«Noi puntiamo a rivisitare il progetto confrontandoci il più possibile con gli stakeholders in gioco in modo da raggiungere un accordo sulla possibile fattibilità». Cva non ha alcuna intenzione di abbandonare la partita del rifacimento totale dell’impianto idroelettrico di Chavonne. Uno studio particolarmente complesso (oltre 2000 pagine e 218 elaborati grafici) che prevede la realizzazione di circa 20 km di gallerie e di un bacino accumulo d’acqua di circa 130.000 m3 previsto in Loc. Cretaz, nel Comune di Cogne. Del resto i numeri in gioco lasciano pochi dubbi sull’importanza dell’operazione per la società. L'attuale potenza efficiente dell'impianto pari a 28,5 Mega Watt passerebbe ad una potenza efficiente attesa di circa 117 Mega Watt. I tempi previsti per la progettazione e realizzazione dell'opera sono stimati in 6 anni e mezzo dal momento e la spesa prevista è stata stimata in circa 176 milioni di euro, in funzione degli eventuali imprevisti. Sull’intervento sono pervenuti i pareri previsti per legge da parte delle strutture regionali competenti (positivi con eventuali condizioni), dell'ARPA (positivo con condizioni), del Parco nazionale del Gran Paradiso (negativo con richiesta di modifiche rilevanti). Obiezioni di carattere ambientale, naturalistico e paesaggistico sono pervenute da parte di Legambiente Valle d'Aosta, LIPU-WWF e dall'Associazione Wilderness. Inoltre sono pervenute osservazioni formali da parte dei Comuni di Villeneuve, Valsavarenche, Aymavilles e Cogne. Con tutti questi soggetti la società dovrà cercare di definire il futuro di Chavonne.
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10 mesi fa
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