La Spa dell'Ermitage di Breuil Cervinia |
In Valle d’Aosta come altrove, nell’ultimo decennio sono aumentati in maniera esponenziale il numero di centri benessere presenti nelle strutture ricettive. In particolare la percentuale di alberghi valdostani che dispongono di servizi legati al benessere si assesta intorno al 30%, gli hotel dotati di servizi wellness sono prevalentemente concentrati nelle aree turistiche del Monte Bianco e del Cervino. Alcune di queste aziende ricettive si sono riunite 2 anni fa in un’associazione definitaClub Wellness Valle d’Aosta.
Le strutture inserite nel circuito sono attualmente una ventina, sono dislocate su tutto il territorio valdostano e puntano ad una proposta benessere di qualità elevata e dagli standard certificati.
Sebbene il benessere sia divenuto, soprattutto per le strutture alberghiere 4 e 5 stelle un servizio dal quale non si può quasi più prescindere, oggi è possibile trovare servizi e attenzione al benessere anche in strutture più piccole o in campeggio. Per chi invece non volesse affrontare un grande investimento è possibile noleggiare sul mercato centri benessere mobili. Nella maggior parte dei casi l’introduzione del centro benessere in hotel ha generato maggiori ricavi legati ad un migliore capacità di vendita delle camere mentre sono pochissimi i wellness center che riescono a generare una remunerazione diretta significativa. Questa situazione può essere ricondotta ad una serie di fattori concomitanti riconducibili essenzialmente ad una mancanza di management diretto sulla spa. In molti casi infatti l’area benessere è spesso gestita in maniera statica, su di essa non vengono costruite iniziative commerciali di una certa rilevanza, spesso trattamenti e massaggi sono venduti solo se richiesti e mai proposti attivamente, quasi nessuno centro dispone di un direttore marketing e controller della qualità.
Tra le maggiori criticità che non consentono ai centri benessere una migliore redditività c’è anche una certa staticità in termini di tariffe, per la maggior parte degli utenti ritenute alte; eppure come tutti i settori caratterizzati da costi fissi elevati, anche le SPA possono introdurre sistemi di gestione flessibili delle tariffe legati alla percentuale di occupazione del centro. Per esempio è possibile introdurre prezzi suddivisi per fasce orarie o giorni della settimana, è un dato di fatto che molti dei nostri centri benessere in inverno si riempiono solo negli orari serali (dopo sci), per evitare sovraffollamento ed ottenere una migliore redditività parrebbe sensato applicare una tariffa maggiorata. I centri più piccoli devono invece trovare, al pari dell’hotel, una capacità di differenziazione specializzandosi su determinati target, parecchio diffuse negli ultimi anni sono le Family Spa dedicate a famiglie e bambini o i centri wellness dedicati in esclusiva alle coppie.
In molti casi di successo i centri benessere propongono trattamenti costruiti e pensati in un’ottica locale (bagni di fieno, vino, trattamenti con mele e frutti di bosco), ancora é possibile organizzare eventi e serate a tema come avviene nelle medical spa, dove medici dietologi e non solo si alternano in conferenze o dibattiti e offrono un servizio di sportello consulenza medica per l’utenza interessata. Un ulteriore elemento che vale la pena considerare è legato al bacino di utenza, in quasi tutti i casi circoscritto alla clientela dell’hotel, non è invece diffusa la consapevolezza che i servizi del centro benessere possono e devono essere diffusi anche e soprattutto ai valdostani, mercato locale che può contribuire in maniera notevole alla remunerazione.
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