«Sono allo studio in Valle d'Aosta provvedimenti rivolti al settore lattiero-caseario per contrastare gli effetti della crisi economico-finanziaria». La promessa era stata fatta dall’assessore all’Agricoltura Giuseppe Isabellon in occasione dell’assemblea della Cooperativa Produttori latte e fontina del 30 aprile scorso.
Ad oggi se gli aiuti specifici non hanno preso forma si registra però un primo intervento importante da parte della giunta regionale a favore del settore agricolo, allevatori ovviamente compresi.
La giunta ha infatti approvato nei giorni scorsi un disegno di legge in materia di «Misure urgenti di autorizzazione di aiuti temporanei alle imprese in funzione anti-crisi» che sarà presto inviato al Consiglio regionale.
Il ddl prevede per l'agricoltura, un nuovo regime, dettagliato nel Capo II della legge. Due le novità valide per tutte le tipologie di imprese: un nuovo limite di aiuti fissato in massimi 500.000 euro per impresa, calcolato, al lordo delle imposte e un nuovo metodo di calcolo del tasso di interesse di riferimento ai fini della determinazione dell'aiuto. E' importante sottolineare che non sono ammesse nel nuovo limite iniziative già finanziate in regime de-minimis: la Commissione europea ha previsto questa restrizione al fine di facilitare solo i nuovi investimenti. L'onere finanziario per la nuova disciplina dell'agricoltura è determinato in un milione di euro.
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