20 maggio 2013

Programmi elettorali & Economia (1): Fédération Autonomiste, Stella Alpina e Union Valdôtaine

Ospito da oggi cinque post pubblicati in meno di 12 ore dedicati a quanto scritto da liste e coalizioni nei programmi elettorali in materia economica. Sul Corriere della Valle attualmente in edicola trovi un lavoro simile ma a partire da una serie di parole chiave (Ambiente, Autonomia, Economia e Lavoro, Famiglia, Istituzioni, Sociale, Trasporti, Visione di futuro). Un'analisi più ampia che può offrire un primo spunto per una riflessione in vista del 26 maggio. Come ordine di pubblicazione ho scelto quello delle affissioni elettorali. Oggi tocca alla coalizione composta da Fédération Autonomiste, Stella Alpina e Union Valdôtaine. Ovviamente si tratta di una mediazione giornalistica di conseguenza la versione non può dirsi completamente integrale. Buona lettura. 


L’economia, lo sviluppo, il lavoro, l’occupazione, la distribuzione delle risorse al cittadino e alle imprese
In questi anni una crisi senza precedenti ha colpito il mondo intero. La Valle d’Aosta ha affrontato l’impatto di questi momenti difficili mettendo a disposizione delle imprese, delle donne, dei giovani, dei cittadini, delle famiglie strumenti ed aiuti anticrisi straordinari e dei piani di azione specifici a sostegno del lavoro, degli impieghi, della cassa integrazione, ivi compresa quella in deroga per le piccole realtà occupazionali. Tutto questo è stato fatto con risorse regionali con un concorso economico risibile da parte dello Stato.
(...) Sarà inoltre opportuno sviluppare nuove attività per le società partecipate in grado di accrescere le proprie risorse da destinare alla collettività. E’ pertanto necessario:
• Utilizzare le offerte che il nuovo programma di cofinanziamento dell’UE 2014-2020 mette a disposizione nei vari settori.
• Rafforzare i servizi per l’impiego rinforzandone il ruolo attraverso forme di collaborazione con soggetti privati mediante la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP).
• Predisporre un piano straordinario per l’occupazione, anche attraverso l’istituzione di cantieri territoriali, finalizzati ad interventi manutentivi e di riordino ambientale, per il reinserimento dei lavoratori con età superiore ai 50 anni espulsi dal mondo del lavoro per accompagnarli alla pensione.
• Accrescere la competitività del mondo del lavoro attraverso la formazione e l’apprendistato.
• Favorire, attraverso la formazione e il riciclo, l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro e il reinserimento dei disoccupati e diminuire il fenomeno della precarietà.
• Raccordare preventivamente le politiche di formazione con le esigenze di sviluppo delle aziende.
• Sostenere lo sviluppo delle iniziative e delle attività di cooperazione.

L’industria, l’artigianato, l’innovazione
• Promuovere leggi il cui obiettivo sia il sostegno delle industrie e delle aziende artigiane attraverso la concertazione con le categorie.
• Semplificare e accelerare l’organizzazione dei servizi dello sportello unico alle imprese, in collaborazione con la Camera di Commercio.
• Favorire l’accesso al credito per le aziende attraverso il credito mutuale e la Confidi.
• Mettere a disposizione della ricerca e delle imprese innovative i fondi per assicurare lo sviluppo della ricerca a sostegno della competitività delle aziende locali e per attrarre imprese dall’esterno.
• Assicurare alle imprese il sostegno scientifico per sviluppare la ricerca, l’innovazione e la formazione attraverso la collaborazione con il Politecnico di Torino a Verrès.
• Assicurare lo sviluppo dell’artigianato di tradizione, attraverso il sostegno dei corsi sul territorio, la formazione e le manifestazioni del settore.
• Continuare l’opera di modernizzazione e di adeguamento del patrimonio immobiliare industriale a diposizione delle imprese.

