31 ottobre 2017

Terzo trimestre 2017: continua a crescere il numero delle imprese valdostane in base ai dati forniti dalla Chambre Valdôtaine


Lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 30 settembre 2017, in base ai dati forniti dalla Chambre Valdôtaine, è di 12.699 unità, con un aumento dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.

Anche per il terzo trimestre il numero delle imprese valdostane torna a salire con un saldo tra iscrizioni (154) e cessazioni non d’ufficio (90) che si attesta sulle 64 unità, migliorando il risultato registrato nel III trimestre 2016 quando il saldo era stato di +57 unità.

Positivo è anche il tasso di crescita che registra un valore di +0,51%, posizionando la Valle d’Aosta al secondo posto tra le regioni italiane dietro solamente alla Sicilia (+0,60%). Il risultato è superiore sia al dato nazionale (+0,30%) sia a quello riferito all’area del Nord-Ovest (+0,19%) e migliora anche la prestazione registrata nello stesso periodo del 2016 (+0,44%).

Dal punto di vista dei differenti settori, i dati riguardanti il III trimestre 2017 vedono una crescita del settore delle costruzioni e del settore turistico (+13 imprese per entrambi) così come di quello dei servizi alle imprese (+6 imprese). Tengono i settori del commercio e dell’agricoltura. In lieve calo risulta invece il settore dell’industria (-9 imprese).

L’analisi delle forme giuridiche indica tassi di crescita positivi in tutti gli ambiti con un valore di +0,94% delle società di capitale ed un +0,62% delle ditte individuali che rimangono quelle più rappresentate sul territorio valdostano.

Anche il comparto artigianale conferma un trend di crescita nel numero delle imprese. Al III trimestre 2017 si contano 3753 unità con un aumento dello 0,4% rispetto ai valori registrati a fine giugno con una crescita di 11 imprese (+0.6%) nel settore delle costruzioni.


«La crescita del numero delle imprese anche nel terzo trimestre dell’anno è certamente un dato positivo e conferma quanto emerso già nel periodo precedente  – spiega il Presidente della Chambre Valdôtaine, Nicola Rosset – risulta ora fondamentale cercare di consolidare questa tendenza per rilanciare il comparto imprenditoriale. In questo senso i temi sui quali sarà necessario concentrare gli sforzi  dovranno essere quelli di favorire l’accesso al credito e alla liquidità delle aziende e di promuovere la digitalizzazione attraverso progetti, quali ad esempio la creazione del Punto Impresa Digitale, che permettano agli imprenditori di liberare tempo e risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. Sarà inoltre fondamentale sostenere ulteriormente la creazione di reti di imprese per generare una crescita complessiva del comparto imprenditoriale attraverso la valorizzazione delle singole peculiarità che lo compongono».

30 ottobre 2017

#Delibere di Giunta - Segnalazioni per le imprese (410) - Banda ultra larga e domanda di innovazione

PRESIDENZA DELLA REGIONE

 Servizi di informazione giornalistica
Il Governo regionale ha deciso di autorizzare l’acquisizione, per l’anno 2018, di servizi di informazione giornalistica resi da un’agenzia di stampa e di rassegna stampa telematica, nazionale e locale al fine di garantire il conseguimento  degli obiettivi disposti dall’art. 1 della legge 150/2000 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni e per promuovere  contenuti di interesse pubblico e sociale e eventi istituzionali.

Software
La Giunta ha autorizzato l’avvio delle procedure, per l’anno 2018, per il rinnovo di licenze d’uso di software in uso presso l’Amministrazione regionale.

Banda ultra larga
L’Esecutivo ha esaminato il nuovo schema di convenzione, tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione autonoma Valle d’Aosta, i Comuni della Valle d’Aosta e Infratel Italia S.p.A., finalizzata a favorire la riduzione di tempi e costi degli interventi per la realizzazione della rete in banda ultra larga sul territorio regionale, tutelando il demanio stradale e la sicurezza della circolazione. La nuova convenzione si è resa necessaria in seguito all’aggiudicazione da parte di Infratel Italia S.p.A., recentemente formalizzata, del bando per la seconda gara relativa alla costruzione delle infrastrutture a banda ultra larga nelle aree bianche del Paese, gara che ricomprende i Comuni della Valle d’Aosta; la precedente convenzione, inoltre, non prevedeva il richiamo puntuale alla normativa regionale in materia urbanistica (legge regionale n. 11/1998) e il Ministero dello Sviluppo Economico aveva apportato alcune variazioni al testo della stessa. Lo schema di deliberazione verrà sottoposto al Consiglio Permanente degli Enti Locali per parere.

 

ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ENERGIA, POLITICHE DEL LAVORO E AMBIENTE

Sostegno alla domanda di innovazione
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente, di concerto con il Presidente della Regione, ha approvato il Progetto Sostegno alla domanda di innovazione – lo strumento del pre-commercial public procurement nell’ambito del Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR), e il relativo finanziamento per 2 milioni di euro, provenienti da fondi europei. Il Progetto prevede l’ideazione, la realizzazione (sotto forma di prototipo) e la sperimentazione di soluzioni nuove, non disponibili sul mercato, e presenta le seguenti caratteristiche: condivisione di rischi e benefici tra il committente pubblico e le imprese; clausola di non esclusività, in funzione della quale la stazione appaltante non riserva al suo uso esclusivo i risultati derivanti dalle attività di ricerca e sviluppo; cofinanziamento da parte delle imprese partecipanti; non riconducibilità a un aiuto di Stato, dovendo le relative procedure garantire la massima concorrenza, trasparenza, apertura, correttezza e dovendo il prezzo corrisposto all’appaltatore essere fissato alle condizioni di mercato, al fine di non attribuirgli un ingiustificato vantaggio; sviluppo competitivo per fasi.


ISTRUZIONE E CULTURA
 Aggiornamento professionale
La Giunta regionale ha approvato l’erogazione del contributo di 500 euro per l’aggiornamento professionale degli insegnanti per l’anno scolastico 2017/2018, prenotando la somma complessiva di 999 mila 500 euro.

Classes de neige
Il Governo ha definito l’assegnazione di finanziamenti straordinari vincolati alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di primo e di secondo grado della Regione (comprese le paritarie) vincolati alla realizzazione del progetto autonomo a tema denominato Classes de neige per l’anno scolastico 2017/2018, per un importo di 41 mila 500 euro. Le istituzioni scolastiche destinatarie di finanziamenti relativi al progetto devono intervenire, con propri fondi ordinari, nella misura minima del 15% delle spese necessarie ai progetti che saranno finanziati.

Visite didattiche 
L’Esecutivo ha deliberato l’organizzazione di attività didattiche per scuole che si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico 2017/2018 presso i castelli di Castelli Gamba, Sarriod de la Tour di Saint-Pierre, Sarre e Issogne, nelle sedi espositive Centro Saint-Bénin e Museo Archeologico Regionale e presso l’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans in Aosta, per un importo complessivo di 40 mila euro.

Montagna abitata
Nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Svizzera 2014/20 (FESR), la Giunta regionale ha approvato la proposta progettuale Montagna abitata - MAb, definita dalla Struttura Analisi scientifiche e progetti cofinanziati, Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell’Assessorato Istruzione e Cultura, in qualità di capofila per la parte italiana con il Comune di Bagnes, del Cantone Vallese (CH) in qualità di capofila per la parte svizzera, in partenariato con Camera valdostana delle imprese e delle professioni “Chambre”, per un valore complessivo di 992 mila 822 euro  di cui euro 843 mila 898,70 euro a carico del FESR e 148 mila 923,30 euro a carico delle contropartite pubbliche nazionali.

