Per il settimo anno ti propongo di individuare con me l’imprenditore valdostano dell'anno.
La prima edizione è stata vinta dallo scomparso Piero Enrietti (Thermoplay) (qui puoi leggere come si era conclusa). La seconda è stata invece appannaggio di Gioachino Gobbi (Grivel). Poi finalmente è stato premiato il gentil sesso con Silvana Perucca (Hotel de Ville), i giovani hanno avuto in Oliviero Gobbi (Abc Company), allora presidente dei Giovani Industriali di Confindustria Valle d'Aosta, il loro portabandiera, dopodiché è toccato a Giusto Giovannetti (Centro Colture Sperimentali Aosta) ed infine nel 2013 è stata la volta addirittura ad un Under 30 Cristiano Revil di Hextra con 909 voti su 2607.
Quest'anno si parte il 20 settembre e si termina il 21 dicembre per assegnare il famoso tatà di ImpresaVda, il miglior regalo di Natale per un imprenditore...
So di ripetermi, ma ci sono premesse che devo a chi scopre per la prima volta questo concorso. Nello spirito del blog come sempre sono compresi tutti i settori di impresa: dal turismo all’industria, fino all’agricoltura. Rimango fedele all'idea originaria di dare vita ad un piccolo riconoscimento, assolutamente simbolico, a favore di chi, secondo te che mi stai leggendo, è un buon esempio di imprenditore. Come sempre sono interessato al tuo parere sulle 15 nominations.
Il regolamento normalmente prevedeva che otto degli imprenditori proposti fossero già in gara nel 2013 e otto nuovi. Tuttavia vista la già sperimentata mutevolezza dell'attuale congiuntura economica avevo ipotizzato che soltanto con più di 100 voti la partecipazione al sondaggio sarebbe stata d'ufficio. Di qui la scelta di ridurre i nominativi del panel (da 16 a 15) e alcune esclusioni di chi comunque l'anno scorso aveva ben figurato. L'esempio più evidente è quello di Mauro Morandin. Quest'anno il suo nome non ricompare vista l'incognita dell'improvvisa chiusura dei due punti vendita di Aosta e Saint-Vincent. L'annuncio che campeggia sui negozi «Abbiamo deciso di rinnovarci. Ritorneremo presto più nuovi e più buoni» fa ben sperare ma in assenza di informazioni precise sul nuovo corso non mi pareva il caso di riproporre il nominativo. Voglio comunque confidare nel savoir faire dolciario e imprenditoriale del maître chocolatier e se il nuovo corso sarà brillante come gli auguro, l'anno prossimo farà sicuramente parte della gara. Confermata invece la regola che vuole che per un anno non sia della partita il vincitore dell'edizione passata e gli ultimi sette classificati. L'anno successivo potranno essere nuovamente nominati se, ovviamente, se lo saranno meritato.
Ogni nominativo è accompagnato dalla motivazione che mi ha spinto ad inserirlo tra i votabili.
Invito tutti ad esprimere le proprie preferenze a partire da te che proprio in questo momento sta leggendo questo post. Come sempre sono ben accetti i commenti (anche critici).
Ed ora vota, vota, vota.
Ecco le 15 nominations.
Giacomo Baravalle (MDPTech)
Polverizzare l'elettronica e andare alla conquista del mercato europeo a partire da quello tedesco. La start up incubata ad Aosta attiva nel settore dell'elettronica per veicoli industriali e macchine agricole forte dei suoi brevetti intende bruciare velocemente le tappe. La parola magica è «Itech» un sistema innovativo che estremizza il concetto di centralina elettronica riducendo al minimo i cablaggi merito anche di un'illustre partnership con l'Istituto italiano di tecnologia del professor De Marchi.