L’agricoltura
(...) Un’agricoltura attiva e vitale è quindi indispensabile ed è per questo che si è sempre assicurato un sostegno significativo a questo settore. Sarà importante farlo anche nella prossima legislatura prevedendo di:
• continuare a difendere, in accordo con le altre regioni dell’arco alpino, l’agricoltura di montagna rispetto alla politica agricola dell’Unione Europea.
• promuovere, in ogni sede istituzionale, una “politica per la montagna” finalizzata a valorizzare le risorse alpine e le esigenze delle comunità che vivono in questi contesti geografici, con particolare riferimento al mondo agricolo e all’ambiente; rafforzando nel perseguimento di tale obiettivo, la collaborazione con altre popolazioni di montagna che vivono condizioni socio-economiche simili alle nostre.
• completare l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 e programmare quello del 2014-2020 avendo come priorità: l’ambiente e la gestione del territorio, la qualità, i giovani agricoltori e la diversificazione.
• favorire il ricambio generazionale degli addetti del settore attraverso il sostegno ai giovani agricoltori.
• investire nella trasformazione, nella promozione e nella commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali (compresi i piccoli frutti, le erbe officinali ecc.) e nella diversificazione delle attività (agriturismo, ospitalità rurali, vendita diretta dei prodotti, attività didattiche e ricreative ecc.).
• completare i piani di accorpamento fondiario in corso e continuare l’azione di salvaguardia del territorio, finalizzata alla difesa dai rischi idrogeologici e dalla fruizione del patrimonio ambientale.
• sostenere e finanziare il mantenimento, le manutenzioni ed il recupero delle infrastrutture agricole sul territorio.

Il turismo e il commercio
(...) Nel futuro bisognerà sostenere le necessità di crescita, di sviluppo e di capacità concorrenziali del settore prevedendo:
• di consentire al settore alberghiero ed al commercio di crescere e di essere concorrenziali razionalizzando i criteri per la concessione dei contributi regionali per migliorare la competitività dei servizi offerti, la valorizzazione dei prodotti locali legati all’identità del territorio.
• l’individuazione di procedure e strumenti che possano agevolare la riconversione delle strutture turistiche e delle attività commerciali improduttive.
• l’attribuzione ad un solo organismo delle competenze per la promozione e la commercializzazione del prodotto turistico “Valle d’Aosta”, in seguito alla concertazione con gli operatori del settore e la Camera di Commercio.
• la promozione delle iniziative per mezzo di un “Convention and Visitor Bureau” per favorire l’organizzazione di manifestazioni, meeting, congressi e seminari.
• il rilancio della formazione degli operatori turistici, in particolare per ciò che concerne lo sviluppo della cultura dell’accoglienza.
• la valorizzazione delle professioni della montagna con la prospettiva di realizzare delle esperienze che consentano di offrire ai livelli nazionale ed internazionale l’immagine di una regione d’avanguardia nel settore.

I trasporti
(...) Nella prospettiva di rendere omogeneo il sistema dei trasporti è necessario:
• acquisire le competenze in materia di ferrovia e delle risorse necessarie a esercitarle, fattore fondamentale per poter avere un servizio efficiente e di qualità.
• acquistare dei treni bimodali per effettuare il servizio ferroviario AostaTorino evitando i trasferimenti e riducendo i tempi di viaggio.
• aggiornare gli studi esistenti e stabilire un programma, realizzabile a medio e lungo termine grazie a dei finanziamenti nazionali e europei, per migliorare progressivamente e concretamente le infrastrutture e i servizi.
• completare i lavori in corso all’aerostazione ed attivare i servizi aerei AostaRoma e sviluppare i collegamenti turistici in aereo.
• valorizzare le attività aeree in generale (volo a vela, voli commerciali, volo sportivo e amatoriale) per la dislocazione di alcune infrastrutture e l’ottimizzazione dei flussi dei differenti tipi di utenti.
• migliorare ulteriormente i servizi su strada per l’adattamento crescente delle linee di trasporto alle esigenze reali degli utenti e per la coordinazione progressiva delle diverse istanze istituzionali che le riguardano quali:
scuole, poli produttivi, amministrazione pubblica, USL ecc.
• rivedere la legislazione tecnica in materia di trasporto a fune, cercando di contenere i costi di gestione tenendo conto dei livelli di sicurezza attuali.
• dare la gestione della funivia Buisson-Chamois alla società degli impianti a fune che si sta costituendo a Valtournenche.

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