Mineralp
Nell'ambito del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Svizzera 2014/20 (FESR), l’Esecutivo ha approvato la proposta progettuale MINERALP - Promozione del Patrimonio Geologico e Naturalistico tra Italia e Svizzera (MINERALP)”, definita dalla Struttura Analisi scientifiche e progetti cofinanziati, Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell’Assessorato Istruzione e Cultura, in qualità di Capofila per la parte italiana, con l’Associazione Acqua Fregia, in qualità di Capofila per la parte svizzera, in partenariato con: Ente Parco Naturale Monte Avic, Ente di Gestione del Parco Naturale Aree Protette dell’Ossola,  Unione Montana dei Comuni della Valsesia, Graniti e Marmi Baveno s.r.l., Società Operaria di Mutuo Soccorso, (S.O.M.S.) di Brosso e Landschaftspark Binntal (CH), per un valore complessivo di 1 milione 816 mila euro, di cui euro 1 milione 543mila 600 euro  a carico del FESR e 272 mila 400,00 euro a carico delle contropartite pubbliche nazionali.

  
OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO E EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Politiche abitative
La Giunta regionale ha ammesso ai benefici, ai sensi della legge regionale 13 febbraio 2013, n.
3 Disposizioni in materia di politiche abitative, una richiesta pervenuta nel periodo 1 - 31 agosto 2017, per un ammontare complessivo pari a 63 mila euro, pari all’80% della spesa ammissibile.
L’Esecutivo ha approvato le disposizioni di carattere generale e i procedimentali relative al Titolo IV “Fondi di rotazione per la ripresa dell’industria” l.r. 3/2013  Disposizioni in materia di politiche abitative per le istanze presentate, dal 1° novembre 2017 al 31 dicembre 2019, revocando la deliberazione n. 1679 del 2016. In particolare sono introdotte innovative disposizioni per quanto riguarda la concessione dei mutui agevolati a favore della prima abitazione  e per i nuovi interventi di recupero edilizio privato. La Giunta ha inoltre determinato  il tasso di interesse annuo, dei mutui concessi ai sensi del Capo III “Disposizioni per la concessione di mutui agevolati per il recupero di fabbricati situati nei centri e nuclei abitati” del Titolo IV “Fondi di rotazione per la ripresa dell’industria edilizia” della legge regionale 13 febbraio 2013, n. 3 “Disposizioni in materia di politiche abitative”, in misura dell’1% fisso annuo, pari al tasso massimo stabilito per i mutui concessi a favore della prima casa. Le disposizioni saranno applicate alle domande di mutuo presentate a partire dal 1 novembre 2017.


TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI
Soccorso piste di sci
La Giunta regionale ha approvato a consuntivo, per la stagione invernale 2016/2017, l’intervento a sostegno delle spese per la gestione del servizio di soccorso sulle piste di sci di fondo e la relativa ripartizione fra i gestori o gli incaricati della gestione delle piste, per un investimento di 111 mila euro.


26 ottobre 2017

Davide Casola (Cooperativa Elettrica Gignod): «Assicuriamo al socio un servizio sartoriale»

Davide Casola

Proponiamo l’intervista a Davide Casola, Presidente della Società Cooperativa Elettrica Gignod, attraverso la quale offriamo un altro tassello sul mondo della cooperazione in Valle d'Aosta.

Non tutti pensano che nel mondo della cooperazione possa esserci anche una realtà che produce energia elettrica…E’ vero, ma in realtà le cooperative nell’ambito dell’energia elettrica hanno una storia centenaria. La prima fu realizzata a Chiavenna nel 1894. La necessità di energia elettrica per lo sviluppo delle zone rurali e montane, marginalizzate dalle imprese che si dedicavano a costruire impianti dove il business era più fiorente, ha indotto i cittadini dei paesi di ad unirsi, mettere insieme i capitali, costruire centrali e impianti di distribuzione di energia. Chiaramente questo è potuto avvenire nelle località di montagna dove era disponibile naturalmente la risorsa idrica per la produzione di energia elettrica. La nazionalizzazione dell’Enel negli anni 60 ha spazzato via molte di queste realtà, tuttavia circa 80 cooperative sono tutt’ora attive sull’arco alpino, soprattutto in Trentino Alto Adige. In Valle d’Aosta se ne contano soltanto due.

Oltretutto voi avete raggiunto il traguardo dei 90 anni. Cosa possiamo dire sulla vostra storia?
Fu il podestà di Gignod a raccogliere i fondi per la creazione della cooperativa che nacque ufficialmente il 18 aprile 1927 con 48 soci fondatori con apporto dei soci, con 15 consiglieri delle zone di Gignod, Allein e fraz. Arpuilles Excenex. I fondi raccolti servirono per costruire il primo impianto in località Fabrique. Nel 1929 entrarono i comuni di Doues, Valpelline e alcune frazioni
di Saint-Christophe e Porossan tramite aumento del capitale sottoscritto dai cittadini. Ci furono anni
bui e di incertezza almeno fino agli anni 60 quando si iniziò a parlare di un nuovo impianto. Legati soprattutto alla nazionalizzazione dell’energia attraverso la costituzione dell’ENEL. Ma grazie alle pressioni esercitate su Roma, nel 1965 furono riconosciuti i fini “mutualisti” della cooperativa e la connessa non obbligatorietà al passaggio in ENEL. Nel 1978, con grandi sforzi economici, si fece il passo più importante: Il Cda di allora, Presieduto da Florio, diede avvio alla costruzione della centrale
La Clusaz (nel comune di Allein). Nel 2012, il cda presieduto dal sottoscritto è riuscito ad effettuare
una operazione di revamping e potenziamento centrale e in extremis ottenendo i certificati verdi ed
attualmente un nuovo sistema incentivante che garantisce il pagamento dell’investimento fatto.
Quest’anno abbiamo compiuto 90 anni. Come tutte le realtà imprenditoriali longeve la cooperativa
ha passato momenti di gloria ma anche di grandi difficoltà economiche. Nel corso dei decenni ha dovuto affrontare sfide complesse causate dai prezzi di energia molto bassi, bassa produttività in concomitanza con lavori importanti sulle linee elettriche. I guasti sulle linee e gli interventi delle squadre erano molto frequenti, i disservizi scontavano una struttura organizzativa non allineata
rispetto alle attese di una qualità del servizio elevata e necessaria per una società che progrediva velocemente grazie all’uso dell’energia elettrica, non solo in ambito domestico ma soprattutto commerciale, dell’artigianato e della piccola/media impresa. Anche le norme sono cambiate continuamente e velocemente negli anni e la cooperativa ha saputo sopravvivere ai due grossi ostacoli, oltre alla già citata nazionalizzazione dell’Enel anche il più recente decreto Bersani.
Grazie alla capacità di fare rete con le altre cooperative storiche e con le relazioni che ha saputo costruire con le autorità ed enti competenti.

Oggi cos’è la CEG?
La cooperativa svolge in maniera integrata le attività di produzione e autoconsumo di energia elettrica
per i soci, distribuzione e vendita nel mercato di maggior tutela. La struttura organizzativa è semplice
e funzionale. Grazie a recenti investimenti che hanno consolidato l’infrastruttura della rete e colto l’opportunità di incentivi per il ripristino della Centrale La Clusaz, la cooperativa oggi gode di un periodo di sobria solidità economica. I continui investimenti per le infrastrutture di rete, per le più moderne tecnologie per la gestione e prevenzione dei guasti, ci permettono di erogare energia elettrica in sicurezza e con il minimo impatto in termini di guasti o mancata erogazione di corrente. Sicurezza e attenzione per l’ambiente sono i principi cui si ispira la cooperativa per la costruzione
e manutenzione degli impianti. Il servizio di assistenza ai soci è garantito da personale preparato
e costantemente aggiornato. Il socio può permettersi di avere un servizio “sartoriale” rispetto
alle sue specifiche esigenze. Non abbiamo necessità di automatizzare risposte o di offrire servizi generalisti, se non quelli dovuti per norma. Ai soci risponde sempre una persona. La cooperativa è fatta di persone.

Diamo un po’ di numeri?

