Nei primi nove mesi del 2010 l’amministrazione regionale ha impegnato 54,3 milioni a favore di industria e artigianato. A dirlo è l’analisi dell’avanzamento del programma triennale dell’industria e dell’artigianato al 31 dicembre 2010 (cioè dopo circa nove mesi dalla sua approvazione da parte del Consiglio regionale) di cui ha preso atto nella sua ultima seduta l’assemblea regionale.
Un documento che, come precisato dall’Assessore regionale alle Attività Produttive Ennio Pastoret (Uv), «indica un’elevata attendibilità delle previsioni di attività e di spesa contenute nel programma stesso». «Questo aspetto – prosegue l’assessore - è particolarmente evidente sul fronte degli impegni di spesa totali, risultati pari al 105,23% rispetto a quelli previsti, € 54.321.078 a fronte di una previsione di € 51.603.128, quindi superiori di circa € 2.717.950. La spesa liquidata nel corso del 2010 è stata pari al 71,94% (€ 39.076.753) di quella impegnata». Gli scostamenti maggiori, in termini di maggiore spesa rispetto alle previsioni, si sono avuti per le azioni “Sostegno alle aziende in crisi” (due milioni a 25 imprese), “Aiuti diretti alla ricerca industriale”(9 milioni a 8), “Promozione e sviluppo progetti dimostrativi sul territorio” e “Promozione rinnovo tecnologico del parco auto e moto”.
«Sul fronte opposto – aggiunge Pastoret - le azioni che hanno invece fatto registrare i maggiori scostamenti in termini di minore spesa sono il “Sostegno agli investimenti e innovazione”, sulla quale sono state comunque impegnate somme consistenti, oltre cinque milioni (contributi a 421 imprese per un ammontare pari a 3,8 milioni euro e finanziamenti ad altre 21 per un importo di 1,6), il “Sostegno alla capitalizzazione delle imprese e accesso al credito”, e la “Realizzazione di uno strumento operativo basato sul meccanismo della chiamata di idee per la promozione dell’innovazione e delle vocazioni produttive regionali”, il cui bando è stato posticipato al 2011».
Lo stesso Assessore ha comunque precisato, relazionando in Consiglio, che «là dove non vi sia corrispondenza rapida tra l'impegnato e la spesa ci sono delle ragioni oggettive e alcune di queste dovranno essere rimosse con delle leggi o disposizioni applicative».
Una presentazione seguita con attenzione anche dalle associazioni di categoria. «Le misure a sostegno della ricerca e dell’innovazione – ha dichiarato la Presidente di Confindustria Valle d’Aosta Monica Pirovano - sono quelle maggiormente utilizzate dalle imprese, a conferma, come ribadiamo da tempo, che questi sono gli investimenti necessari per uscire dalla crisi internazionale del 2008. Restano sostanzialmente stabili gli aiuti per gli altri investimenti a valere sulla LR 6/2003, anche se inferiori rispetto ai livelli precrisi. E’ necessaria una forte azione promozionale per far conoscere gli aiuti alla consulenza per lo sviluppo tecnologico e l’innovazione che risultano poco utilizzati».
Positiva per gli industriali valdostani anche la previsione di maggiori contributi per la ricerca alle aziende presenti all’incubatore d’impresa di Pont-Saint-Martin che ha dato un nuovo impulso alle domande di insediamento in questa area. «Questa azione, - prosegue Pirovano - insieme alle politiche di semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative, a partire dalle norme per la capitalizzazione, l’uso razionale dell’energia ed i nuovi criteri per gli insediamenti produttivi, stanno dando dei risultati positivi». Per i vertici confindustriali è quindi necessario «proseguire sulla strada della sburocratizzazione, sia per sostenere le imprese presenti, sia per attrarre nuove aziende in Valle d’Aosta che possano riavviare quel positivo processo di ricambio che c’era in passato».
Un documento che, come precisato dall’Assessore regionale alle Attività Produttive Ennio Pastoret (Uv), «indica un’elevata attendibilità delle previsioni di attività e di spesa contenute nel programma stesso». «Questo aspetto – prosegue l’assessore - è particolarmente evidente sul fronte degli impegni di spesa totali, risultati pari al 105,23% rispetto a quelli previsti, € 54.321.078 a fronte di una previsione di € 51.603.128, quindi superiori di circa € 2.717.950. La spesa liquidata nel corso del 2010 è stata pari al 71,94% (€ 39.076.753) di quella impegnata». Gli scostamenti maggiori, in termini di maggiore spesa rispetto alle previsioni, si sono avuti per le azioni “Sostegno alle aziende in crisi” (due milioni a 25 imprese), “Aiuti diretti alla ricerca industriale”(9 milioni a 8), “Promozione e sviluppo progetti dimostrativi sul territorio” e “Promozione rinnovo tecnologico del parco auto e moto”.
«Sul fronte opposto – aggiunge Pastoret - le azioni che hanno invece fatto registrare i maggiori scostamenti in termini di minore spesa sono il “Sostegno agli investimenti e innovazione”, sulla quale sono state comunque impegnate somme consistenti, oltre cinque milioni (contributi a 421 imprese per un ammontare pari a 3,8 milioni euro e finanziamenti ad altre 21 per un importo di 1,6), il “Sostegno alla capitalizzazione delle imprese e accesso al credito”, e la “Realizzazione di uno strumento operativo basato sul meccanismo della chiamata di idee per la promozione dell’innovazione e delle vocazioni produttive regionali”, il cui bando è stato posticipato al 2011».
Lo stesso Assessore ha comunque precisato, relazionando in Consiglio, che «là dove non vi sia corrispondenza rapida tra l'impegnato e la spesa ci sono delle ragioni oggettive e alcune di queste dovranno essere rimosse con delle leggi o disposizioni applicative».
Una presentazione seguita con attenzione anche dalle associazioni di categoria. «Le misure a sostegno della ricerca e dell’innovazione – ha dichiarato la Presidente di Confindustria Valle d’Aosta Monica Pirovano - sono quelle maggiormente utilizzate dalle imprese, a conferma, come ribadiamo da tempo, che questi sono gli investimenti necessari per uscire dalla crisi internazionale del 2008. Restano sostanzialmente stabili gli aiuti per gli altri investimenti a valere sulla LR 6/2003, anche se inferiori rispetto ai livelli precrisi. E’ necessaria una forte azione promozionale per far conoscere gli aiuti alla consulenza per lo sviluppo tecnologico e l’innovazione che risultano poco utilizzati».
Positiva per gli industriali valdostani anche la previsione di maggiori contributi per la ricerca alle aziende presenti all’incubatore d’impresa di Pont-Saint-Martin che ha dato un nuovo impulso alle domande di insediamento in questa area. «Questa azione, - prosegue Pirovano - insieme alle politiche di semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative, a partire dalle norme per la capitalizzazione, l’uso razionale dell’energia ed i nuovi criteri per gli insediamenti produttivi, stanno dando dei risultati positivi». Per i vertici confindustriali è quindi necessario «proseguire sulla strada della sburocratizzazione, sia per sostenere le imprese presenti, sia per attrarre nuove aziende in Valle d’Aosta che possano riavviare quel positivo processo di ricambio che c’era in passato».