3 aprile 2012

Sul costo della Tazzina di Caffè si apre il dibattito

Sul costo della tazzina di caffè in Valle si apre il dibattito. Da un lato Confcommercio ritiene che sfondare il muro di un euro sia inevitabile. Dall'altro Confesercenti chiede il beau geste. Ecco le note delle due associazioni di categoria.
Confcommercio: un ritocco indifferibile
Non sono i bar a lucrarci, ma è colpa delle speculazioni internazionali che tengono in fibrillazione i prezzi delle materie prime. Anche il caffè sta pagando scotto con le quotazioni all'origine in vertiginoso aumento”. Pierantonio Genestrone, presidente di Confcommercio Imprese Italia VdA e di FIPE Valle d’Aosta spiega le ragioni per le quali dal 2 aprile, alcuni associati all'Ascom hanno portato a 1,10 euro il prezzo della tazzina di caffè.
Nel ricordare che era dall'aprile 2007 che non veniva ritoccato il costo del caffè al bar, Genestrone sottolinea: «E' chiaro che se la miscela la paghi il 40% in più si ripercuote sulla tazzina. Dobbiamo inoltre tenere in conto che intanto aumentano i costi di attività degli esercizi».
Confcommercio evidenzia però che gli esercenti suoi associati hanno dimostrato molta attenzione a non trasferire questi rincari su espresso e cappuccino, un rito che l'italiano ha a cuore e sui cui è meno disponibile ad accettare aumenti rispetto alla maggior parte dei prodotti'.
Nel mese scorso la Commissione Economica di Confcommercio VdA si è riunita per valutare la situazione «ed è giunta alla conclusione – precisa ancora Genestrone – che il ritocco ai prezzi delle consumazioni effettuate nei pubblici esercizi è ormai indifferibile, ma Confcommercio VdA lascia alla libera scelta degli associati l’eventuale determinazione degli aumenti e la decorrenza degli stessi, invitandoli però, nel caso, a praticarli dopo la fine di marzo».

Confesercenti: tenete il prezzo ad un euro La Confesercenti valdostana, pur consapevole del momento di difficoltà di tanti pubblici esercizi a seguito della forte contrazione dei consumi, degli aumenti delle materie prime, dei costi dell’energia e di una pressione fiscale tra le più alte al mondo, invita comunque i propri associati a contenere il prezzo della tazzina del caffè ad un solo Euro. L’attuale crisi economica necessita di misure per la crescita continuamente annunciate, a parole, dal governo ma di cui, per ora, si vede ben poco, mentre  gli aumenti di tasse e tariffe (energetiche in primis)  alimentano la contrazione economica  recessiva in atto. Se a questo si aggiungono le azioni demagogiche e  spettacolari nei confronti degli esercenti operata dagli organi di controllo, il quadretto è concluso, salvo poi riconoscere che migliaia di imprese  stanno chiudendo e che molti piccoli imprenditori  arrivano a gesti estremi di disperazione.
Il simbolico prezzo della tazzina di caffè inalterato, sarebbe, per noi un piccolo segnale in controtendenza che potrebbe essere apprezzato dai consumatori. Detto questo, siamo nel libero mercato e ognuno decide ciò che crede  meglio per la propria azienda. 

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web