Gli uffici sono a Saint-Christophe loc. Grand Chemin , la centrale nel comune di Allein. Abbiamo 17
dipendenti, 3200 soci, circa 6000 utenze . Il capitale sociale di circa 300.000 euro completamente versato. Siamo dotati di una centrale idro di 2 turbine per un totale di circa 7MW che preleva l’acqua dai torrenti Menouve e Artanavaz e turbinati con una condotta di circa 5km ad Allein con un salto di circa 170m. La produzione annua di circa 25.000.000 kWh. I comuni serviti sono Allein, Doues, Gignod, Valpelline, Saint Christophe e collina di Aosta (Porossan) con linee di media e bassa tensione e 120 cabine di trasformazione. Il fatturato medio degli ultimi tre anni è di 8.396.280.

Una realtà comunque così territoriale e micro come affronta il mercato dell’energia così come si presenta oggi? C’è molta concorrenza, immagino.
Il mercato è una grande sfida che va affrontata con grandi numeri. La CEG non ha interesse ad acquisire quote di mercato bensì di curare gli interessi dei soci e per questo si è limitata a costruire il suo business in un ambito territoriale circoscritto. La possibilità di avere a disposizione la materia prima energetica da cedere ai soci e la filiera corta ed integrata in ambito energetico permette ad oggi di avere i conti a posto. Per tali motivi il socio beneficia di prezzi di energia elettrica di gran lunga
inferiori al prezzo di mercato. Un beneficio del 50% rispetto al prezzo energia del mercato di maggior tutela per i domestici residenti, e del 25% per gli usi diversi.

Guardando all’ultimo anno quali sono stati gli eventi più significativi?
Citerei la battaglia normativa dell’unbundling funzionale, una pietra miliare per la sopravvivenza delle cooperative. Senza un nostro emendamento, portato avanti dai parlamentari valdostani, presente nel decreto concorrenza la cooperativa, già di per sé una microrealtà imprenditoriale, avrebbe dovuto
separarsi in più realtà che svolgono in maniera specifica le attività di produzione, distribuzione, vendita mortificando i principi mutualistici e di sussidiarietà propri della cooperazione. E’ un argomento non tecnico ma amministrativo che la dice lunga sul fatto che ormai la parte normativa pesa notevolmente sull’assetto di governance della cooperativa. Abbiamo messo a disposizione dei servizi WEB moderni e funzionali per permettere ai soci di meglio comprendere i propri consumi e capire come risparmiare. Purtroppo le condizioni climatiche di scarsa piovosità stanno penalizzando
la produzione di energia elettrica

Di cosa vi state occupando in questo momento?
Stiamo consolidando le infrastrutture di rete, ampliandole dove necessario e rifacendo tratti di linee
ormai a fine vita. La parte normativa e di burocrazia sta assorbendo in maniera significativa le nostre risorse ma sappiamo bene che qualsiasi mercato (libero o regolato) pone regole sfidanti per offrire ai
clienti servizi sempre migliori a prezzi sempre più competitivi. Con la Regione stiamo ultimando la
sperimentazione per la concessione delle acque in modo da poter prelevare l’acqua dai torrenti in
maniera e nella quantità compatibili con l’ecosistema limitando l’impatto ambientale.

Futuri progetti da segnalare?
Stiamo valutando la possibilità di fare nuovi impianti, ma soprattutto di ripristinare la storica centrale
del 1927, un intervento con marcato stampo di archeologia industriale. Riteniamo come consiglio di
amministrazione doveroso far conoscere e tramandare alle future generazioni, magari con una piccola
installazione museale dell’antica piccola centrale, l’attenzione al fatto che lo sviluppo economico, turistico e sociale dei paesi in cui vivono è stato permesso soprattutto dalla disponibilità dell’energia elettrica prodotta dai nostri nonni che hanno creduto nel progetto del 1927.

Un sogno cooperativo da realizzare?
Rafforzare la presenza della cooperativa sul territorio con più determinazione stringendo con maggior
vigore la collettività e i soci attorno alla vita della stessa. Far sì che la cooperativa non sia solo una
realtà dedita alla produzione e vendita di energia ma diventi entità di promozione di iniziative socio-
culturali-turistico sportive con interventi rivolti ai giovani e meno giovani nell’ottica di far mantenere
vivibili le realtà locali di montagna dei nostri soci.

CNA Valle d’Aosta organizza un incontro per impiantisti elettrici e termoidraulici


Dopo l’incontro rivolto agli installatori e manutentori termoidraulici di mercoledì 18 ottobre, nel corso del quale è stato trattato il corretto utilizzo del Catasto degli Impianti Termici regionale (accesso e caricamento dati sul sito), CNA organizza un secondo appuntamento rivolto a tutti gli impiantisti elettrici e termoidraulici.

Martedì 31 ottobre, a partire dalle 17, presso la sala del Savt in via Carrel, 4 ad Aosta, Marco Parola, coordinatore regionale Piemonte Unione CNA Installazione Impianti, parlerà della “Certificazione impianti e corretta compilazione della dichiarazione di conformità” (durata dell’incontro: max 4 ore). L’incontro è gratuito per gli associati CNA in regola con il tesseramento.

Il numero di posti è limitato e la prenotazione è obbligatoria compilando e trasmettendo all’indirizzo mail info@cna.ao.it il modulo di iscrizione che si può scaricare dal sito dell’associazione o richiedere in segreteria (tel.: 0165 31587).

Le adesioni saranno raccolte secondo l’ordine di arrivo, fino a esaurimento dei posti disponibili.

25 ottobre 2017

Venerdì 27 ottobre Davide Trapani (#Edileco) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu (e i #podcast delle prime tre interviste)

Carissimo visitatore, dopodomani, venerdì 27 ottobre, alle 9,30, quarta puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Davide Trapani della Cooperativa edilizia Edileco.  

Sul Corriere della Valle in edicola la prossima settimana troverai l'intervista a Danilo Grivon, Presidente della Fromagerie Haut Val d'Ayas.  

Dopodomani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.

Ne approfitto anche per segnalarti che attraverso questi link puoi riascoltare le prime tre puntate andate in onda:

6 ottobre   - Germano Gorrex
13 ottobre - Davide Casola
20 ottobre - Danilo Grivon

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.


Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto. 

23 ottobre 2017

#Delibere di Giunta - Segnalazioni per le imprese (409) - Progetti di cooperazione Italia-Svizzera


AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI

Cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014/20
Nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014/20 (FESR), la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura e risorse naturali e di concerto con il Presidente della Regione, ha approvato le seguenti proposte progettuali: GLOCALPS - Global promotion of local alpine products , i cui contenuti sono stati definiti d’intesa con il Dipartimento Agricoltura della Regione Piemonte, quale capofila e con i partner Comune di Trino, Città del Bio - Associazione dei Comuni e delle Autonomie Regionali e Locali, Unione Contadini Ticinesi, Centro di Competenza Agroalimentare Ticinese, Comune di Mesocco, Società cooperativa per la promozione e lo smercio di prodotti regionali del Moesano. Il costo complessivo del progetto è di euro 1 milione 600 mila euro, di cui 1 milione 360 mila a carico del FESR e 240 mila  a carico delle contropartite pubbliche nazionali. La quota di competenza della Regione autonoma Valle d’Aosta ammonta a 250 mila euro; ALPINE WINE, dont les contenus ont été définis en collaboration avec le chef de file du projet, VIVAL (Associazione Viticoltori Valle d’Aosta), et avec les partenaires CERVIM – Centre de recherches, d'études et de valorisation de la viticulture de montagne, Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Centro di sperimentazione Laimburg, Movimento turismo del vino Trentino Alto-Adige, Movimento turismo del vino Lombardia, Movimento turismo del vino Piemonte, Consorzio di tutela dei vini Valtellina, Valtellina Bio s.r.l., TicinoWine, Interprofession de la vigne et du vin et La Torre S.A. de Poschiavo. Le coût global du projet s’élève à 1 791 700 euros, dont 1 522 945 euros sont à la charge du FEDER et 268 755 euros proviennent des contreparties publiques nationales. La Région autonome Vallée d’Aoste devra, quant à elle, débloquer la somme de 116 850 euros. TYPICALP, dont les contenus ont été définis en collaboration avec le chef de file du projet, Institut Agricole Régional, et avec les partenaires HES-SO Valais-Wallis, Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, Istituto Superiore Mario Boella et SiTI Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione. Le coût global du projet s’élève à 1 700 000 euros, dont 1 445 000 euros sont à la charge du FEDER et 225 000 euros proviennent des contreparties publiques nationales. Pour ce qui est de la Région autonome Vallée d’Aoste, celle-ci devra débloquer la somme de 500 000 euros.

