Il
tema dominante del convegno, il "Place
Brand Management",
riguarda la concezione, la trasformazione e la gestione di un
territorio in chiave di branding,
ovvero
di marca. Non si tratta semplicemente di studi di scienze turistiche,
ma di un ripensamento globale dei territori volto a potenziarne la
capacità di attrazione. Il processo di branding coinvolge
numerosissimi attori, tra cui a buon titolo anche le università che
hanno tra le proprie mission
quella di sviluppare conoscenze e competenze allineate alle necessità
del luogo in cui sorgono.
Il
convegno si aprirà, dopo i saluti istituzionali del Rettore Fabrizio
Cassella
e dell’Assessore regionale al turismo Aurelio
Marguerettaz,
con la relazione dell’ospite d’onore Keith
Dinnie,
Senior lecturer in Branding, Middlesex University, visiting professor
in università di tutto il mondo, fondatore della società di
consulenza Brand Horizons e autore del primo testo sul concetto di
nazione come brand.
Il
convegno, giunto alla quinta edizione e ospitato per la seconda volta
(la prima fu nel 2013) dall’Università della Valle d’Aosta, fa
il punto della situazione sulla disciplina del marketing turistico e
del branding. I 30 partecipanti, provenienti da Italia, Regno Unito,
Tailandia,
Canada, Finlandia, Brasile, Spagna, Svizzera e Turchia, presenteranno
i risultati delle loro ricerche circa il processo di branding dei
loro territori di provenienza.
Gli
studiosi discuteranno di eredità e cultura dei luoghi, di
coinvolgimento degli stakeholder
nella gestione delle destinazioni turistiche, di sostenibilità del
processo di branding,
dell'uso dei social media nel promuovere il brand,
di destination
brand equity.
Le
ricerche Univda
Tra
i paper che saranno presentati e discussi nel corso del convegno, sei
sono il risultato di studi condotti all’Università della Valle
d’Aosta da professori, ricercatori e titolari di assegni di
ricerca:
- "From ski to snow: rethinking package holidays in a winter mountain destination". Chiara Mauri, Lorenzo Turci. Indagine sul comportamento dei turisti che trascorrono vacanze invernali in montagna per individuare vie di riprogettazione dell'offerta. Indagine empirica a Courmayeur, Pila e Chamonix.
- "Place brand architecture optimization: the case of Aosta Valley". Chiara Mauri, Carmine Tripodi, Lorenzo Turci. Individuazione di tutti i marchi di un territorio, classificazione dei marchi in tipologie e riconfigurazione della loro gerarchia. Applicazione ai marchi del territorio della Valle d'Aosta.
- "Targeting leisure and business passengers with unsegmented pricing". Marco Alderighi, Marcella Nicolini, Claudio Piga. Analisi della strategia di pricing della Ryanair in base al tempo di prenotazione e alla percentuale di saturazione degli aerei con distinzione tra viaggi per leisure e viaggi per business.
- "Tourism animation, cultural heritage and experiential learning. A case study in the Aosta Valley Region". Teresa Grange, Francesca Bracci, Claudia Iorio, Saverio Favre. Analisi dell'offerta turistica del Bureau Regional pur l'Ethnologie et Linguistique in termini di soddisfazione dei visitatori.
- "Cuture-driven development local processes: the approach of cultural destination management". Azzurra Gigante. Revisione e sistematizzazione della letteratura che ha affrontato il tema dei distretti culturali e dello sviluppo dei luoghi trainati dalla cultura.
- "Creating local identities. Cultural themes generation: a theoretical proposal and the application to Valle d'Aosta cultural heritage”. Azzurra Gigante. Classificazione dei temi culturali e applicazione alla Regione Valle d'Aosta.
Il ruolo della VDA e di Univda
La
Valle d'Aosta è una candidata ideale a ospitare un convegno così
innovativo, sia perché offre una location invidiabile che
ultimamente sta puntando proprio sul turismo congressuale, sia perché
costituisce un “laboratorio” vivente di branding
e
destination
management
con tutto il corredo di ricchezze naturalistiche, storico-culturali e
sportive.
«Per
l’Università della Valle d’Aosta ospitare questo simposio, che
si incentra su un filone di ricerca “giovane” (quella di Cogne
sarà solo la quinta edizione del convegno accademico), significa
percorrere una strada ancora poco battuta e approfittare di
un’occasione di crescita ma anche di costruzione di visibilità
internazionale e di credibilità scientifica”– ha spiegato Chiara Mauri, Direttore
scientifico del convegno. Sono
incoraggianti i primi segnali di riconoscimento pervenuti: l’Ateneo
valdostano è stato infatti chiamato a costituire l’International
Place Branding Association, la cui fondazione sarà annunciata
proprio al Colloquium».
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