Guido Bertolin (Maison Bertolin)
Prosegue l’avventura famigliare per un’azienda che sia sul territorio nazionale che su quello internazionale sta diventando il vero ambasciatore del prodotto tipico valdostano con il suo lardo dop. La Bertolin ha rivitalizzato il tessuto imprenditoriale di tutta Arnad e con il suo show room aziendale offre ai fortunati turisti la possibilità di una fooll immersion nell’enogastronomia valdostana a vantaggio di tutto il comparto agroalimentare.
Leandro Bornaz (3D ad hoc solutions).
Uno degli ultimi lavori li ha portati in Argentina dove con i loro scanner hanno riprodotto l'intera metropolitana. L'azienda, nata da un gruppo di amici del Politecnico di Torino, si occupa infatti di geomatica, cioè progetta e realizza rilievi laser scanner in base alle esigenze dei clienti con un sistema particolarmente innovativo da loro ideato. Se il lavoro non si trova in patria fortunatamente per loro sono spalancate le porte del mondo.
Eleonora Charrère (Les Crêtes)
Passaggio di consegne e di nomination all'interno della famiglia Charrère. Costantino già da tempo ha ceduto lo scettro alle figlie Eleonora e Elena e ci è sembrato giusto riconoscerlo senza contare che quest'anno il sondaggio presentava la lacuna di avere pochi alfieri dell'imprenditoria femminile. Eleonora, per giunta da pochi mesi mamma (ancora tanti auguri!), ne è sicuramente un virtuoso esempio.
Luca Ciancetti (Podium enginering)
E' uno dei magnifici sette di un'azienda nata nel maggio 2011 e ancora oggi under 30 attiva nel campo dell’automotive e dei prototipi ibridi sia di vetture da competizione in esemplare unico che di vetture da esposizione. La loro P4/5 ad esempio è la prima vettura ibrida ad aver concluso una 24 ore omologata dalla Fia un biglietto da visita che li ha proiettati in uno scenario importante con clienti che non possono essere neppure citati in virtù di vincolanti contratti di riservatezza.
Giusto Giovannetti (Centro Colture Sperimentali Aosta)
Un business esponenziale. Dal 2006 l’azienda, che ha la sua sede a Quart, ha brevettato a livello europeo l’uso di «consorzi microbiologici della rizosfera per eliminazione di inquinanti da prodotti agricoli e diminuzione delle micotossine e dei nitrati da prodotti agricoli ed incremento di anti-ossidanti in prodotti agricoli». La Ccs produce micorrize, cioè un insieme di microorganismi che creano un’associazione simbiotica tra funghi e radici delle piante fondamentale per la crescita delle piante. La pianta risulta così più sana, più robusta, più resistente alle malattie, con frutti di aspetto migliore e qualità organolettiche superiori. Tutti coltivati senza sostanze tossiche. Mano a mano che l'Ue mette fuorilegge le sostanze chimiche l'avanzata dell'azienda valdostana si fa sempre più inesorabile.
Riccardo Jacquemod (La Sorgente)
Sempre più si parla di economia sociale di conseguenza non può mancare un rappresentante del mondo della cooperazione all'interno di questo sondaggio. Ed è giusto rendere merito a La Sorgente che ha fatto fronte ad un periodo difficile, segnato dalla crisi e dalla comparsa di nuovi soggetti provenienti da fuori valle piuttosto agguerriti, senza perdersi d'animo, non licenziando nessuno, e investendo in un bene come il Piccolo albergo di comunità che è indubbiamente l'esempio più brillante di riconversione della forza lavoro della Cooperativa che si è aperta a settori nuovi come quelli della ristorazione e del turismo.
Marco Linty (BCC Valdostana)
Giustamente c'è chi ha detto non è un imprenditore ma un manager tuttavia la centralità della Bcc per il tessuto imprenditoriale valdostano è tale che questa nomination vuole anche essere un sostegno morale per la sfida che sicuramente, grazie alla sua competenza, sarà in grado di affrontare. Una motivazione che ha fato indubbiamente breccia visto che l'anno scorso Linty ha ha raggiunto la seconda piazza e quest'anno risulta inevitabilmente qualificato d'ufficio.