Nuovi prodotti tradizionali
La Giunta ha deciso di riconoscere come “tradizionali” i prodotti della Regione Valle d’Aosta denominati “Crèichèn”, “Flantse”, “Mécoulén” e “Piata di Issogne”, appartenenti alla categoria Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, che si aggiungono all’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali valdostani portandoli così a 36. E’ stato inoltre approvata la scheda identificativa del prodotto tradizionale Pan ner-Pane nero. La documentazione sarà ora inviata al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali  per l’aggiornamento dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.


ISTRUZIONE E CULTURA

Promozione Parco e Museo Archeologico
L’Esecutivo ha approvato l’organizzazione di attività di valorizzazione e promozione del Parco e Museo Archeologico di Saint-Martin-de-Corléans di Aosta per i mesi di novembre e dicembre 2017. In particolare, le attività prevedono: Venerdì 3 novembre, ore 20.30, Biblioteca di viale Europa – Aosta – Conferenza dal titolo Area megalitica, una risorsa per il quartiere e la città di Aosta, a cura di Guido Cossard; Sabato 4 novembre, dalle ore 20.00 alle ore 23.30 - Visite guidate teatralizzate arricchite da suggestive performance di danza; Domenica 5 novembre, in concomitanza con la Mostra Mercato dell’Antiquariato, in orario pomeridiano, esibizione dei gruppi e formazioni folkloristiche locali presso lo spazio semicoperto antistante l’area megalitica. Apertura prolungata del sito fino alle ore 19.00 con ingresso gratuito per l’intera giornata; Venerdì 10 novembre, ore 18.00 - Inaugurazione della mostra dell’inedita collezione artistica dedicata alle stele antropomorfe e realizzata con particolari tecniche di calco e disegno, con ingresso gratuito; Sabato 11 novembre (Santo Patrono), dalle ore 14.30 alle ore 18.00 - Visite guidate a cura degli archeologi della Soprintendenza per i beni e le attività culturali; ore 20.30, Salone della Parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans, conferenza dal titolo Sulle orme di San Martino di Tour. Da soldato di Roma ad Apostolo delle Gallie, a cura degli archeologi della Soprintendenza per i beni e le attività culturali. Ingresso gratuito per l’intera giornata; Sabato 9 dicembre, dalle ore 20.00 alle ore 23.30 - Visite guidate sulle pratiche rituali e la sacralità del sito, accompagnate dalle voci del coro giovanile Les Notes Fleuries du Grand-Paradis; Sabato 16 dicembre, dalle ore 20.30 alle ore 23.30 - Visite guidate teatralizzate arricchite da suggestive performance di danza.

Etnografie Alpine Transfrontaliere
Nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia Svizzera 2014/20 (FESR), il Governo ha definito la proposta progettuale Etnografie Alpine Transfrontaliere (E.A.T.) - I viandanti delle Alpi”, volto a promuovere il patrimonio culturale immateriale per lo sviluppo del senso di identità. Aderiscono inoltre, in qualità di partner,  PoloPoschiavo (CH - Cantone dei Grigioni) quale capofila svizzero, la Regione Lombardia – D.G. Culture, Identità e Autonomie (I), la società J’ECO s.r.l. (I), la Società Storica Valposchiavo (CH - Cantone dei Grigioni), la Radio Televisione della Svizzera Italiana (CH – Lugano) e il Centre Régional d’Etudes des Populations Alpines - CH - Cantone Vallese (CREPA). Il costo complessivo è di 1 milione 790 mila 600 euro, con una quota di competenza della Regione autonoma Valle d’Aosta pari a 685 mila 300 euro.


OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO E EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Stazione Unica Appaltante
La Giunta regionale ha approvato lo schema di Convenzione disciplinante le funzioni della Stazione Unica Appaltante per la Valle d’Aosta (SUA VDA) per i contratti di lavori e servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, volta a regolamentare i rapporti tra la Stazione Unica Appaltante regionale e l’Azienda Regionale per l’Edilizia Residenziale della Valle d’Aosta (ARER), nel novero delle funzioni relative all’aggiudicazione di contratti pubblici per la realizzazione di lavori e per l’acquisizione dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, entro l’ambito di operatività della SUA.

Reservaqua
Nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014/20 (FESR), la  Giunta, su proposta dell’Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, di concerto con il Presidente della Regione e con l’Assessore dell’Agricoltura e risorse naturali, ha approvato il progetto Reservaqua. Aderisce, in qualità di partner, l’Assessorato dell’Agricoltura e risorse naturali – Struttura politiche regionali di sviluppo rurale, i cui contenuti sono stati definiti d’intesa con Fondazione Montagna sicura di Courmayeur, Arpa Valle d’Aosta, Institut Agricole Régional, Arpa Piemonte, Politecnico di Torino, e con il Canton du Valais – DTEE (Capofila svizzero), il Canton du Valais – Service agriculture e il Centre de Recherche sur l’Environnement Alpin - CREALP, per un costo complessivo di 2 milioni 215 mila 296 euro, di cui 1 milione 500 mila 501,60 a carico del FESR e 264 mila 794,40 a carico delle contropartite pubbliche nazionali. Il progetto si propone di aumentare le strategie comuni per la gestione della risorsa idrica. La quota di competenza della Regione autonoma Valle d’Aosta ammonta a 2 milioni 215 mila 296 euro.

20 ottobre 2017

I rating nel processo di affidamento bancario: dialogo fra imprese e mondo del #credito

Si è tenuto il 19 ottobre 2017, nella sala Cogne della Pépinière d’Entreprises di Aosta, il workshop “I rating nel processo di affidamento bancario: caratteristiche e loro uso” organizzato da Confindustria Valle d’Aosta, in collaborazione con la Commissione regionale ABI della Valle d’Aosta.

I rappresentanti della Commissione regionale ABI, Stefania Bergamaschi e Maurizio Barnabé, hanno illustrato ad un attento pubblico di imprenditori le metodologie alla base della valutazione del merito creditizio, basate su informazioni quantitative e qualitative che, con un sistema di ponderazione diverso per ogni istituto di credito, determinano il rating dell’impresa e hanno elencato i fattori ritenuti più rilevanti nella valutazione del profilo di rischio.

I rappresentanti ABI hanno sottolineato «l’importanza di un rapporto collaborativo basato sulla trasparenza e sulla completezza delle informazioni e hanno evidenziato alcuni degli elementi qualitativi (caratteristiche dell’impresa, andamento del settore di appartenenza, storia dell’azienda, assetto giuridico e passaggio generazionale, piani di sviluppo, innovazioni) che comportano un dialogo più diretto e approfondito con l’impresa e che possono incidere sulla concessione dell’affidamento».

Marzia Bellon della Sarvadon S.r.l., specializzata nella fabbricazione e progettazione prodotti in ferro, alluminio e metalli e posa in opera, automazione e motorizzazione dei medesimi, e Lorenzo Prando, della Operval S.r.l., che si è sviluppata nel tempo, passando dalla riparazione di biciclette e motocicli, iniziata nel 1947, alla realizzazione di macchinari radiocomandati per il movimento terra, hanno raccontato come si è evoluto nel corso del tempo il rapporto con le banche in un contesto economico e finanziario che è mutato molto negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi, e delle
problematiche che incontrano quando chiedono un affidamento, in quanto non riescono «a monitorare il proprio rating, che è la cosa più importante per l’impresa, perché è uno dei fattori che determinano il costo del prestito e le conseguenti condizioni di rimborso».

