Bruno Giordano e Alberto Follien |
Quali sono le vostre priorità per la città? Tre impegni che ritenete ineludibili…
Vogliamo elevare Aosta da capoluogo regionale a Capitale dell'autonomia, attraverso un progetto globale, mirato a offrire un senso di prospettiva, a costruire la città in cui vivranno i nostri figli e nipoti. Ci prefiggiamo di raggiungere tale risultato anzitutto attraverso quattro opere di grande trasformazione: la conversione della caserma “Testafochi” in Polo universitario, l'ampliamento del presidio ospedaliero “Parini”, la realizzazione della rete urbana di teleriscaldamento e, contestualmente, la costruzione di un sistema di trasporto sotterraneo a fune. Tutto ciò sarà però affiancato dalla massima attenzione alla quotidianità e da un processo di riforma dell'Amministrazione comunale. Non ha senso parlare di singoli impegni. Il nostro è un progetto.
Qual è il vostro atout in più rispetto alle altre due coppie di candidati?
Il programma che proponiamo agli elettori parte da un'analisi del passato e dell'esistente, per elaborare le linee dello sviluppo futuro della città. È un progetto per Aosta. Non è un elenco di idee, più o meno realizzabili, o di critiche alle ipotesi altrui. Abbiamo guardato a ciò che vogliamo che accada, non a ciò che vogliamo impedire ad altri, mettendolo nero su bianco con orgoglio e senso di responsabilità. Riteniamo che proprio nel programma di Governo di cui rappresentiamo gli interpreti sia il valore aggiunto della nostra proposta.
Il vostro giudizio sull’operato della Giunta Grimod?
Dal momento che entrambi ne facciamo parte, la risposta a questa domanda non spetta a noi. Saranno i cittadini a darla, esercitando il loro diritto al voto. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di sottolineare nei vari comizi tenutisi sinora, se possiamo presentare credibilmente un programma ambizioso, che vuole trasformare il volto di Aosta, è perché le condizioni lo consentono, perché il lavoro svolto sinora è stato condotto nella direzione appropriata.
Rilancio economico della città: quali strategie intendete mettere in campo?
Gli interventi di grande trasformazione sui quali è imperniato il nostro programma, non mancheranno di presentare ricadute basilari per il rilancio economico del tessuto cittadino, dal momento che l'investimento complessivo per la loro attuazione è stimabile in un miliardo di Euro. Altrettanto significativa, per lo sviluppo di Aosta, sarà poi la politica nel campo turistico. Due gli assi sui quali lavorare in quest'ambito: la valorizzazione di Pila, quale domaine skiable e paesaggistico naturale, nonché la creazione di una cultura dell’accoglienza, della tolleranza nei confronti dei visitatori e di una maggiore peculiarità dell’offerta commerciale che meglio connoti la natura alpina della nostra città.
Dal punto di vista urbanistico e della viabilità come intendete operare?
Aosta ha completato l'adeguamento del Piano Regolatore Generale al Piano Territoriale Paesistico. Possono ora essere avviate tutte quelle varianti che consentiranno di qualificare ulteriormente il territorio, nonché di soddisfare alcune legittime esigenze di privati, nell’ottica di rilancio economico che è trasversale al nostro intero progetto. Chi desidera intraprendere, deve essere messo in condizione di farlo. Sul piano viario, intendiamo migliorare la fluidità della circolazione, anche grazie alle nuove possibilità di monitoraggio offerte dall'innovazione tecnologica.
Cosa pensate di proporre sul fronte delle politiche familiari?
Riteniamo che la famiglia costituisca l'elemento istituzionale fondante della società. Per questo, vogliamo renderla ancor più partecipe delle scelte, tramite incontri e dibattiti che attivino maggiore consapevolezza e conoscenza delle opportunità e degli incentivi utili alla conciliazione tra impegni lavorativi e vita familiare. Quanto alle misure concrete, esse dovranno guardare con attenzione ai nuclei che, spesso con difficoltà economiche e logistiche, assistono in casa i loro anziani, ai quali vanno garantite cure nel contesto di serenità e protezione dell'ambiente domestico.
In caso di diminuzione delle risorse economiche disponibili come pensate di farvi fronte?
La consapevolezza sul momento non semplice che la nostra società sta attraversando viene prima di tutto. Animati da ciò, nel nostro programma abbiamo inserito principi cardine, quali l'introduzione di correttivi ed agevolazioni nella determinazione delle tariffe dei servizi pubblici e nel computo di tasse ed imposte comunali. Un'eventuale variazione delle disponibilità economiche non dovrà condurre al venir meno di tale proposito, ma ad una sempre maggior precisa analisi della spesa, per poter intervenire su di essa.
Il rapporto con l’amministrazione regionale?
Lo ripetiamo in ognuno dei nostri comizi. Non facciamo un momento imprescindibile della paternità delle idee. Ci interessa di più che siano valide e che ne possa beneficiare la comunità aostana tutta. Per i grandi progetti di cui abbiamo detto, l'Amministrazione regionale concentrerà su Aosta, nel futuro, risorse economiche di assoluto rilievo. Occorre esserne consapevoli, facendo comunque salvi i rispettivi ruoli e prerogative.
Cosa farete nei primi 100 giorni?
Alcune delle idee insite nella riorganizzazione cui intendiamo sottoporre l'Amministrazione comunale sono particolarmente innovative. È il caso, ad esempio, dell' “Amico in Comune”, ovvero un referente su cui ogni famiglia potrà contare per qualsiasi tipo di esigenza relativa a prestazioni o servizi forniti dal Comune. Indirizzeremo da subito le nostre energie in quella direzione, curando nel contempo la comunicazione dell'Amministrazione. Per dialogare concretamente con la cittadinanza, occorrono strumenti moderni e all'altezza della situazione. In particolare, grande attenzione sarà rivolta da subito alla revisione del sito Internet dell’Amministrazione comunale, che nell’ottica di promozione turistica in cui ci poniamo, dovrà diventare il vero “biglietto da visita virtuale” della città.
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