latte trattato a lunga conservazione, prevalentemente da prodotti semi-lavorati: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati e altri. Anche a causa della “confusione” sulla provenienza del latte il fenomeno, in costante crescita, ci minaccia, prima come allevatori e poi come cittadini-consumatori.
Gli allevatori italiani non riescono più a coprire i costi di produzione, mentre i consumatori pagano sempre di più i prodotti lattiero-caseari e, ciò nonostante, i nostri allevamenti sono tra i più sicuri e controllati in Europa!
Tutto ciò è consentito dalle norme nazionali e comunitarie che permettono di importare e trasformare prodotto proveniente da qualsiasi Paese estero, ma senza doverlo indicare, ostacolando la programmazione della produzione nazionale e impendendo di comunicare ai consumatori il vero contenuto dei prodotti che acquistano.
Tant’è che si continua ad ingannare i consumatori veicolando messaggi poco trasparenti e facendo intendere che il latte e i prodotti caseari sono del territorio, usando immagini e nomi che richiamano l’italianità.
Come produttori e come consumatori non possiamo aspettare nuove pandemie come la Bse e l’aviaria per ottenere maggiore trasparenza e garanzia sui prodotti acquistati.
«Sono necessarie - per Coldiretti - regole di mercato trasparenti sulle produzioni lattiero-casearie, al fine di consentire agli anelli finora più penalizzati – gli allevatori e i consumatori, di avere un’equa remunerazione, un giusto prezzo e la garanzia di quello che mangiano!».
Nella giornata del latte Italiano Coldiretti chiede alle istituzioni e alla politica:
1. l’obbligo di etichettatura con indicazione dell’origine su tutti i prodotti importati dall’estero: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati e altri. E se ciò non fosse possibile, chiediamo allora l’obbligo di etichettatura con indicazione dell’origine su tutti i prodotti lattiero-caseari italiani: formaggi, latte, mozzarella e altri.
2. Lo sviluppo di procedure per acquisire i dati di monitoraggio dei consistenti flussi di entrata di latte e di prodotti caseari, prevedendo una loro costante pubblicazione sui siti internet istituzionali.
3. L’intensificazione dei controlli sanitari e sulla qualità dei flussi di latte e dei prodotti caseari che arrivano dall’estero.

0 commenti:
Posta un commento