Corrado Neyroz (Hôtel Hermitage)
Titolare dell’Hotel Hermitage di Cervinia, in corsa l'anno scorso a livello mondiale addirittura per la presidenza dell'associazione «Relais & Château», marchio che dovunque nel mondo garantisce un’offerta di qualità altamente esclusiva. Albergo e ristorante sono fra gli alfieri della ricettività e del savoir faire enogastronomico della Valle d’Aosta nel mondo. E’ sufficiente un'occhiata al sito internet per trovare citazioni entusiaste su riviste di tutta Europa e non soltanto.
Andrea Nicola (Dottor Nicola)
La sua linea cosmetica fortemente radicata sul territorio regionale attira l'attenzione di valdostani e turisti e può vantare un numero di partnership di elevata qualità. Inoltre la sua recente presenza a Eataly con «food for skin» è testimonianza di un modo moderno e innovativo di proporre prodotti caratterizzati da un alto valore aggiunto. Il 2015 inoltre ha in serbo una grossa novità che non potrà non essere notata a livello regionale.
Mattia Nicoletta (Le Potager de grand mère)
Abbandonare un posto pubblico per avviare un'attività imprenditoriale nel settore agricolo (nello specifico ortofrutticolo), come ha fatto Mattia, è già un buon motivo per una nomination. Ma mi sembra anche giusto aggiungere che il brand «Le Potager de grand mère», in quel di Fénis, dei fratelli Sergio e Mattia Nicoletta (nella nomination vogliamo comunque raggruppare entrambi), è una splendida testimonianza di come i giovani possano raccogliere e innovare il lavoro dei padri.
Marcello Panizzi (Centrale laitière)
Vinta la sfida imprenditoriale della Centrale del Latte di Gressan ora con il latte fresco, il latte Uht, lo yogurt e il formaggio Bleu d’Aoste non solo si sta proponendo con successo in tutto il Nord Ovest ma in questi ultimi anni ha sfondato nel mercato dell’Alta Savoia con un prodotto ad hoc. Si tratta del Bleu ai tre lati molto cremoso che in terra transalpina continua ad incontrare tantissimo i gusti dei locali consumatori. Una chiara dimostrazione di cosa significhi operare con competenza e professionalità in un mercato che per Panizzi, anche per storia famigliare, non ha più segreti.
Nicola Rosset (Saint-Roch)
Continua nei marosi della crisi a guidare con prudenza e competenza la Chambre Valdôtaine e nello stesso tempo la sua Saint-Roch continua a mietere successi a livello internazionale. Il mercato dei liquori non è proprio in grande spolvero, ma la Saint-Roch riesce a farsi rispettare tenendo alta la barra della qualità.
Nuova vincente (e anche avvincente) avventura imprenditoriale per l'imprenditrice valdostana che già vanta nel suo albo d'oro l'aver dato vita al brand internazionale Napapijri, ceduto agli americani all'apice del successo. Dopo une pausa di riflessione è tornata con un nuova sfida imprenditoriale che dalla Valle nuovamente guarda già al mondo. Dopo aver aperto il ristorante Björk Swedish Brasserie in Valle d’Aosta e il negozio Björk Side Store a Milano vuole dare vita ad una sorta di eataly della cucina svedese e nel mirino oltre a Milano (che da store diventerà anche ristorante) ha anche Zurigo e Parigi dove recentemente al salone del design della capitale francese il negozio milanese è stato selezionato come uno dei migliori 10 concept store internazionali.
Pierpaolo Valzolgher (Fastalp)
Portare la banda larga, Internet, telefonia e servizi innovativi in modo completamente alternativo agli operatori tradizionali. in particolare dove per i big delle telecomunicazioni non è conveniente arrivare. E' questo il business di Fastalp l'azienda fondata da Valzolgher (un passato in Fastweb) che attualmente si ritrova ad essere presente sul territorio di 67 comuni tra Valle d'Aosta e vicino canavese. Un numero di clienti che ogni anno cresce a due cifre.
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