Oggi ti propongo l'analisi nel dettaglio dei ingoli indicatori individuati dall'indagine previsionale di Confindustria Valle d'Aosta per il primo trimestre 2010.
Dall’analisi in dettaglio dei singoli indicatori si rileva per quanto attiene la produzione un recupero rispetto al trimestre precedente del saldo ottimisti-pessimisti di oltre 10 punti percentuali, l’indice si colloca ancora su valori negativi: -3,57% rispetto a -13,79 registrato nel quarto trimestre 2009 e nel primo trimestre dello scorso anno. Migliorano le prospettive del livello della produzione per il 21% degli intervistati, nel trimestre precedente la percentuale era del 14%. Il 25% degli intervistati ha in previsione cali di produzione (-3
punti rispetto al trimestre precedente).
E’ il comparto manifatturiero a evidenziare maggiori difficoltà sul versante dell’attività produttiva registrando un saldo ancora fortemente negativo (-18,75%). Nell’ultimo trimestre risulta essere leggermente cresciuto il grado di utilizzazione degli impianti (dal 66,25% dello scorso trimestre al 68,25% attuale). Il dato è di poco inferiore a quello rilevato nell’analogo periodo del 2009 (70,71%).
Rispetto al trimestre precedente il saldo ottimisti-pessimisti scende di oltre 13 punti relativamente alle previsioni di nuovi ordini, riportandosi su livelli negativi (-7,14%). Il dato attuale raffrontato con quello dello stesso periodo del 2009 (-20%) è migliorato di oltre 13 punti percentuali pur restando su livelli negativi.
Anche le previsioni degli ordini export sono di segno negativo (-5%). Sale di un punto e passa dal 24 al 25% la percentuale delle imprese che prevede una contrazione degli ordini export, il 20% delle imprese ne prevede un aumento (quattro punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente).
Il saldo seppure di segno negativo risulta migliore rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2009 (-35,71%), che tra l’altro rappresenta il livello più basso toccato negli ultimi due anni.
I dati relativi al carnet ordini restano sostanzialmente costanti: salgono le previsioni delle commesse superiori a tre mesi (dal 40,63% al 55,17%) la percentuale sale al 78,57% per le aziende del settore dei servizi.
Il portafoglio ordini è inferiore ad un mese per il 13,79% delle imprese intervistate, era pari al 21,88% nel trimestre precedente. Scendono di circa 6 punti percentuali gli ordini da uno a tre mesi (dal 37,50% del
trimestre precedente al 31,03% dell’attuale).
La composizione del portafoglio ordini che emerge dal raffronto con il primo trimestre 2009 è sostanzialmente in linea con quello attuale. Le valutazioni circa l’andamento della capacità concorrenziale nei confronti dei competitors stranieri denunciano un arretramento della competitività sui mercati nazionali: il saldo torna nuovamente a posizionarsi su livelli negativi (-5,56%) dovuto in particolare al settore siderurgico. Occorre porre in evidenza che per la maggioranza delle imprese intervistate (94%) la competitività nell’ultimo trimestre 2009 resta inalterata. La competitività sui mercati esteri evidenzia un buon progresso (da -7,14% a +7,69) dovuto a nuove commesse di imprese che operano nel settore metalmeccanico di precisione e dei servizi.
Relativamente ai programmi di investimento il 19,35% delle imprese dichiara l’intenzione di sviluppare programmi per nuovi interventi nei prossimi 12 mesi, era pari al 17,65% nel trimestre precedente, il 33,33% nell’analogo periodo del 2009. Si presenta in crescita la percentuale degli intervistati che intende effettuare investimenti per sostituzioni (35,48% rispetto al 26,47% del trimestre precedente).
Cresce di 11 punti, rispetto al trimestre precedente, la percentuale delle aziende intervistate che segnala una diminuzione del costo del credito bancario nel quarto trimestre 2009, portandosi al 41%, per il 52% non si sono verificate variazioni. Sul versante finanziario le imprese evidenziano ancora ritardi negli incassi dei crediti commerciali entro i termini contrattuali (43,33%), il dato è sostanzialmente in linea con quanto fatto registrare il trimestre precedente (44,12%).
Continua a crescere il numero delle imprese appartenenti al comparto dei servizi che dichiarano ritardi negli incassi (dal 35,71% del trimestre precedente al 40%).
In campo occupazionale il saldo, sebbene ancora di segno negativo (-9,68%), evidenzia una attenuazione della caduta. Per quanto riguarda la dinamica occupazionale il 16% del panel segnala prospettive di ridimensionamento degli organici (era il 20% il trimestre precedente, il 21% nel 1° trimestre del 2009).
Si arresta il trend ascendente del ricorso all’istituto della Cassa Integrazione Guadagni. Il decremento osservato è di quasi 20 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La percentuale delle imprese che dichiara di dover far ricorso alla Cassa Integrazioni Guadagni resta comunque alta, pari al 23%, e riguarda prevalentemente il manifatturiero.
La percentuale degli intervistati che prevede un aumento del costo delle materie prime (15%) è più che dimezzata rispetto al trimestre precedente (32%), il dato è sostanzialmente in linea con quello fatto registrare nello stesso periodo del 2009 (17%). Si mantiene alta la media delle imprese che ha necessità di manodopera qualificata e specializzata nelle aree amministrazione e finanza (70%), e nell’area della produzione e della ricerca (90,91%), con maggiore preponderanza per la media qualificazione.
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