Confindustria Valle d'Aosta ha reso noti i risultati della sua indagine previsionale per il primo trimestre 2010. Come sempre ti propongo la sintesi del documento elaborato dallo staff del direttore Edda Crosa.
L'attività dell'industria valdostana nel primo trimestre 2010 continua a mostrare segni di debolezza, anche se il quadro congiunturale delinea timidi segnali di miglioramento rispetto al trimestre precedente. E' quanto emerge dai dati dell'indagine previsionale relativa al 1° trimestre 2010.
I dati si basano sulle risposte pervenute da un campione significativo (30 %) di aziende del settore manifatturiero e dei servizi. «Dalla rilevazione - sottolinea Monica Pirovano Presidente di Confindustria Valle d'Aosta - emerge un ulteriore, anche se contenuto, miglioramento delle attese delle imprese. La ripresa è tuttavia ancora fragile, interessa in maniera diseguale i singoli settori industriali e, conclude il Presidente di Confindustria Valle d'Aosta, non si traduce in miglioramenti apprezzabili e generalizzati delle performance aziendali».
Il saldo ottimisti-pessimisti scende di oltre 13 punti relativamente alle previsioni di nuovi ordini, segno negativo anche per le previsioni degli ordini export mentre i dati relativi al carnet ordini restano sostanzialmente costanti: salgono le previsioni delle commesse superiori a tre mesi; il portafoglio ordini è inferiore ad un mese per il 13,79% delle imprese intervistate (nel trimestre precedente era al 21,88%) mentre scendono di circa 6 punti percentuali gli ordini da uno a tre mesi.
Il grado di utilizzazione degli impianti è leggermente cresciuto rispetto all'ultimo trimestre (dal 66,25% al 68,25%). I dati relativi al carnet ordini restano sostanzialmente costanti. Relativamente ai programmi di investimento il 19.35% di imprese intende sviluppare programmi per nuovi interventi nei prossimi 12 mesi.
Non migliora il quadro occupazionale anche se si evidenzia una attenuazione della caduta (-9,68). Si arresta il trend ascendente del ricorso all'istituto della Cassa Integrazione Guadagni. Il decremento osservato è di quasi 20 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Tuttavia qualche segno di una graduale uscita dalla fase recessiva si può intravedere nel leggero progresso di alcuni indici legati alla produzione e all’utilizzo degli impianti, che rimane comunque su livelli inferiori al 70%. La ripresa in ogni caso si prospetta molto faticosa e lenta, interesserà in maniera diseguale i singoli settori industriali. Cosi come gli strascichi della crisi continueranno ad influenzare l’evoluzione dei prossimi mesi.
L’incertezza delle prospettive influisce anche sull’attività legata agli investimenti che migliorano, ma rimangono su valori bassi. Il miglioramento delle attese che pure esiste e si sta lentamente consolidando, non è, almeno per ora, di dimensioni tali da generare una vera inversione di tendenza.
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