TRASPORTI
- avvio
di una trattativa con lo Stato per il definitivo passaggio della proprietà della linea ferroviaria da RTI (società dello Stato) alla Regione Valle d’Aosta e introduzione immediata entro 36 mesi
dall'inizio della legislatura di locomotive bimodali adatte per un collegamento
veloce tra Aosta e Torino ed il resto del territorio nazionale;
-
riorganizzazione dei trasporti su gomma e reintroduzione immediata di almeno un
collegamento giornaliero con Torino;
- abbandonato il progetto del trenino
Pila-Cogne, per cui sono stati spesi inutilmente quasi 30 milioni di Euro, è necessario non abbandonare il progetto di
costituzione di un comprensorio turistico di livello internazionale che preveda
la sinergia delle specificità di
Pila (sci alpino) e Cogne (sci nordico), ai quali si può aggiungere, con i suoi musei, i suoi servizi
e i suoi parchi archeologici, la città di
Aosta, configurando un unicum turistico nel panorama europeo e mondiale. In
questo senso, essendo stato nella passata legislatura il PdL promotore di uno
studio di fattibilità per
la realizzazione di un moderno impianto a fune collegante le due località turistiche, occorre dare priorità all'esecuzione di tale opera ;
- riqualificazione della tratta ferroviaria
Aosta-Pré St.
Didier, che, con investimenti contenuti, può divenire un percorso adatto al trasporto
pubblico mediante mezzi elettrici, affiancato da una pista ciclabile
(collegabile con il tratto già
esistente da Sarre fino alla media Valle) e da un itinerario equestre di
pregevole bellezza.
- completamento tempestivo dei lavori
aeroportuali e accelerazione delle pratiche per l’apertura alle linee aeree;
- miglioramento della gestione degli impianti
a fune attraverso modifiche della operatività di ogni singolo comprensorio;
- investimenti nella direzione di un sistema
di trasporti sempre più
ecosostenibile.
TURISMO E CULTURA
- adeguamento dei criteri per definire la
nuova classificazione alberghiera;
- programmazione
degli eventi e della promozione del territorio mirata e concordata con i
Comuni, i commercianti e gli albergatori;
- incremento delle potenzialità del web nel settore della promozione
turistica e della gestione della prenotazione dei soggiorni, creando le
condizioni per l’uso
intelligente e continuo di tutte le disponibilità;
- stipula di accordi con consolati esteri
(sul modello di quelli stipulati dalla Regione Toscana e dalla Regione Liguria)
per l’attrazione
di nuovi flussi turistici;
- nuovi investimenti nel settore del turismo
culturale, puntando sulla promozione di eventi e mostre uniche nel loro genere,
adatte all’utenza turistica di riferimento;
- promuovere manifestazioni internazionali
inserendo lo sport di alto livello nella politica turistica e commerciale della
Regione;
INNOVAZIONE
- potenziamento della trasparenza nella
pubblica amministrazione, nella gestione degli atti, delle fatture e delle
liquidazioni di compensi e contributi;
- legge
sugli open data, per creare le condizioni di un utilizzo libero degli
innumerevoli dati dell’amministrazione
regionale da parte di programmatori e sviluppatori nel campo dei servizi, del commercio,
del turismo e dei trasporti;
- Revisione
strutturale del comparto informatico regionale con appropriata distribuzione
dei livelli e delle risorse di competenza strategica e operativa al servizio
dell’Amministrazione
- investimenti per l’abbattimento del digital divide, finalizzato
ad un sempre maggiore utilizzo di internet anche nelle zone meno raggiungibili
della nostra regione;
- ampliamento dei servizi in rete per
cittadini e imprese, come leva per la sburocratizzazione e lo snellimento di pratiche
e procedure.
IMPRESE
- riduzione
della spesa corrente del 2% annuo (20 milioni di Euro) per promuovere
investimenti a sostegno del settore edilizio e dei servizi;
- internazionalizzazione delle imprese
locali;
- attrazione
di nuove imprese per creare sviluppo e occupazione e ammodernamento dell’attuale modello di Valle d'Aosta Structure;
- implementazione fondi alle imprese per
ricerca e sviluppo;
- incremento del reddito delle aziende
agricole attraverso l’implementazione
tecnologica, con particolare attenzione allo
sfruttamento degli scarti vegetali e reflui zootecnici con i quali è possibile
produrre l'energia necessaria per il sostentamento delle aziende ed un surplus
energetico che, venduto in rete, permetterebbe di creare risorse
economiche non più garantite dai contributi pubblici;
- modernizzare il sistema degli incentivi e dei
contributi a favore delle imprese artigiane, ormai obsoleto e superato dai
tempi e dalle nuove condizioni di un mercato sempre più europeo e sempre più competitivo;
- snellimento di tutte le procedure
amministrative sia in capo all’amministrazione
regionale che a Finaosta;
- revisione delle politiche in capo alla
Camera di commercio (Chambre) per sostenere concretamente le imprese, la
produzione locale e il commercio al minuto.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E
SOCIETA’ PARTECIPATE
- introduzione
del criterio del merito e del risultato nel settore del pubblico impiego a
tutti i livelli;
- subordinare
le nomine dei dirigenti, degli amministratori e dei sindaci nelle società partecipate a criteri di competenza e di
managerialità;
- rafforzamento
e crescita dei centri di eccellenza già presenti o potenzialmente sviluppabili come espressione
di futuri poli in grado di fornire
servizi competitivi e vincenti a livello nazionale e internazionale
- accesso per concorso, anche se per
contratti di somministrazione lavoro, stagionali o temporanei, attraverso una
valutazione di esperienza e/o di titoli ed esami;
- i risultati di gestione e programmazione
devono essere pubblici e trasparenti, i salari di risultato legate a parametri
oggettivi,
- inserimento di meccanismi di progressione
interna per concorso e non discrezionali.
GREEN ECONOMY
La Regione deve farsi promotrice di mirati investimenti per
sostenere da una parte i Comuni nel rinnovo tecnologico delle caldaie da
idrocarburi a cippato o pellet (finanziamenti agevolati da restituire in 20
anni) e dall’altro di mirati investimenti
finanziari per la pulizia e lo sfruttamento dei boschi utile al reperimento
delle risorse legnose valdostane da integrare al materiale di importazione di
più alta qualità. Se ne otterrebbe un
vantaggio economico di circa il 40% di risparmio in costi energetici degli enti
pubblici e lo sviluppo di circa 150 posti di lavoro “attivi” nel comparto forestale.
Indubbio vantaggio ne conseguirebbe il paesaggio turistico-boschivo oggi
deteriorato da incurie e malattie parassitarie. Esempi concreti sono già sviluppati in Trentino e
nel nord dell’Europa.
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