Jean Paul Lustrissy (Netbe) |
Da quanto
esiste Netbe?
Netbe
è nata 2003, anche se io mi occupo ormai di web da 16 anni.
Come è cambiato il modo di fare siti internet in
quest'ultimo decennio o in questi ultimi 16 anni?
E’
cambiato molto però il grosso cambiamento è avvenuto negli ultimi anni. La
grossa novità è stata quella di avere dei nuovi dispositivi su cui visualizzare
le pagine web. Il grosso cambiamento infatti avviene nel 2007 con il lancio del
primo iPhone da parte di Steve Jobs. I siti adesso se una volta si cliccavano
ora si toccano anche. Questa è stata una delle grosse novità del web design e,
quindi, abbiamo schermi di tutte le dimensioni da quelli più piccoli dei
smartphone quelli più grandi dei tablet
su cui interagiamo in modo diverso rispetto a prima e quindi si deve tenere
conto di tutti questi fattori. Poi un altro elemento è la larghezza di banda
che ha cambiato tantissimo la capacità dei siti di visualizzare contenuti
visuali e audiovisivi. Infine, una volta, i siti web erano delle scatole vuote
che si riempivano, oggi invece si hanno i contenuti e attorno a questi si
disegnano i siti web.
Quanto la Vda è web 2.0
Se per
web 2.0 intendiamo la diffusione dei social network, dei blogger, dei wiki
diciamo che anche in Valle questi mezzi sono penetrati abbastanza, poi che
siano utilizzati in modo interattivo o coltivino la comunità degli utenti
questo è un altro discorso. Sovente vediamo un uso molto monodirezionale di
questi mezzi sociali. Il web 2 è un concetto ormai assimilato. Non siamo più
nella fase della scoperta dei social network, ma in una fase successiva e qui
la valle d’Aosta deve darsi ancora un po’ da fare, cioè il cosiddetto Web 3, internet
come database, cioè la possibilità degli utenti di accedere ad una vera
conoscenza che non è più soltanto quella prodotta, ma quella condivisa dagli
altri utenti, ad esempio con i “mi piace” e quindi avere la possibilità di
accedere a questo patrimonio costruito dall’umanità che era la grande sfida che
abbiamo adesso.
In Valle è più facile lavorare con i privati o con la pubblica amministrazione?
In Valle è più facile lavorare con i privati o con la pubblica amministrazione?
Questa
è l’eterna domanda. Siamo metà pubblici e metà privati. Con i privati si crea
un rapporto molto più stretto. Si analizzano bene le aziende per cui si lavora,
si entra in contatto con il cliente e si realizzano soluzione adattive su
misura. Con la pubblica amministrazione abbiamo sempre il meccanismo dei bandi
e succede sovente che non si riesca a raggiungere perfettamente gli obiettivi o
perché i bandi sono troppo stringenti, troppo scritti a priori magari da
persone che non sono propriamente del settore oppure perché si basano
esclusivamente sul prezzo e sovente non abbiamo dei servizi all’altezza.
Social network e turismo: che cosa sta facendo la Valle d’Aosta?
Ormai i
social network rientrano in qualunque progetto web. E’ un canale di
comunicazione, è un canale di interazione con gli utenti, ma va pensato a due
vie: da una parte raccogliere il feedback degli utenti, ma dall’altra osservare
i propri utenti per capire meglio quali prodotti e servizi offrire. Basta
pensare al concetto di reputazione on line. C’è necessità da parte delle
aziende di monitorare le recensioni fatte dai turisti sugli alberghi su
Tripadvisor o portali similiari e di rispondere agli utenti creando un rapporto
con loro.
La tipologia di prodotto che ha più mercato?
Sicuramente
il sito web per il settore turistico. E’ uno strumento di lavoro molto
importante per le nostre aziende turistiche. E su questo stiamo investendo
molto in innovazione e ricerca.
Su cosa state lavorando in questi mesi?
Molto
sul redesign. E’ finita l’epoca del web 1. Stiamo lavorando su siti già
esistenti ritrasformandoli in dei siti attuali.
Ogni quanto può avere senso fare un’operazione di questo tipo?
Adesso
ha molto senso perché il web è cambiato molto. Sono cambiati i modi di
comunicare, i dispositivi su cui si consumano le pagine web. Adesso per chi non
l’abbia già fatto è assolutamente necessario. Teniamo conto anche che l’importanza
dei siti web è aumentata nel tempo e
sono diventati degli strumenti aziendali indispensabili, mentre prima erano un
po’ accessori.
Un
esempio di sito realizzato da voi per la pubblica amministrazione?
Posso
citare un progetto che ha assorbito molto tempo e lavoro, cioè patoisvda.org,
che è un vero e proprio sistema per la condivisione del patois on line.
Consiste in un database raccolto da parte dell’Assessorato Istruzione e cultura
dei vari patois della Valle. Ovviamente il progetto non è ancora completato ma
è un esempio di web 3, cioè web della conoscenza, possibilità di accedere a
questa conoscenza in modo più ordinato.
Qual è lo stato dell'arte dell'Ict in Vda?
Non mi
sento di poterlo valutare globalmente. Noi siamo soprattutto un’agenzia di
comunicazione. Per quel che riguarda il mio settore il numero di aziende in questi
anni non mi sembra aumentato di molto. Sono, forse, aumentate le microaziende
del singolo che fa siti web, ma le web agency in grado di seguire i clienti e offrire
i servizi più vari dal posizionamento sui motori di ricerca allo sviluppo di
applicazioni, alla gestione di web marketing, social network, alla
realizzazione di contenuti fotografici o audiovisivi, sono rimaste stabili. Per
i clienti posso dire che se le imprese turistiche investono, quelle più tradizionali,
le imprese artigiane e i professionisti, faticano ancora ad avere un sito web e
si rivolgono più ad aziende tradizionali come pagine gialle che realizzano
prodotti più standard.
Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
Quest’anno
la grande novità sarà di poter offrire servizi di alta qualità a prezzi più
contenuti. Abbiamo investito molto in questi anni per offrire nuovi prodotti
sempre più di tendenza riuscendo però a tagliare un po’ i prezzi, rendendoci un
po’ più efficienti.
Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Il mio
sogno lo sto vivendo. Il lavoro che faccio mi piace molto, lo amo profondamente
perché mi permette di realizzare tutti i giorni cose nuove e non annoiarmi e
questo per me è il massimo.
0 commenti:
Posta un commento