30 giugno 2012

Monica Pirovano (Confindustria Valle d'Aosta): il futuro è nei mercati lontani

Da sinistra Alfredo Lingeri, Nicola Rosset e Monica Pirovano
Ti propongo il testo (quasi integrale) dell'intervento della Presidente di Confindustria Valle d'Aosta Monica Pirovano, tenuto di martedì 26 giugno alla Cittadella dei giovani. Qui trovi il post di cronaca dell'evento.

Particolare è il tessuto Imprenditoriale della nostra regione, costituito fino agli anni 80 da

Poche e grandi realtà produttive che hanno poi ceduto il passo negli anni A piccole e piccolissime imprese, che oggi rappresenta la nostra base.

Per questo riteniamo particolarmente significativa la presenza in Valle d'Aosta di Vincenzo Boccia, voce autorevole di Confindustria che rappresenta le piccole realtà che tanto hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo del nostro paese.

Lasciatemi per un attimo ricordare i nostri colleghi più sfortunati dell’Emilia Romagna, pensando alle 27 vittime, quasi tutti operai, più di 5mila imprese, non meno di 600 aziende industriali, almeno 25 mila lavoratori, danni diretti per oltre 5 miliardi di euro. Queste le cifre del terribile sisma che ha colpito poco più di un mese fa l’Emilia e la provincia di Mantova, e che ha messo in ginocchio un sistema produttivo con produzioni di eccellenza.

Vorrei darvi ora un breve quadro dell’attuale situazione economica Italiana: in Italia l'attività industriale e’ diminuita in aprile del 0,6%, pari ai livelli di novembre 2009.

Nuovi ordini del manifatturiero segnano forte contrazione in aprile, al minimo da tre anni, e quelli dei servizi sono al minimo da giugno 2009.

Nuovi ordini sono calati a ritmo piu’ rapido negli ultimi 22 mesi. Volume export italiano mostra un profilo piatto dalla primavera del 2011. Ulteriori segnali poco rassicuranti provengono dalle imprese che segnalano riduzioni dell’export.

Guardando all’andamento della congiuntura del vicino Piemonte, vediamo nubi nere: riduzione dell’utilizzo impianti, aumento ricorso cig, forte ritardo negli incassi e diminuzione degli investimenti per sostituzione.

In Valle d'Aosta difficile trend in atto, con ombre e luci in tutti i comparti del settore manifatturiero e dei servizi:
- il grado di utilizzo medio degli impianti cresce dal 66% attestandosi al 68 %, ci sarebbero margini ampi per arrivare alla piena produzione, unico dato positivo
- grande prudenza negli investimenti sia per sostituzioni che per ampliamenti che arretrano a livelli minimi; minore redditività delle imprese riduce l’autofinanziamento, la difficoltà di accesso al credito limita quindi la spesa per investimenti.
- quasi il 70% delle imprese continua a segnalare ritardi negli incassi che registrano un trend in crescita dal 2008, provocando forti tensioni di liquidità.

Le prospettive in Valle d'Aosta:
- produzione, nel terzo trimestre si prevede una flessione rispetto al periodo precedente – il fenomeno risulta più accentuato per le attività manifatturiere che registrano un rallentamento più marcato (dovuto anche alla fermata estiva).
- le previsioni per gli ordini totali mostrano un cauto ottimismo da parte delle imprese intervistate, attestandosi su un valore positivo dopo quattro trimestri negativi.
- in linea con il rallentamento del commercio mondiale, il volume degli ordini esteri, presenta una stabilità rispetto al trimestre precedente.
- per l’occupazione, ritorna il trend negativo della domanda di lavoro, dopo un trimestre positivo.
- il nostro tasso di disoccupazione, ben distante dal quello dell’Italia che è volato al 10,9%, nel primo trimestre 2012 è salito al 7,3%
‐ tema importante quello della disoccupazione giovanile che fino a 24 anni in Valle è salito nel 2011 al 22,4%, non distante dalla media nazionale e' pari al 29,1%.

L'assemblea di oggi è per me particolarmente importante perché sono appena stata riconfermata alla carica di presidente di Confindustria Valle d'aosta per il prossimo triennio.

‐ la nostra è una piccola associazione, contiamo 148 imprese iscritte rispetto alle oltre 149.000 iscritte a livello nazionale. Il numero Degli addetti delle nostre imprese è pari a n. 6.300 , mentre a livello nazionale siamo a numeri importanti pari a n. 5.500.000.

‐ questa è la nostra peculiarità.

‐ l’industria comunque rappresenta il 23% del pil della regione con il 30% di addetti occupati

‐ categorie più rappresentative sono: edili, metalmeccanici, prodotti e servizi per costruzioni, terziario innovativo.

‐ la piccola industria conta 95 imprese pari al 65% sul totale delle Imprese associate.

‐ gli associati sono cresciuti del 10%, dal 2009 al 2012, a livello nazionale + 4,3%

- in Valle le imprese credono nel ruolo di Confindustria, soprattutto nei periodi di crisi le aziende hanno guardato all’associazione come strumento di supporto e di sostegno.

Vincenzo Boccia
Per le nostre piccole imprese, vorrei prendere spunto da alcuni suggerimenti proprio del presidente Boccia:

‐ andare all’estero è essenziale, il futuro è sui mercati lontani
‐ le aziende che accedono ai mercati internazionali hanno un rendimento migliore rispetto a quello medio.
‐ occorre però fare massa critica, avere competenze ed innovare.
‐ importante quindi continuare ad investire in ricerca e sviluppo, per migliorare i processi ed innovare i prodotti.
‐ una possibilità per fare massa critica, è la creazione delle reti d’impresa, che in una regione come la nostra possono collegare le diverse micro imprese esistenti e consentire loro di perseguire adeguati investimenti che singolarmente non potrebbero affrontare.
‐ il recente provvedimento dell’agenzia delle entrate che ha fissato all’86,5% la percentuale di agevolazione sugli utili accantonati per finanziare gli investimenti dei programmi di rete, va in questa Direzione.
Non bisogna però dimenticare i giovani, che aspettano risposte per il Loro futuro. E' necessario lavorare per una maggiore integrazione tra scuola e lavoro, per preparare i giovani di oggi ai mercati del lavoro di domani, creando dei percorsi scolastici e formativi coerenti con le esigenze del sistema produttivo locale.

La Regione ha messo in campo una serie di misure per fornire ai giovani Tutti gli strumenti e le opportunità di studio, di aggiornamento Professionale e di riqualificazione' per ridurre il forte disallineamento tra offerta formativa e richieste del mercato del lavoro, con l'obiettivo di creare le condizioni per una migliore occupabilita' degli stessi.

Occupabilità’, tema molto caro al ministro Elsa Fornero che lo ripete spesso e speriamo che riesca anche a trovare delle soluzioni.

Il punto centrale è però quello motivazionale. Dobbiamo far capire ai giovani che non devono arrendersi, né scoraggiarsi, devono mettersi in gioco, rischiare, anche se le difficoltà sono tante, come fanno tutti i giorni gli imprenditori qui presenti che con la loro voglia e la loro passione, l'iniziativa, la grinta e la creatività sono il motore della via della ripresa del nostro territorio.

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