Da sinistra Roberto Ploner (Valfidi), Secondino Marcheti (Confidi Valle d'Aosta) e Edda Crosa (Confindustria Valle d'Aosta)
I rappresentanti dei Confidi, Roberto Ploner di Valfidi e Secondino Marchetti di Confidi Valle d’Aosta, soffermandosi sul sistema di valutazione adottato, hanno evidenziato che il rating è il punto di arrivo per le banche, mentre per loro è il punto di partenza per stabilire se concedere una garanzia.
Hanno sottolineato il ruolo fondamentale dei Confidi, «soprattutto per quelli ben patrimonializzati come Confidi Valle d’Aosta e Valfidi, che, vantando una conoscenza approfondita delle imprese consorziate, con la loro garanzia favoriscono il credito bancario e mitigano il rischio».

L’incontro ha messo in luce l’utilità per le imprese di fornire una documentazione sempre completa e chiara, ma anche la possibilità per le stesse di chiedere informazioni dettagliate alla banca sui processi di valutazione adottati, per essere più consapevoli dei fattori che determinano l’attribuzione del rating al fine di migliorarli e ottenere il credito a condizioni più vantaggiose.

Turbine cinesi: #Cva ha depositato un ricorso per Accertamento Tecnico Preventivo al Tribunale di #Aosta


CVA (Compagnia Valdostana delle Acque), anche alla luce delle risultanze della Commissione d’inchiesta del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, e «comunque in un’ottica di massima attenzione all’efficienza ed allo stato dei propri asset» si legge in una nota diffusa dalla società, continua l’opera di verifica e monitoraggio degli impianti idroelettrici, con particolare riguardo al materiale proveniente dal produttore cinese Chongqing Water Turbines Works Co. Ltd e oggetto di contratto con Water Gen Power.

In particolare, è emersa la necessità di smontare le giranti relative al gruppo 1 della Centrale di Valpelline e dei gruppi 1 e 2 della Centrale di Avise, a fronte della presenza di difetti costruttivi tali da imporre, anzitutto in un’ottica di sicurezza, la loro immediata sostituzione. Si è prontamente provveduto, utilizzando le uniche giranti allo stato disponibili, ossia quelle montate in precedenza, che erano state tenute di scorta. La necessità di immediato smontaggio è emersa dopo soli circa tre anni dalla fornitura, ancorché nel contratto fosse garantito un ciclo produttivo di non meno di trent’anni.

CVA ha contestato la radicale inidoneità del materiale e ha conseguentemente provveduto, in base alla delibera del proprio Consiglio di Amministrazione, a depositare ricorso per Accertamento Tecnico Preventivo al Tribunale di Aosta.

CVA ha anche  attivato «un programma di ulteriori approfondimenti tecnico / contrattuali su parte delle forniture idroelettriche relative agli ultimi anni, finalizzati a verificare la presenza di ulteriori anomalie e ad attivare le eventuali ulteriori opportune azioni a propria tutela».  

19 ottobre 2017

Germano Gorrex (#FédérationdesCoopératives): il mondo della cooperazione coinvolge oltre 58mila valdostani

Germano Gorrex
Questa settimana proponiamo l’intervista a Germano Gorrex, Direttore della Fédération des Coopératives Valdôtaines.

Prima di tutto diamo un po’ di numeri del mondo cui fate riferimento?
La  nostra realtà associativa è  composta  da 269 aderenti, di cui 124 cooperative, 129 Consorzi di miglioramento fondiario e 16  Enti diversi, quali associazioni ed enti non commerciali. Gli  Enti aderenti alla Fédération aggregano complessivamente oltre 58.000 soci,  a dimostrazione  di quanto sia presente e sentita, nella comunità valdostana, la volontà di partecipare a percorsi di mutualità e d’intendere l’appartenenza al territorio in una dimensione partecipativa (un valdostano su due partecipa ad un percorso mutualistico).  Con riferimento alla presenza della cooperazione nel territorio regionale, i dati statistici nazionali ci collocano tra le prime dieci regioni d’Italia  per numero di cooperative rispetto al numero degli abitanti. Ci collochiamo, infatti, nella fascia alta (15-19 cooperative ogni 10 mila abitanti). Se spostiamo l’attenzione al profilo occupazionale, le nostre cooperative  danno lavoro a più di 1.000 persone, con l’85% dei contratti a tempo indeterminato e circa il 70% di occupazione femminile.  Le nostre cooperative si misurano, quotidianamente, con i bisogni dei propri soci e con le sfide del mercato, mantenendo sempre la massima attenzione ai principi e all’identità cooperativa. Nel 2016 gli enti associati alla Fédération hanno sviluppato un fatturato aggregato  che si assesta intorno ai 95 milioni di euro, di cui il 46% proviene dal comparto agroalimentare, il 24% dal comparto sociale, il 17% dalle cooperative di lavoro e il restante 10% dal comparto elettrico. Il comparto agroalimentare è composto principalmente da caseifici e cantine sociali, con la presenza di una cooperativa nel comparto dell’ortofrutta, rappresentata dalla cooperativa Cofruits.

Un vostro giudizio sulla legge delega sul terzo settore in materia di impresa sociale?
Nel complesso il giudizio è positivo: si tratta di una riforma attesa da tempo, che mette ordine in un comparto fino ad ora contrassegnato dalla frammentazione e dalla sovrapposizione delle norme  tra i diversi enti che operano nel terzo settore. Inoltre, la riforma  apre, per la cooperazione sociale, a nuovi spazi di attività in mercati  interessanti e di forte espansione futura: sanità leggera e di territorio, formazione e cultura. Certamente, come tutte le riforme, è perfettibile e i decreti attuativi saranno il banco di prova del perfezionamento della riforma; già ora, però, essa rappresenta un’opportunità per la Fédération perché amplia il mercato della rappresentanza e della vigilanza, allargandolo alle imprese sociali non cooperative che potranno nascere nella nostra Regione.
In più, la riforma sollecita la cooperazione sociale, in quanto Ente di Terzo Settore, a costruire nuove interlocuzioni e a nuove contaminazioni con gli altri Enti del Terzo Settore e con la Pubblica amministrazione.  In particolare, nell’ambito della co-programmazione e della co-progettazione.  Per la cooperazione sociale, questo significa  aprire nuovi spazi per costruire partnership finalizzate a creare programmi e progetti in grado di garantire una presenza territoriale diffusa, evitando così alle cooperative sociali di essere mere esecutrici delle scelte pubbliche e tornando ad essere attori di politica sociale.

In Valle d’Aosta come è il dialogo con le istituzioni?  
Direi che il dialogo è improntato al rispetto reciproco. Vi sono  momenti -  anche per problemi contingenti che necessitano di percorsi di concertazione - dove questo dialogo è più intenso, altri momenti dove invece i rapporti sono più dilatati. In generale, comunque,  stante anche la  dimensione regionale e la facilità dei rapporti personali, il dialogo con le istituzioni è aperto, trasparente e regolare.

  Che cosa può dare l’impresa sociale a quella tradizionale e viceversa…
L’impresa sociale può dare la dimensione partecipativa, l’attenzione per la persona che viene posta al centro dell’impresa, l’etica sociale, mentre direi che l’impresa tradizionale può offrire all’impresa sociale la sensibilità verso l’assunzione del rischio d’impresa, l’approccio al mercato, la finanza e l’innovazione.

