5 gennaio 2011

I Dialoghi dell'Innovazione: Paola Carrea e Mario Calderini

Secondo post per presentare i vari relatori che parteciperanno al ciclo «I Dialoghi dell'innovazione 2011». Ce ne saranno ancora altri tre.

3 marzo 2011 ore 17.30
Pépinière d’Entreprises Espace Aosta
L’auto del futuro
Paola Carrea - Magneti Marelli

Il relatore
Paola Carrea
Laureata in Ingegneria Elettronica, è responsabile della linea di prodotti telematici e Consumer Electronics, Ricerca e Sviluppo, Marketing & Sales e relatività del prodotto nell’intero ciclo per la Magneti Marelli - Electronic Sistems. Ha lavorato al Centro Ricerche Fiat come responsabile della Business Line Advanced Technology for Mobility and Safety. Per il Gruppo Fiat è il riferimento sui temi della telematica e della sicurezza preventiva e cooperativa, occupandosi di innovazione tecnologica e sistemica dall’idea alla fattibilità e, in alcuni casi, al prodotto (es. Blue&Me). Promotrice di molti progetti di ricerca nazionali e internazionali, da alcuni anni sta lavorando sul territorio piemontese a progetti d’infomobilità e infologistica.

Il tema
L’auto diventa sempre più un computer con le ruote, disseminato di sensori e connesso in rete. Guida satellitare, radar anticollisione, paraurti salva-pedone sono alcune realtà nate dal matrimonio tra meccanica, elettronica e telecomunicazioni. Il traguardo finale sarà una vettura che dialoga in permanenza con la strada, a vantaggio della sicurezza e del comfort. Con gli sviluppi dei nuovi hardware e software standardizzati in una piattaforma aperta, e con l’imporsi del GSM, l’auto offre ora servizi di sicurezza, infomobilità e intrattenimento al guidatore e ai passeggeri ed è essa stessa un sensore dinamico per raccogliere dati riguardanti l’infrastruttura che la circonda. Il concetto di piattaforma permette di aprire il design e lo sviluppo a diversi attori come accade con le applicazioni software basate su un sistema operativo che tiene conto dell’hardware e quindi anche dell ’automobile. Nascono così collaborazioni tra la Microsoft e la Magneti Marelli impensabili fino a qualche anno fa.

La testimonianza locale
Automobili che comunicano e scambiano dati con la strada e con gli altri veicoli. Questa, a sentire i ricercatori del settore è la nuova frontiera della sicurezza stradale e dell’effi cienza, sempre desiderata e mai ottenuta, del traffico. Si chiamano «Cooperative Systems» e grazie alle tecnologie di comunicazione «wireless», alla crescente presenza di elettronica nelle auto, sono chiamati a favorire una condotta di guida più sicura, una riduzione di consumi ed emissioni, un maggior confort; i Cooperative Systems prevedono lo scambio di informazioni e l’interazione tra le auto in movimento ed i sistemi fi ssi di terra . In questo spicchio di futuro molto promettente si innesta il consorzio valdostano Sistra che ha sviluppato un sistema per la gestione delle “Barriere Intelligenti”, in grado di rilevare eventi anomali di traffi co (code, congestioni, verso), ambientali (ghiaccio, nebbia) e fi sici (urti, pieghe). Uno dei prototipi più interessanti, già pronto per essere introdotto sul mercato, si basa su una tecnologia innovativa messa a punto da questa giovane azienda valdostana. Il sistema «Wrong Way Driver» ha lo scopo di proteggere gli utenti delle autostrade da chi, creando pericoli per se e per gli altri, «guida in contromano». Il sistema denominato REDWINE verrà installato dall’ATI Astaldi-Impregilo in Calabria, distribuito lungo tutta la nuova statale 106 Ionica di circa 39 km e svilupperà tutte le suddette prestazioni, compresi il segnalamento tempestivo di allerta mediante LED e l’integrazione con l’impianto di illuminazione stradale per l’ottimizzazione del consumo energetico.


Mario Calderini
24 marzo 2011 ore 17.30
Pépinière d’Entreprises Espace Aosta
Internet e impresa: il nuovo sistema nervoso dell’economia

Il relatore
Laureato in Ingegneria Meccanica ha conseguito il PhD in Economics presso la University of Manchester. E’ Professore Straordinario presso il Dipartimento di Sistemi di Produzione ed Economia dell’Azienda del Politecnico di Torino, dove insegna Strategia e Management dell’Innovazione. E’ inoltre Vice Direttore della Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino e responsabile scientifico della Summer School in Management of Innovation dell’Alta Scuola Politecnica dei Politecnici di Milano e Torino. I suoi interessi di ricerca si concentrano nel campo dell’economia e del management dell’innovazione, con particolare riferimento alle politiche pubbliche per l’innovazione, allo studio delle determinanti dell’attività innovativa delle imprese, al finanziamento dell’innovazione e all’utilizzo strategico della proprietà intellettuale. Dal 2005 è Presidente di Finpiemonte.

Il tema
L’economia procede in modo discontinuo, con fasi di sviluppo più o meno prolungate, collocate soprattutto in periodi in cui si siano manifestate innovazioni significative nel tipo di beni prodotti. Ma l’innovazione non riguarda solo i beni in sé, ma il loro costo e la loro effettiva disponibilità. Le reti d’interconnessione tra computer sono operative almeno dall’inizio degli anni ’70; dal punto di vista economico, l’innovazione di Internet è stata sia la riduzione senza precedenti dei costi d’accesso, sia la maggiore semplicità e intuitività nell’uso. Ne sono derivati prodotti nuovi o nuovi modi di produrre beni già ben sperimentati; ne sta derivando un profondo ripensamento dell’organizzazione produttiva nelle imprese di tutto il mondo. Può anche scaturirne una migliore distribuzione nel mondo degli accessi alla conoscenza e alla comunicazione, come grande occasione di uguaglianza.

La testimonianza locale
In prima linea nella ricerca contro il Parkinson è questa la mission di ProteinQuest, la nuova piattaforma per il discovery farmaceutico e biomedicale realizzata da BioDigitalValley, giovane azienda innovativa, localizzata nell’incubatore di impresa di Pont Saint Martin, nata due anni fa come spin-off del gruppo RGI. ProteinQuest integra i dati della letteratura scientifica biomedica con vari altri tipi di dati e immagini biomediche, allo scopo di ottenere informazioni rilevanti sulle relazioni tra geni, proteine e malattie supportate da esperimenti di laboratorio, individuare geni target per la scoperta di biomarcatori e lo sviluppo dei farmaci, estrarre le informazioni rilevanti nei vari stadi dello sviluppo clinico, estrarre le reti di proteine e mappare la conoscenza scientifica su determinati argomenti di interesse (istituzioni, autori ecc.). L’impresa proprio in questi ultimi mesi ha ottenuto un importante traguardo: cioè è stato validato un nuovo modo ed originale di individuazione di potenziali marcatori diagnostici per le malattie grazie unicamente l’utilizzo di strumenti informatici di analisi della letteratura scientifica mondiale. ProteinQuest permette di scoprire nuovi biomarcatori diagnostici e terapeutici che aiuteranno ad abbreviare i tempi della ricerca farmacologica.

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