Secondo articolo pubblicato sul Rapporto Valle d'Aosta del Sole 24 Ore.
154.000
MWh di energia termica prodotta sotto forma d’acqua calda, una rete di
distribuzione, lunga circa 47 chilometri, una centrale che consentirà un
risparmio annuale di circa 10.000 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio)
evitando l’emissione in atmosfera di oltre 30.000 tonnellate di CO2 all’anno,
400 clienti allacciati entro il 2018 per un investimento che si aggirerà
intorno agli 80 milioni. Sono questi i numeri del Teleriscaldamento ad Aosta.
Un progetto complesso, innovativo e che di certo non ha tratto giovamento dalla
crisi economica, ma che è sicuramente ben visto a livello europeo visto il
finanziamento di 5.677.949 euro ottenuto nell'ambito del programma operativo
Competitività regionale 2007/2013.
La Telcha, la società appositamente
costituita per dare gambe al progetto,
partita nel 2008 come una cordata tutta valdostana (Compagnia valdostana
delle Acque 51%, Fratelli Ronc e Sea entrambe al 24,5) nel 2012, viste le
difficoltà nel reperire liquidità nel mondo del credito, ha aperto le sue porte
al gruppo GDF-SUEZ con la sua società Cofely Italia che con il 51% ha
acquisito il controllo della Telcha assicurando finalmente un cammino futuro
senza “stop and go”.
La particolarità del progetto è costituita dal cuore della
centrale termica ovvero la pompa di calore, un’apparecchiatura che permette di
trasferire il calore da una sorgente a bassa temperatura a un’utenza ad alta
temperatura. Nel caso valdostano, la sorgente a disposizione è rappresentata
dall’acqua di raffreddamento del circuito interno alla Cogne Acciai Speciali
Spa la cui temperatura media annua si aggira sui 22°C.
Il funzionamento della
pompa di calore è possibile grazie all’utilizzo dell’energia elettrica
proveniente da un cogeneratore installato in centrale termica. Con un kWh elettrico
del cogeneratore è possibile ottenere, in tal modo, circa 4 kWh termici, 3 kWh
dalla pompa di calore e oltre 1 kWh proveniente dal raffreddamento dei fumi del
cogeneratore stesso.
Sul valore dell’impianto si è soffermato l’Assessore
comunale all’Ambiente Delio Donzel,
sottolineando che Aosta si dota così di «un’infrastruttura moderna, realizzata
con le migliori tecnologie esistenti e che posizionano il capoluogo valdostano,
a pieno titolo, tra le principali città teleriscaldate sul territorio
nazionale, oltre a presentare significative ricadute ambientali ed economiche».
Riccardo Trisoldi, presidente di
Telcha, così delinea l’attuale stato dell’arte dei lavori della rete: «Siamo partiti con i primi due lotti
per quanto riguarda rete e centrale suddivisi in 5 cantieri sul territorio. In
entrambi i casi i lavori sono stati appaltati o lo saranno ad imprese locali. L’obiettivo è iniziare ad erogare il
primo calore a circa 130 clienti nell’inverno 2014-2015 con una potenza
assorbita di 32 MgW».
Per Trisoldi l’investimento
complessivo in questa prima fase di lavori è stimato intorno ai 50 milioni di
cui circa 30 con indebitamento bancario. Una prospettiva finanziaria che
comunque si consolida grazie ai recenti bilanci della Società partecipata con
un utile pretasse 2013 pari a 105 milioni, in un anno caratterizzato da una
forte caduta dei prezzi in seguito alla diminuzione della domanda, contrastata
in parte da un eccezionale aumento della produzione (+360 milioni di Kwh
rispetto al 2012). 165 i milioni investiti da Cva nel settore idroelettrico tra
il 2008 e il 2013 che hanno ulteriormente rafforzato la vocazione all’energia
pulita della piccola Regione Autonoma.
Del resto la scelta green è da tempo anche
nelle corde dell’amministrazione regionale come dimostra anche la
partecipazione dell’Assessorato alle Attività Produttive, guidato da Pierluigi Marquis, al bando pubblicato
dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a favore delle Regioni, per
il finanziamento di reti di ricarica, dedicate ai veicoli elettrici con la
presentazione del progetto «E.VDA» che prevede la stipula di
protocolli d’intesa propedeutici con il Comune di Aosta e con i Comuni
interessati all'iniziativa e il cofinanziamento con fondi privati. Attualmente
i veicoli elettrici in Valle sono circa 50. E' prevista la nascita di 33 punti
su tutto il territorio regionale.
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