Anche un’azienda della Valle d’Aosta, la Cogne Acciai Speciali, ha partecipato al «Supply Chain Meeting», organizzato da Enel e da Confindustria e dedicato alla filiera italiana dell’industria nucleare, che si è svolto martedì 19 gennaio a Roma.
L’incontro è il primo di una serie di appuntamenti dedicati, nel corso dei quali Enel illustrerà alle aziende italiane interessate il processo di coinvolgimento e di qualificazione dell’industria nei progetti EPR, relativi alla ripresa del programma per la produzione di energia nucleare in Italia, che saranno realizzati da Enel-EDF.
Ad una prima sessione plenaria di carattere informativo nella mattinata, sono seguiti nel pomeriggio alcuni workshop tecnici, in cui sono stati approfonditi gli elementi di dettaglio relativi agli aspetti di ingegneria, opere civili, componenti meccanici ed elettrici, montaggi.
Secondo le stime di Confindustria, per la realizzazione delle centrali in Italia sono previsti investimenti complessivi per 30 miliardi di euro, il 70% dei quali si stima possa rappresentare la quota che le aziende italiane potrebbero essere chiamate a gestire. Il solo piano di Enel-EDF, in particolare, coprirà 16-18 miliardi di euro in termini di investimenti.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
3 commenti:
Per completezza d'informazione riporto questo link al sito di Greenpeace dove si sostiene che il business nucleare non sia poi così economicamente rilevante, almeno per le imprese italiane. Se sull'argomento c'è qualcuno on line che è in grado di darmi e darci una mano a capire lo spazio commenti è tutto suo...
http://www.greenpeace.org/italy/news/enel-nucleare-confindustria
Buona sera a Tutti, io c'ero e devo dire che ognuno racconta la sua verità! E' si vero che i numeri per le imprese italiane saranno importanti ma è si vero che la parte NSSS ovvero la parte nucleare è coperta da licenze francesi e se volete saperne di piu visitate la scheda di Flamanville nel sito di AREVA o EDF , ma è anche si vero che 21 dei 27 paesi della comunità europea detengono centrali nucleari ed alcune sono di enel che sta divenendo un'azienda leader in europa nel settore dell'energia e per poter competere ha bisogno di evolvere il suo parco di generazione ! (sia per costi che per tecnologia) A mio avviso rispetto tutte le posizioni, ma credo che ormai sia un passo da affrontare (ovviamente con la dovuta attenzione) e in questo momento di profonda crisi spero che i nostri politici facciano il possibile e l'impossibile per creare opportunità non solo per le imprese ma anche per tutta la popolazione italiana! riassumendo oserei dire "fatti...non pugnette"
grazie a tutti per l attenzione
@anonimo
Finale poco raffinato, ma concetto chiaro...
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