2 luglio 2009

Un'Iraniana racconta...

Abbandono per un attimo le problematiche economiche e mi dedico ad un po' di pubblicità pro domo mea. Sul Corriere della Valle che troverete questa settimana in edicola (se non vi siete ancora abbonati potete precipitarvi a sottoscrivere un abbonamento semestrale al costo di 20 euro) ci sarà un'intera pagina dedicata all'Iran, ai terribili fatti di queste ultime settimane, con un'intervista fatta dalla nostra collaboratrice Margherita Barsimi ad una iraniana (anzi ad una persiana, ma questo lo capirete meglio soltanto leggendo l'articolo) che vive in Valle d'Aosta. Come anticipo vi propongo alcune foto che ci sono state inviate sulla protesta. Non aggiungo altro. Andatevi a leggere l'articolo e scrivetemi che cosa ne pensate.

2 commenti:

giancarlo borluzzi ha detto...

Leggerò l'articolo , che comunque non cambierà una virgola di quanto ora dico . Mi urtano i media nazionali che parlano di Iran come mi indispone il fatto che su di lui scriva proprio Il Corriere della Valle . Per ordine : a cavallo tra aprile e maggio 1976 , per 45 giorni sono stato in Iran percorrendolo tutto , ma proprio tutto , in bus ( senza aver mai prenotato nulla : risposta al cuor di leone dal sesso cangiante che nel post Eurotravel disse che il mio dichiarato aver girato il mondo senza mai aver avuto a che fare con agenzie di viaggio era un " mio dire " ) , con grande remunerazione per la bellissima architettura religiosa colorata . Sono stato libero di girare come volevo e di parlare di cosa volevo con chi volevo . I bazar erano pieni di foto dello Scià e Farah Diba . Poi i media favorirono la cacciata dello scià con accuse pretestuose e si è vista la bontà di chi è subentrato . Ora gli stessi media criticano il regime che osannarono . Classico esempio di fatti separati dalle opinioni . Il Corriere della Valle : tace e quindi acconsente sul becero integralismo culturale valdostano , come può criticare l'integralismo iraniano ? Ci sono articoli deificanti la qui defunta francofonia , coranetto locale che si vorrebbe imporre a tutti solo perchè ecclesiastici del trapassato tifarono per tale lingua oggi in VdA sparita perchè inutile . Dov'è la coerenza col messaggio evangelico del rispetto della specificità della persona ? Ieri , con l'ambasciatore di Francia , c'è chi ha vaneggiato di una VdA ponte con la Francia stessa per la francofonia ... E'un utilizzare una falsa immagine della realtà sulla pelle dei cittadini . In Iran ( oggi , non al tempo dello Scià che ben conosco ) impiccagioni e fustigazioni se non segui il Corano . Qui non lavori nel pubblico se non accetti di fingerti fotocopia del trapassato locale . A poi , devo uscire .

giancarlo borluzzi ha detto...

Ho letto i due articoli iraniani sul Corriere di oggi . Lo Scià preferiva ispirarsi a Persepoli anzichè alle scuole coraniche , che comunque sussistevano senza interferenze . Ma i media " democratici " della seconda metà degli anni '70 remarono contro Reza , che guidava con mentalità occidentale un paese non occidentale , e tifarono per una caduta che ha portato il paese quasi all'atomica puntata contro Israele . A fine '70 i media non riferivano fatti , mettendo a parte i commenti , ma i fatti erano conditi con critiche costanti a polizie segrete che squartavano iraniani che io vidi invece dappertutto giulivi . Oggi gli stessi media prendono ipocritamente le distanze dal mostro che hanno a suo tempo giornalisticamente favorito e questo senza scusarsi ma fidando nella dimenticanza di chi allora possedeva l'uso della ragione . E'lecito il tuonare da parte di costoro ? E' un'angolazione del problema su cui Favre poteva dire la sua , innescando un cliccamento del blog superiore , quanto meno in legittimità , rispetto al pubblicare lettere che un imprenditore non ha inviato al blog bensì a operatori nel suo campo che l'hanno dirottata a Favre con la tecnica del latet anguis in erba . Ma Favre ha taciuto , come sulla seconda possibilità di intavolare un dialogo fattivo , la legittimità della critica a un regime integralista asiatico da parte del direttore di una testata occientale che fa dell'integralismo etnolinguistico un pilastro del suo settimanale , pilastro che consiste anche nel fingere attuali le posizioni grettamente localistiche di ecclesiastici del trapassato locale su cui non entro perchè la Valle è oggi un'altra e a me interessa il presente e non quanto c'è in cantina tra le ragnatele . Integralismo tanto innegabile quanto impensabile da parte di una testata che dovrebbe promuovere e difendere la specificità delle persone , senza accettarne l'omologazione all'immagine cara agli invasati del trapassato . Ora avrò o il silenzio o un rimbrotto per il fuori tema . Ma gli integralismi iraniano e valdostano sono simili nel considerare la persona soggiogabile alle visioni di qualcuno ; parlare di questo avrebbe fatto crescere il blog , trovando nuovi scriventi in sostituzione di chi se n'è andato per censure qui subite . Il fuggire questi dibattiti è comunque uno schierarsi per lo status quo locale , per un conservatorismo che non vuol prendere atto dell'oggi e quindi è intriso di un integralismo analogo a quello necessario agli ayatollah , mutatis mutandis .

 

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