Maurizio Mannini (Valmatic) |
Questa settimana
intervistiamo Maurizio Mannini, presidente del nuovo Consorzio artigiano che si
insedierà nell’Espace Aosta e titolare di Valmatic, società nata in Valle
d’Aosta nel 1995 con l’intento di sviluppare in Valle d’Aosta le installazioni
di distributori automatici di prodotti alimentari.
Ci illustri i
numeri della realtà che avete costituito?
Il Consorzio nasce con l’intento di edificare un capannone di circa 7000
metri quadri nel quale si insedieranno 22 aziende valdostane. Un numero che
potrebbe ampliarsi ulteriormente. C’è ancora spazio per qualche altra azienda.
Quali sono le
tempistiche?
Circa un anno e mezzo se non ci saranno intoppi, cioè fine 2013. In
questi giorni è iniziata la posa del cantiere.
Si tratta di
aziende tutte aderenti a Confartigianato…
Non proprio tutte. Confartigianato ha il merito di essere stata
promotrice di questa iniziativa. E’ stata questa associazione - grazie all’impegno del suo direttore Claudio
Zappaterra - a credere per prima in questo Consorzio.
Quali tipologie
di aziende sono coinvolte?
Spaziamo dall’impresa edile a riparazione elettrodomestici, impiantisti.
C’è addirittura una azienda di produzione cinematografica.
A quali bisogni
risponde la nuova struttura?
Principalmente soddisfa il bisogno classico di poter avere una sede dove
poter insediare la propria azienda perché oggi come oggi capannoni non ce ne
sono tantissimi e in generale sono affittati, invece qui abbiamo la possibilità
di acquistare a prezzi convenienti. E’ un punto di solidità per un’azienda, ad
esempio nei confronti del mondo del credito.
Dal punto di
vista burocratico è stato complesso mettere in piedi un simile progetto?
Io sono subentrato ad un precedente Presidente per cui ho seguito
soltanto una parte dell’iter. Tuttavia la burocrazia odierna è molto pesante
anche perché il momento che si sta attraversando non è di certo tra i più
felici dal punto di vista economico. Ho però anche potuto constatare un
positivo interessamento da parte di tutte le istituzioni, sia Regione che
Comune. Siamo stati sostenuti.
Cosa significa
fare una simile operazione in un momento economico così critico?
E’ una sfida. Quando siamo partiti non potevamo comunque immaginare che
si andasse incontro a momenti così difficili. Quindi siamo partiti un po’ più a
cuor leggero. Oggi, invece, questa nostra impresa è da vedere come un segno della
volontà di tutte queste piccole aziende – nonostante le difficoltà ben note –
di superare questo momento investendo nel proprio futuro.
Ci parli un po’
della sua azienda? Voi operate in un settore molto particolare…
Valmatic è un’azienda di distribuzione automatica e appunto svolge il suo
lavoro in un settore molto particolare perché noi portiamo un servizio all’interno
di altre aziende.
Le famose
macchinette del caffè
Il termine tecnico, ancora più complicato, sarebbe il vending. Definizioni
a parte è un lavoro abbastanza complicato, con tantissime sfaccettature proprio
perché si opera con varie realtà imprenditoriali si viene a contatto con il
pubblico più vasto possibile. E ognuno ha le sue esigenze. Il nostro lavoro è
dare il massimo impegno e la massima disponibilità per assicurare un servizio e,
soprattutto, una pausa del caffè piacevole per tutti.
Anche perché queste
macchine – forse non tutti lo sanno – ma hanno bisogno di una manutenzione
settimanale…
Assolutamente. In alcuni casi addirittura giornaliera. Per cui il
passaggio del nostro operatore arriva ad essere quotidiano.
Quanti
dipendenti?
Diciassette con i quali operiamo da Quart fino a Courmayeur.
Dovendo mandare
un telegramma urgente sul tema a chi lo invierebbe e che cosa ci
scriverebbe?
Scriverei a tutti gli imprenditori affinché sappiano che il futuro
soprattutto occupazionale della nostra Valle dipende dalla loro lungimiranza.
Oggi investire è una scelta difficile però ci permetterà di creare le basi per
il futuro. Prima o poi questa crisi dovrà finire. Inoltre ritengo che in un
momento così difficile favorire le aggregazioni delle aziende come abbiamo
fatto con il nostro Consorzio è sicuramente il modo migliore per superare le
avversità. Oggi bisogna rivalutare tutte le forme di associazionismo, di
categoria e non, perché è attraverso le unioni e le esperienze comuni che si
può ottenere un risultato che da soli sarebbe impossibile. Come Valmatic nel
corso del 2011 abbiamo, ad esempio, aderito a Confindustria Valle d’Aosta. E ci
crediamo molto.
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