La Fédération  è molto impegnata sul versante dei servizi che cosa offrite ai vostri associati?   
Accanto all’attività più prettamente sindacale di rappresentanza e tutela dei nostri associati, la nostra gestione è articolata in diverse aree operative che riguardano principalmente i servizi di supporto agli associati in ambito contabile, fiscale, giuslavoristico e legale. Ci occupiamo, inoltre, della vigilanza delle cooperative associate su delega dell’amministrazione regionale. Particolare attenzione è poi riservata all’attività di divulgazione e formazione, incentrata a sensibilizzare la diffusione della cultura e dell’imprenditorialità cooperativa.  Questo compito è svolto con il supporto del nostro istituto di formazione IRECOOP, che svolge un’intensa attività soprattutto nelle scuole, con lo scopo principale di educare i ragazzi e promuovere la divulgazione dei principi cooperativi. Noi crediamo fortemente nella  formazione scolastica e l’azione condotta dal nostro istituto di formazione ha interessato diverse istituzioni scolastiche in tutto il territorio regionale e si è  caratterizzata  attraverso la costituzione di numerose cooperative scolastiche (Associazione cooperative scolastiche).

Di cosa vi state occupando in questo momento?
Principalmente dei servizi di supporto agli enti soci  attraverso l’espletamento  dei vari  adempimenti di natura fiscale, contabile e di gestione del personale. Stiamo poi seguendo con attenzione il percorso di Alternanza scuola e lavoro che si sta avviando nel corrente anno scolastico,  così come stiamo partecipando attivamente al  processo di revisione e aggiornamento del Piano di Tutela delle acque che interessa i Consorzi di miglioramento fondiario e che andrà a riorganizzare l’intera disciplina normativa in materia di derivazione delle acque e di gestione e tutela delle stesse, secondo i principi delle direttive europee.

Futuri appuntamenti da segnalare?
Il 26 ottobre, alle ore 9,00, presso la sala conferenze della Fédération,  si terrà un seminario in materia  di lavoro che avrà come tema l’analisi del quadro normativo e contrattuale per la regolamentazione dei rapporti lavoro. Tra gli altri argomenti  che verranno trattati, si affronterà la nuova disciplina del contratto di prestazione occasionale a seguito dell’abolizione dei voucher. A novembre - la data è ancora da definire -  sarà organizzato un incontro con i  Consorzi di miglioramento fondiario per l’esame delle proposte che stanno scaturendo dalla revisione del Piano di tutela delle acque, da parte della Regione, che va a regolamentare l’utilizzo della risorsa idrica anche ai fini irrigui.

Un sogno da terzo settore da realizzare?
Riuscire a rilanciare il pensiero della mutualità e dell’identità cooperativa nella Comunità Valdostana e trasferire il patrimonio valoriale della cooperazione alle nuove generazioni.  Il sogno è quello di ridare fiducia nel futuro ai nostri giovani offrendo agli stessi l’opportunità di intraprendere un’esperienza imprenditoriale nel privato sociale orientato alla solidarietà, all’innovazione, al radicamento sul territorio e guidato da princìpi etici. 

18 ottobre 2017

Venerdì 20 ottobre Danilo Grivon (Fromagerie Haut Val d'Ayas) ospite a #ImpresaVda su #RadioPropostainBlu

Carissimo visitatore, dopodomani, venerdì 20 ottobre, alle 9,30, seconda puntata di ImpresaVda su Radio Proposta in Blu. L'ospite sarà Danilo Grivon, Presidente della Fromagerie Haut Val d'Ayas.  

Sul Corriere della Valle in edicola questa settimana troverai l'intervista a Davide Casola, presidente della Cooperativa Elettrica Gignod. 

Dopodomani a circa un'ora dalla trasmissione della puntata - se te la sei persa - puoi scaricare il podcast nell'apposita sezione sul sito di Radio Proposta in Blu.

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.


Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.


Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto. 

#MaisonBertolin: Pane, Lardo & una grande famiglia

La salatura del lardo
Cresce l’interesse sui mercati esteri per i prodotti alimentari valdostani a tal punto che il senatore valdostano Albert Lanièce nei giorni scorsi ha dovuto presentare un’interrogazione per chiedere al governo italiano di intervenire per bloccare la commercializzazione in supermercati esteri (sono stati segnalati casi in Danimarca e Stati Uniti) di fontine che del formaggio made in Vallée hanno soltanto il nome. Tra il 2015 e il 2016 l’export dei prodotti alimentari è cresciuto di oltre il 50% (da 8,8 milioni a 13,4), e il trend è proseguito nel primo trimestre 2017 (dai 3,1 milioni del 2016 ai 3,4 di quest’anno). Ma si tratta di numeri che non dicono tutto e non tengono conto, ad esempio, di tutti quei prodotti che abbandonano il territorio valdostano nelle valige dei tanti turisti stranieri in costante crescita. L’ultimo mese di luglio per presenze straniere (e anche italiane) è stato il migliore degli ultimi dieci anni. Il Presidente degli albergatori valdostani Filippo Gerard, sa bene quanto prodotti tipici e ristorazione di qualità siano due pilastri fondamentali di una buona offerta turistica. 

Il ruolo di Maison Bertolin
E anche il salumificio Maison Bertolin di Arnad (che nei giorni scorsi ha festeggiato i suoi primi 60 anni con la presentazione del libro Pane&Lardo di Giacomo Sado, edito da Musumeci), azienda per la produzione del Lardo di Arnad Dop svolge quotidianamente la sua parte. Il 15% dei suoi 6 milioni di fatturato arrivano direttamente dal punto vendita, denominato «Scrigno dei Sapori», che negli ultimi anni è stato ampliato su due livelli, dando così la possibilità di fare degustazioni personalizzate e aumentando l’offerta dei prodotti, promuovendo tutti i giorni a 360° tutta l’enogastronomia della Valle d’Aosta. 

«Tra i prodotti il lardo – spiega Guido Bertolin che con la mamma Marilena Péaquin e il fratello Alexandre ha preso le redini dell’azienda dalla scomparsa del papà Rinaldo, personaggio centrale per l’azienda e capace di straordinarie intuizioni imprenditoriali - la fa sicuramente da padrone coprendo il 32% circa del fatturato totale, a seguire le mocette e le varie tipologie di salami. Ogni anno si produce oltre mezzo milione di chili di Salumi delle varie tipologie». La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) copre il 43,6% del fatturato annuo totale, mentre i negozi e i ristoranti della Valle formano più del 36% del fatturato. La Valle d’Aosta si conferma il primo mercato assorbendo il 62% delle vendite mentre il mercato estero si mantiene su valori inferiori al 3% ed è composto principalmente da Paesi dell’UE tra cui spicca la Francia. L’azienda conta al suo interno 35 collaboratori, tutti Valdostani e alcuni di essi fanno parte della grande famiglia Bertolin da più di 25 anni. 

Un po' di storia
Anni '60: Guido Bertolin
La storia del Salumificio Maison Bertolin comincia nel 1957 come piccola macelleria a gestione familiare nel centro del paese di Arnad. Guido Bertolin e Francesca Joly cominciano la loro avventura da imprenditori in un momento delicato come quello del dopoguerra Italiano, in un Paese povero, legato principalmente alla sua tradizione agraria a cui si affiancano le prime fabbriche. La macelleria cresce sempre più e il piccolo “Gabiot” in loc. Clos de Barme non basta più, obbligando i
due giovani imprenditori a trasferirsi nella nuova casa ad Extraz assieme ai due figli Rinaldo e Lorenzo. Con la morte di Guido, Rinaldo a soli 14 anni, si carica sulle spalle la responsabilità della macelleria sviluppandola sempre di più grazie soprattutto all’aiuto sporadico di qualche Arnayot amico di famiglia. Nel 1977 sposerà poi Marilena, che non sarà solamente una compagna nella vita, ma anche nel lavoro. 
Anni '80: Rinaldo Bertolin



Negli anni ’80 la macelleria diventa principalmente laboratorio di produzione di salumi della “Tradition Valdôtaine” e avrà un ruolo fondamentale negli anni a venire per la comunità di Arnad, soprattutto con la figura di Rinaldo che guiderà la conquista alla tanto agognata DOP (Denominazione di Origine Protetta) per il Lardo di Arnad. 



