E’ stato presentato venerdì 3 febbraio, dal Presidente della Regione Augusto Rollandin e dal direttore dell'Osservatorio socio economico Dario Ceccarelli l’Annuario Statistico della Valle d’Aosta 2011. La pubblicazione, alla sua quinta edizione, è finalizzata a tracciare un ritratto articolato della regione attraverso un’ampia documentazione statistica, suddivisa per temi, in una sintesi conoscitiva che restituisce un profilo schematico della società valdostana e che si propone come uno strumento a servizio dei cittadini.
Il volume si conferma in un’articolazione su tre distinti elaborati: l’Annuario vero e proprio, che si sviluppa su ventitre capitoli che abbracciano i principali temi della società, offrendo anche la possibilità di interessanti confronti; Promenade parmi les chiffres, un utile complemento all’Annuario, una sorta di “escursione guidata” tra le molte informazioni disponibili per rendere familiari, ad un più vasto pubblico, i dati più significativi della Valle d’Aosta, e infine la Nota sulla situazione economica e sociale, il cui scopo è quello di fornire un’analisi sintetica della realtà locale.
Rappresentando l’Annuario una fotografia della realtà ad un dato momento, gran parte delle informazioni presenti nel volume sono disponibili, nella loro versione aggiornata, sul sito dell’Amministrazione regionale www.regione.vda.it, alle pagine dedicate alla statistica.
Per contro la relazione socioeconomica si presenta come un primo sintetico bilancio del 2011, in quanto l’analisi si fonda sui dati e sugli indicatori disponibili a fine dicembre 2011. Il quadro che si delinea segnala per la Valle d’Aosta da un lato prospettive ancora delicate per il futuro, in quanto associate al permanere di un clima di incertezza, dall’altro documenta il mancato recupero per intero del terreno perso nella fase più acuta della recessione. Infatti, nonostante nel 2010 i principali indicatori avessero segnalato un modesto miglioramento rispetto al 2009, nel 2011 il permanere di elementi di squilibrio anche nell’economia e nel mercato del lavoro valdostano non ha consentito di recuperare appieno i livelli precedenti la crisi.
I principali indicatori registrerebbero, infatti, un relativo peggioramento del quadro di riferimento, soprattutto nella seconda parte dell’anno, testimoniato in alcuni casi da saldi negativi degli stessi, in altri da dinamiche in sensibile rallentamento.
Nonostante i trend contrastati e l’importante impatto prodotto dalla crisi internazionale sul sistema locale, in termini comparativi i principali indicatori socio-economici collocano ancora la regione generalmente su posizioni di rilievo nel panorama nazionale.
L’aggiornamento previsionale più recente stimerebbe per il 2011 un incremento modesto del Pil, pari al +0,8 per cento, in rallentamento rispetto al 2010. Sono poi attesi segnali contrastanti anche per le singole componenti la domanda. Infatti, alle stime moderatamente positive per esportazioni e per consumi, si contrappongono previsioni negative rispetto al trend degli investimenti e dell’occupazione.
I dati consolidati evidenziano poi il permanere di difficoltà settoriali come quelle dell’industria, un’elevata instabilità occupazionale ed un rafforzamento dei fenomeni di criticità occupazionali. Il mercato del lavoro è probabilmente uno degli ambiti dove emerge con maggiore chiarezza l’impatto della crisi ed il riacutizzarsi di una fase critica. Infatti, i valori tendenziali riferiti al terzo trimestre 2011 farebbero registrare una contrazione tendenziale dell’occupazione, a cui si associa una crescita della disoccupazione.
D’altro canto, la platea delle imprese extragricole risulta sostanzialmente stazionaria, anche se in un quadro in cui la ‘’nati-mortalità’’ è in progressiva attenuazione, i dati dell’export pur registrando una crescita tendenziale del +7,6 per cento rispetto all’anno precedente, segnano una brusca frenata nel terzo trimestre 2011.
Rispetto al quadro economico, si può ancora evidenziare che il trend consolidato dei consumi indica una contrazione e che le dinamiche inflazionistiche risultano in crescita, anche se nell’ultima parte dell’anno le variazioni dei prezzi sembrano attenuarsi.
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