La decisione potrà assicurare un consolidamento delle condizioni di sviluppo, che dal 2008 a oggi hanno consentito di incrementare di circa il 40 per cento i volumi produttivi dello stabilimento e sviluppare l’occupazione locale.
«Le difficili condizioni dei mercati e la contrazione dei consumi - si legge in una nota - rendono necessario mantenere la massima efficienza. Per questo, si è scelto di valorizzare l’alto standard di qualità e competitività dal sito attuale e di non procedere alla costruzione di un nuovo stabilimento, che a causa dei costi di avvio e di esercizio molto importanti, non sarebbe ad oggi economicamente ragionevole».
Evidente la soddisfazione del Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin: «Siamo lieti di apprendere da Lavazza il mantenimento del ruolo strategico di Verrès all’interno del proprio sviluppo produttivo. E’ davvero positivo che un’azienda così prestigiosa continui a credere e a investire in Valle d’Aosta, con importanti ricadute per l’occupazione e il territorio».
«Per Lavazza l’impianto di Verrès è un polo produttivo importante – afferma Eleuterio Quagliarini, Responsabile Operations di Lavazza -. L’azienda conferma quindi la volontà di mantenere la produzione sul territorio in virtù anche degli ottimi risultati che questo stabilimento ha garantito nel corso degli anni».
Una presenza ventennale
Lo stabilimento di Verrès in Valle d’Aosta è il secondo stabilimento Lavazza dedicato alla torrefazione e al confezionamento del caffè tradizionale (roast & ground). Il legame tra Lavazza e la città risale a oltre 20 anni fa: era infatti il 1989 quando Lavazza decise di acquistare la Co.In.Ca., un’antica azienda piemontese associata al Consorzio São Cafè. In questi 24 anni il sito di Verrès, che oggi ha 70 dipendenti, è arrivato a produrre oltre 20mila tonnellate di caffè torrefatto all’anno, in un’ottica di sinergia ed efficienza produttiva.
Dal 2003 lo stabilimento ha ottenuto la registrazione EMAS (Eco Management and Audit Scheme), una certificazione ambientale che, attraverso verifiche continue, conferma la costante riduzione dell’impatto delle attività produttive sull’ambiente circostante, la riduzione degli sprechi e della produzione di rifiuti, la razionalizzazione dei consumi energetici.
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