Anni '90: La famiglia Bertolin
All’inizio degli anni ’90 il primo figlio Guido (a cui fu dato lo stesso nome del nonno) entra anima e corpo in azienda e nel frattempo nasce anche Alexandre, il secondogenito di Rinaldo e Marilena. 

Nel 2000 il grande passo, la realizzazione di un sogno, con la costruzione del nuovo stabilimento in loc. Champagnolaz. 2500MQ di locali adibiti alle diverse lavorazioni, asciugature e stagionature per i prodotti, uffici amministrativi con punto vendita annesso, studiato per dare la possibilità agli ospiti di visitare l’azienda. 

Nel 2006 la vita si prende Rinaldo a soli 49 anni ma da buoni Arnayot i Bertolin non si danno per vinti continuando a migliorarsi qualitativamente e aumentando il valore del brand, sempre con l’obiettivo che da sempre li contraddistingue, promuovere non solo se stessi ma la Valle d’Aosta nel mondo. Gli ultimi anni sono un susseguirsi di cantieri in azienda, prima con l’allargamento del punto vendita e di parte dei locali di produzione e in seguito con alcuni progetti relativi a nuovi prodotti, primo fra tutti il FranBon, prosciutto crudo al Genepy.

Sinergie e Recupero del Territorio

La Maison Bertolin da sempre collabora con aziende agricole del territorio dove acquista regolarmente patate e barbabietole per la produzione dei Boudin, piante ed erbe aromatiche utilizzate per la salature del lardo, le noci per la produzione dell’olio e piante di genepy per aromatizzare il
FranBon. Tutto questo ha permesso ai giovani agricoltori Valdostani di aprire nuove aziende agricole e di recuperare appezzamenti di terreno precedentemente abbandonati. Inoltre, da circa un anno Bertolin ha intrapreso una collaborazione con un’azienda locale che alleva suini allo stato semibrado nelle “traverse”, le montagne di Arnad, i numeri piccoli consentono solo una produzione di nicchia, ma l’obbiettivo è quello di sensibilizzare altre aziende a intraprendere questo tipo di allevamento, in modo da riuscire un domani ad avere una linea di prodotti con filiera totalmente Valdostana da proporre con continuità. Per il momento questa sinergia ha permesso di recuperare terreni boschivi altrimenti abbandonati rendendo continuamente viva la montagna.

Alpi e Sapori, Valle d’Aosta da Gustare
Il FranBon

Da sempre Maison Bertolin ha creduto nella collaborazione con altri produttori del territorio, lo dimostra il progetto “Sapori della Valle d’Aosta”, iniziato nel 2003 con la Cooperativa Fontina, forse i tempi non erano ancora maturi e il consorzio chiuse qualche anno dopo, nonostante ciò ancora
oggi le due aziende partecipano insieme a fiere in Italia di rilievo Internazionale come Cibus di Parma e TuttoFood a Milano. La difficoltà di affrontare mercati esteri e la volontà di fare rete con il territorio ha portato Maison Bertolin a intraprendere un nuovo progetto, costituendo il 23 marzo 2017 un Contratto di Rete d’Imprese Valdostane con altre 5 aziende. La rete si chiama Valle d’Aosta da Gustare sotto il logo ALPI&SAPORI. L'obiettivo della rete è quello di accrescere la competitività delle singole imprese e la capacità di penetrazione delle stesse sul mercato internazionale, con iniziative promozionali condivise e programmate, realizzando progetti e obiettivi comuni per promuovere al meglio territorio, aziende e prodotti.

Lo Sviluppo Aziendale, certificazioni e Novità 2018
In questi anni Maison Bertolin ha continuamente migliorato i processi produttivi e la qualità dei prodotti ottenendo nuove certificazioni e confermando quelle già ottenute nel passato come ISO 9001:2015, ISO 22000:2005 e IFS Food. Queste a maggior garanzia per i prodotti Bertolin tra cui spicca il Valle d’Aosta Lard d’Arnad a Denominazione di Origine Protetta, già certificato in tutte le sue fasi di lavorazione da INEQ (Istituto Nord-Est Qualità) e dal MIPAF (Ministero Interno delle Politiche Agricole e Forestali). La linea “Cuisine de la Maison” verrà momentaneamente sospesa per dedicare maggiori energie a nuovi progetti. Essendo un’azienda dinamica e attenta alle esigenze del mercato il 2018 vedrà la produzione di una nuova linea di salumi Biologici certificati prodotti con
soli bovini Valdostani e Suini certificati Bio. Da pochissimo, inoltre, è stata ultimata una nuova linea di confezionamento innovativa che permetterà di presentare i prodotti Bertolin con un packaging all’avanguardia, più sicuro e più funzionale; il tutto finalizzato al connubio tra alti standard produttivi e alla valutazione dei rischi per la salute e la tutela dei collaboratori. 

Una grande Famiglia
«Il traguardo dei 60 anni per un’azienda - scrivono i Bertolin - non è cosa da tutti i giorni soprattutto nel periodo storico attuale, dove l’imprenditore non può puntare solo a “tirare avanti” ma ha su di se la responsabilità delle famiglie dei suoi collaboratori che aspettano il tanto agognato stipendio alla fine del mese per avere qualche sicurezza in più. Nonostante le mille problematiche che questo lavoro e questo settore comportano, la Maison Bertolin è riuscita con investimenti e sacrifici a crescere e migliorarsi anno dopo anno. L’obiettivo è sempre stato, e sarà sempre, quello di promuovere la Valle d’Aosta nel Mondo con tutte le sue particolarità e specialità enogastronomiche, turistiche, naturalistiche e culturali. Gli Imprenditori di oggi devono essere ancor più forti e motivati di una volta, sempre pronti a migliorarsi a investire su se stessi e sulla propria azienda. Questo grande risultato, però, non può essere ottenuto da soli ma solamente con l’aiuto di tutti i collaboratori che in questi anni hanno fatto parte di questa grande famiglia e a cui la Maison Bertolin vuole porgere un sentito ringraziamento».

Un ultimo pensiero
La presentazione del libro per i 60 anni
«Possiamo ottenere produzioni di altissimo livello solo nelle se nelle nostre aziende si lavora sempre tutti in squadra, con grande flessibilità e con grandissima responsabilità. Se l’imprenditore può contare su un team capace, esperto, affiatato, che lavora per fare ottimi prodotti. Solo a queste condizioni e sempre passo dopo passo noi possiamo crescere. Che è la condizione essenziale per continuare». Su quest’ultima frase di Guido Bertolin si chiude «Pane&Lardo», un vero e proprio romanzo nel quale il giornalista Giacomo Sado, amico di famiglia, racconta 60 anni di storia e di storie legate al salumificio Bertolin. 








#Unicredit partner finanziario di #EauxValdôtaines nella realizzazione di una Centrale idroelettrica


E’ stato recentemente perfezionato un contratto di leasing idroelettrico di oltre 18 milioni di euro complessivi con il quale UniCredit Leasing finanzia la società Idroelettrica Arvier S.r.l. nel progetto di realizzazione di una nuova centrale idroelettrica nel comune di Arvier.

L’impianto di potenza nominale di 2,5 Mw è situato nel complesso contesto di utilizzo delle risorse idriche degli affluenti della Dora Baltea, ed è caratterizzato dalla realizzazione di importanti opere edili compresa la costruzione di una galleria che rappresenta il più sfidante aspetto architettonico del progetto, ma nel contempo garantisce un’attenta salvaguardia ambientale e un basso impatto visivo. Anche le condotte forzate saranno realizzate in modo da mimetizzarsi con l’ambiente circostante permettendo la ricrescita spontanea della vegetazione sul terreno interessato dal loro passaggio. Il cronoprogramma prevede tempi di esecuzione che si attestano in circa 20/22 mesi con l’entrata in esercizio previsto entro il 2018.

