Valeria Imperial |
Come
nasce questa avventura imprenditoriale?
In
questi ultimi tre anni ho girato parecchio per l'Europa. In
particolare ho vissuto in Francia dove ho fatto l'Accademia d'arte
floreale. In questi miei viaggi ho visto che nei paesi esteri questa
nuova realtà esisteva già, e cioè abbinare al negozio di fiori,
che non è il classico “garden”, ma un negozio più piccolo e
curato, la parte della caffetteria in modo che se uno vuole prendere
un mazzo di fiori o rilassarsi in un ambiente naturale, che ben si
sposa con il contesto naturale della nostra Valle, può prendersi un
caffè.
E'
la prima esperienza imprenditoriale?
Ho
lavorato da mia mamma. Anche lei ha un garden e un vivaio di pianti e
fiori a Gressan. Quindi lavorando con lei, studiando e girando per
fiere abbiamo notato realtà simili in Olanda e Francia dove sono
molto più sviluppate che in Italia.
Una
curiosità. In cosa consiste l'Accademia floreale?
E'
una scuola che dura due anni. Si parte dalla decorazione del fiore
fino ad arrivare ai grandi matrimoni, ai grandi wedding planner,
all'arte funebre, alla pianificazione di grandi eventi. E' una scuola
riconosciuta in tutta Europa.
Perché
hai scelto questo settore? Storia
di famiglia a parte…
C'è
la storia di famiglia, ma è anche un mestiere che mi piace e se non
fosse così sarebbe difficile farlo. Mi piace la decorazione, i
fiori, la natura
Un
negozio di fiori che non è soltanto un negozio di fiori… Qual
è stato il negozio in particolare che ti ha convinto?
A
Torino
ce ne è uno molto bello, che si chiama Floris Café, più o meno
come il mio soltanto che al posto dei fiori freschi loro propongono
essenze, candele, il tema è comunque lo stesso.
Anche
voi proporrete simili prodotti?
No.
Noi proporremmo il fiore fresco, la pianta, magari qualche
complemento d'arredo, ma restando nella natura, infatti abbiamo
scelto di decorare il soffitto in base alle stagioni in modo che
all'interno della caffetteria sembri di essere all'interno di un
piccolo giardino, di un piccolo parco.
Da
persona che non conosce il settore nella scelta di un locale di
questo genere, questa specie di bar, ci sono anche dei prodotti
particolari che vengono offerti…
Prima
di tutto non lo chiamo bar in quanto non c'è il bancone. L'unico
prodotto particolare è un the che si chiama Mariage Frères
e che dà delle esclusive. Di conseguenza per proporlo abbiamo dovuto
fare un percorso un po' lungo. E' un the fatto tutto con erbe
naturali.
Come
è stato aprire una nuova attività? Quali sono stati gli ostacoli
maggiori?
Non
è proprio facilissimo. La burocrazia ha tempi lunghi. La clientela e
il turismo in Valle d'Aosta penso stiano migliorando, ma la strada è
ancora lunga.
All'estero
sarebbe stato più semplice?
Non
lo so. Le leggi in Francia sono differenti, io ho abitato a Megève,
però, secondo me, dal punto di vista del turismo loro sono molto più
avanti di noi.
Pensi
anche di proporre eventi?
Ci
stiamo lavorando.
Secondo
te oggi per un giovane il fare impresa è una scelta obbligata sul
fronte occupazionale?
Non
penso. Credo che nel commercio oggi è giusto e
si
vedono delle differenze importanti quando i giovani si mettono in
gioco. Soprattutto giovani che hanno studiato e un po' girato al di
fuori della Valle. Portano novità che possono aiutare la nostra
Valle.
Quindi
più che una scelta obbligata una scelta in grado di dare un aiuto…
Esattamente.
Quali
sono i tuoi
obiettivi
per il 2017 come
avvio di attività?
Per
il momento andiamo piano, piano. Non siamo riusciti ad aprire per
Natale quindi il clou lo abbiamo perso però ci sono molti obiettivi
che speriamo di raggiungere in fretta. Già la Fiera di Sant'Orso
dovrebbe essere un primo appuntamento importante.
C'è
una cultura diffusa dell'acquisto del fiore in Valle?
Non
è facile da dire. I giovani italiani in generale non hanno molto la
cultura del fiore. Ne hanno molta di più i sudamericani, i Paesi
dell'Est.
Un
esercizio come il vostro può fare un'azione culturale in questo
senso?
Direi
di no. Penso che dipenda da ciascuno di noi e dalla cultura che ha
ricevuto. Penso che un fiore, la natura in generale portino sempre
buonumore, siano sempre un messaggio positivo.
Un
sogno imprenditoriale
da realizzare?
Non
bisognerebbe dirlo. Se è un sogno è nel cassetto e non va svelato.
0 commenti:
Posta un commento