30 settembre 2015

#Mylittlejob arriva in Italia sbarcando in Valle d'#Aosta

Per una volta un fenomeno della rete utilizza come base di partenza la Valle d'Aosta. Sinceramente non so valutarne il potenziale, ma si tratta di una iniziativa che mi ha incuriosito.

Si tratta di Mylittlejob una piattaforma che permette a tutti gli studenti universitari di svolgere dei lavori occasionali in remoto. Nasce nel 2011 dall’ingegno di due studenti di Amburgo – Daniel Barke e Marlon Litz-Rosenzweig – i quali sono riusciti ad rielaborare il concept già esistente delle piattaforme di lavoro freelance, riservandola esclusivamente agli universitari. L’idea infatti muove proprio dalla voglia di evitare che tanti studenti debbano sprecare il loro talento e le loro competenze facendo un lavoro poco professionalizzante, per pagarsi gli studi.

Cosa fa Mylittlejob?
77.547 studenti redigono articoli, scrivono descrizioni di prodotti per alcuni online store, traducono testi generici e specializzati, aggiornano database, trattano dati e li convertono da un formato all’altro (da audio a scrittura, per esempio), e qualsiasi altro lavoro sia possibile fare al computer.
Le aziende che hanno bisogno di questi servizi possono iscriversi al portale – strutturato in modo davvero intuitivo – e inserire un incarico, la cui retribuzione è liberamente determinata dal committente. Poi gli studenti svolgono il lavoro, lo consegnano entro la scadenza stabilita dall’azienda, il team di Mylittlejob esegue un controllo qualità e lo invia al committente, che retribuisce solo se soddisfatto. Mylittlejob si retribuisce con una detrazione del 20% sull’importo destinato allo studente, quindi né lo studente né l’azienda hanno oneri aggiuntivi per il servizio.

Ma qual è il ruolo dell’Univda in tutto questo?
«In un certo senso è alla radice del lancio italiano – afferma Liliana Margagliotti, studentessa laureanda in Lingue e comunicazione per l’impresa e il turismo dell’ateneo valdostano e Business Developer Mylittlejob Italiaperché fa viaggiare i propri studenti e permette loro di venire a contatto con molteplici realtà che aprono nuove strade e opportunità. Il mio corso di laurea infatti si caratterizza per uno stage curriculare all’estero – spiega Liliana – che ho svolto presso un’agenzia pubblicitaria di Monaco di Baviera, dove ho conosciuto Mylittlejob. Quando il Direttore delle vendite, Hannes Wagner, ha sentito del notevole percorso formativo made in Univda, mi ha chiesto di inviare CV e lettera di motivazione e dopo dieci giorni, avevo già fatto due colloqui con i fondatori e avevo firmato il contratto. E non finisce qui, perché altre candidature di studenti dell’Ateneo valdostano sono arrivate negli uffici della città anseatica».
Che obiettivi si pone per questo progetto? 
«In questo progetto - prosegue Margagliotti -  vedo un’opportunità per creare quel ponte tra aziende e Università che il nostro Paese ha sempre difficoltà a realizzare: l’apertura e la flessibilità nella tipologia di incarico può permettere alle aziende di avanzare liberamente le loro proposte e allo stesso tempo agli studenti di esprimere al massimo il loro talento ed essere notati dal mondo dell’impresa. Sarebbe infine davvero una gran soddisfazione – continua Liliana - chiudere “l’anello” cercando di fornire un servizio proprio alle imprese valdostane che sicuramente hanno bisogno di supporto per la promozione sul web, la realizzazione di siti internet, la cura grafica, competenze che corrispondono perfettamente ai profili degli studenti che lavorano per Mylittlejob».
Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail liliana@mylittlejob.de.

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