21 maggio 2013

Programmi elettorali & Economia (5): Il Popolo della Libertà

Il programma del Popolo della Libertà.



TRASPORTI

- avvio di una trattativa con lo Stato per il definitivo passaggio della proprietà della linea ferroviaria da RTI (società dello Stato) alla Regione Valle dAosta e introduzione immediata entro 36 mesi dall'inizio della legislatura di locomotive bimodali adatte per un collegamento veloce tra Aosta e Torino ed il resto del territorio nazionale;

- riorganizzazione dei trasporti su gomma e reintroduzione immediata di almeno un collegamento giornaliero con Torino;

- abbandonato il progetto del trenino Pila-Cogne, per cui sono stati spesi inutilmente quasi 30 milioni di Euro, è necessario non abbandonare il progetto di costituzione di un comprensorio turistico di livello internazionale che preveda la sinergia delle specificità di Pila (sci alpino) e Cogne (sci nordico), ai quali si può aggiungere, con i suoi musei, i suoi servizi e i suoi parchi archeologici, la città di Aosta, configurando un unicum turistico nel panorama europeo e mondiale. In questo senso, essendo stato nella passata legislatura il PdL promotore di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un moderno impianto a fune collegante le due località turistiche, occorre dare priorità all'esecuzione di tale opera ;

- riqualificazione della tratta ferroviaria Aosta-Pré St. Didier, che, con investimenti contenuti, può divenire un percorso adatto al trasporto pubblico mediante mezzi elettrici, affiancato da una pista ciclabile (collegabile con il tratto già esistente da Sarre fino alla media Valle) e da un itinerario equestre di pregevole bellezza.

- completamento tempestivo dei lavori aeroportuali e accelerazione delle pratiche per l’apertura alle linee aeree;

- miglioramento della gestione degli impianti a fune attraverso modifiche della operatività di ogni singolo comprensorio;

- investimenti nella direzione di un sistema di trasporti sempre più ecosostenibile.


TURISMO E CULTURA

- adeguamento dei criteri per definire la nuova classificazione alberghiera;

- programmazione degli eventi e della promozione del territorio mirata e concordata con i Comuni, i commercianti e gli albergatori;

- incremento delle potenzialità del web nel settore della promozione turistica e della gestione della prenotazione dei soggiorni, creando le condizioni per l’uso intelligente e continuo di tutte le disponibilità;
- stipula di accordi con consolati esteri (sul modello di quelli stipulati dalla Regione Toscana e dalla Regione Liguria) per l’attrazione di nuovi flussi turistici;

- nuovi investimenti nel settore del turismo culturale, puntando sulla promozione di eventi e mostre uniche nel loro genere, adatte all’utenza  turistica di riferimento;

- promuovere manifestazioni internazionali inserendo lo sport di alto livello nella politica turistica e commerciale della Regione;


INNOVAZIONE

- potenziamento della trasparenza nella pubblica amministrazione, nella gestione degli atti, delle fatture e delle liquidazioni di compensi e contributi;

- legge sugli open data, per creare le condizioni di un utilizzo libero degli innumerevoli dati dell’amministrazione regionale da parte di programmatori e sviluppatori nel campo dei servizi, del commercio, del turismo e dei trasporti;

- Revisione strutturale del comparto informatico regionale con appropriata distribuzione dei livelli e delle risorse di competenza strategica e operativa al servizio dell’Amministrazione

- investimenti per l’abbattimento del digital divide, finalizzato ad un sempre maggiore utilizzo di internet anche nelle zone meno raggiungibili della nostra regione;

- ampliamento dei servizi in rete per cittadini e imprese, come leva per la sburocratizzazione e lo snellimento di pratiche e procedure.

IMPRESE

- riduzione della spesa corrente del 2% annuo (20 milioni di Euro) per promuovere investimenti a sostegno del settore edilizio e dei servizi;

- internazionalizzazione delle imprese locali;

- attrazione di nuove imprese per creare sviluppo e occupazione e ammodernamento dell’attuale modello di Valle d'Aosta Structure;

- implementazione fondi alle imprese per ricerca e sviluppo;

- incremento del reddito delle aziende agricole attraverso l’implementazione tecnologica, con particolare attenzione allo sfruttamento degli scarti vegetali e reflui zootecnici con i quali è possibile produrre l'energia necessaria per il sostentamento delle aziende ed un surplus energetico che, venduto in rete, permetterebbe di creare risorse economiche non più garantite dai contributi pubblici;

- modernizzare il sistema degli incentivi e dei contributi a favore delle imprese artigiane, ormai obsoleto e superato dai tempi e dalle nuove condizioni di un mercato sempre più europeo e sempre più competitivo;

- snellimento di tutte le procedure amministrative sia in capo all’amministrazione regionale che a Finaosta;

- revisione delle politiche in capo alla Camera di commercio (Chambre) per sostenere concretamente le imprese, la produzione locale e il commercio al minuto.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SOCIETA PARTECIPATE

- introduzione del criterio del merito e del risultato nel settore del pubblico impiego a tutti i livelli;
- subordinare le nomine dei dirigenti, degli amministratori e dei sindaci nelle società partecipate a criteri di competenza e di managerialità;

- rafforzamento e crescita dei centri di eccellenza già presenti o potenzialmente sviluppabili come espressione di futuri poli  in grado di fornire servizi competitivi e vincenti a livello nazionale e internazionale

- accesso per concorso, anche se per contratti di somministrazione lavoro, stagionali o temporanei, attraverso una valutazione di esperienza e/o di titoli ed esami;

- i risultati di gestione e programmazione devono essere pubblici e trasparenti, i salari di risultato legate a parametri oggettivi,

- inserimento di meccanismi di progressione interna per concorso e non discrezionali.

GREEN ECONOMY

La Regione deve farsi promotrice di mirati investimenti per sostenere da una parte i Comuni nel rinnovo tecnologico delle caldaie da idrocarburi a cippato o pellet (finanziamenti agevolati da restituire in 20 anni) e dall’altro di mirati investimenti finanziari per la pulizia e lo sfruttamento dei boschi utile al reperimento delle risorse legnose valdostane da integrare al materiale di importazione di più alta qualità. Se ne otterrebbe un vantaggio economico di circa il 40% di risparmio in costi energetici degli enti pubblici e lo sviluppo di circa 150 posti di lavoro “attivi” nel comparto forestale. Indubbio vantaggio ne conseguirebbe il paesaggio turistico-boschivo oggi deteriorato da incurie e malattie parassitarie. Esempi concreti sono già sviluppati in Trentino e nel nord dell’Europa. 

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