Idroelettrica Arvier S.r.l. società SPV (Special Purpose Vehicle), si appoggia alle competenze tecniche dalla EAUX Valdotaines maturate nella realizzazione di altre centrali idroelettriche sul territorio valdostano, seguendo lo schema oramai collaudato di affidare i lavori di realizzazione ad imprese locali, generando ulteriori benefici economici per il territorio.

L’operazione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con Rödl & Partner che ha assistito UniCredit Leasing nella due diligence e approfondimento di tutti i necessari profili di diritto amministrativo e immobiliare.


EAUX Valdôtaines ha espresso piena soddisfazione circa la gestione della complessa operazione che si è conclusa grazie alla professionalità e competenza delle parti coinvolte. «La firma di questo contratto - ha commentato Federico Oriani, Presidente di Eaux Valdôtaines - è stata la fase finale di un processo iniziato lo scorso anno, in cui UniCredit Leasing ha dimostrato di credere nella nostra iniziativa sin dall’inizio e ci ha supportato con grande professionalità e determinazione».

16 ottobre 2017

#Rating nel processo di affidamento bancario: caratteristiche e loro uso

Il 19 ottobre ad Aosta, presso la Sala Cogne della Pépinière d’Entreprises, alle 16, Confindustria Valle d’Aosta in collaborazione con la Commissione regionale ABI della Valle d’Aosta organizza un workshop sul tema «Rating nel processo di affidamento bancario: caratteristiche e loro uso».

L’accordo Confindustria Valle d’Aosta – Commissione regionale ABI Valle d’Aosta si pone l’obiettivo di realizzare iniziative comuni a favore dello sviluppo economico e territoriale della Regione. Con questa partnership Confindustria e ABI intendono promuovere incontri di approfondimento, con un taglio pratico e operativo, al fine di facilitare la conoscenza delle problematiche e dei fabbisogni in tema di credito che rappresenta uno degli snodi di maggiore rilevanza per supportare le imprese nella difficile fase gravata dalla crisi economica.

L’incontro, che sarà condotto dalla direttrice di Confindustria Valle d'Aosta Edda Crosa, ha l’obiettivo di sensibilizzare le piccole e medie imprese valdostane, eccellenti per l'innovazione di prodotto e processo, sulle metodologie alla base della valutazione del merito creditizio, indispensabile nei rapporti con il mondo bancario, e sulle opportunità offerte dal sistema dei confidi. 

IL PROGRAMMA

15.45 Registrazione Partecipanti

16.00 APERTURA DEI LAVORI
Luigi Gargiulo - Presidente Commissione regionale ABI Valle d’Aosta

16.15 L’ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI: LA PAROLA AGLI IMPRENDITORI

16.45 IL RATING BANCARIO E LA VALUTAZIONE DI AFFIDABILITÀ DELL’IMPRESA: LA PAROLA AGLI ISTITUTI DI CREDITO
Luca Platini - Commissione regionale ABI Valle d’Aosta
Stefania Bergamaschi - Commissione regionale ABI Valle d’Aosta

17.15 LA VALORIZZAZIONE DELLA GARANZIA DEI CONFIDI NELL’AFFIDAMENTO DEL CREDITO BANCARIO
Secondino Marchetti – Confidi Valle d’Aosta
Roberto Ploner – Valfidi

18.00 TERMINE DEI LAVORI 
Conduce i lavori Edda Crosa

13 ottobre 2017

Al via la Giunta guidata da Laurent Viérin

Non avendo più aggiornato l'attività del Consiglio regionale mi sono accorto che come blog rischiavo di non dare la news della nuova Giunta. Provvedo. Ovviamente sul Corriere della Valle avete trovato molto di più. Si tratta della seduta del 13 ottobre.

Il nuovo Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta è il Consigliere Laurent Viérin (UVP). Lo ha eletto, a votazione segreta con 21 schede a favore, 12 bianche e 1 nulla, il Consiglio Valle riunito in seduta straordinaria oggi, venerdì 13 ottobre 2017.

L'Assemblea ha inoltre eletto la nuova Giunta regionale, sempre a votazione segreta, con 21 voti a favore e 13 contrari. Il nuovo Esecutivo è così composto: Aurelio Marguerettaz (UV) al turismo, sport, commercio e trasporti; Alessandro Nogara (UVP) all'agricoltura e risorse naturali; Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) alle attività produttive, energia, politiche del lavoro e ambiente; Ego Perron (UV) al bilancio, finanze, patrimonio e società partecipate; Emily Rini (UV) all'istruzione e cultura e Vicepresidente della Regione; Luigi Bertschy (UVP) alla sanità, salute e politiche sociali; Mauro Baccega (EPAV) alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica.

Nato ad Aosta il 7 agosto 1975, Laurent Viérin è residente a Jovençan. Laureato in politiche amministrative, ha esercitato la professione di insegnante. Ha militato dall’età di 15 anni nelle fila della Jeunesse Valdôtaine, movimento giovanile dell’Union Valdôtaine, del quale è stato Animatore principale dal 1998 al 2003. Eletto per la prima volta nel 1995 in Consiglio comunale di Jovençan, nel 2003 è eletto per la prima volta in Consiglio Valle nella lista dell'Union Valdôtaine e ricopre la carica di Consigliere Segretario fino al 2006, quando viene nominato Assessore regionale all’istruzione e cultura. Nel 2008, conferma la sua elezione in Consiglio regionale e assume nuovamente la carica di Assessore all'istruzione e cultura. Si dimette da Assessore a dicembre 2012 e sul finire della XIII Legislatura costituisce, insieme ai colleghi Andrea Rosset e Luciano Caveri, il gruppo consiliare Union Valdôtaine Progressiste, lasciando l'UV. Alle elezioni del 26 maggio 2013 è stato rieletto in Consiglio regionale, con 7748 voti, secondo votato in tutta la Valle d'Aosta, nella lista dell'Union Valdôtaine Progressiste. Dal 7 giugno 2016 al 10 marzo 2017 è stato Assessore alla sanità, salute e politiche sociali. Il 10 marzo 2017 è stato nominato Assessore all'agricoltura e risorse naturali, nonché Vicepresidente della Regione. Ha ricevuto per il suo impegno in favore della francofonia l'onorificenza di 'Chevalier des Arts et des Lettres' da parte del Governo francese.

Stefano #Zamagni: «#Crescita e #sviluppo non sono sinonimi»

Stefano Zamagni
«Crescita e sviluppo non sono sinonimi. La crescita è uno dei pilastri dello sviluppo. Gli altri due sono la dimensione sociale, cioè l’intrattenere relazioni e quella spirituale, che necessariamente non va intesa in una logica religiosa». Così Stefano Zamagni ha introdotto, sabato 30 settembre il suo intervento, nella sala conferenze della BCC, sul tema «Comunità e sviluppo locale», incontro organizzato dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, in occasione della quinta Giornata europea delle Fondazioni e dei Donatori, in collaborazione con il CSV e la Caritas. A presentare il relatore il Presidente della Fondazione Luigino Vallet, mentre il dibattito è stato moderato dalla giornalista Rai Alessandra Ferraro. Zamagni ha anche ricordato come nella parola sviluppo, essendo latina, la “s” è privativa di conseguenza significa «togliere i viluppi» e va collegata ad un concetto di libertà. Inoltre ha spiegato come «Svilupparsi vuol dire agire in maniera tale che tutte e tre le dimensioni crescano». Il ragionamento si è poi spostato sulla nuova riforma del Terzo settore che per l’economista, pur essendo sicuramente perfettibile, è un provvedimeento dove le luci sono maggiori delle ombre.

Terzo settore: una buona riforma
Da sinsitra Luigino Vallet, Stefano Zamagni e Alessandra Ferraro

Tre i punti che per l’economista - che ha anche collaborato alla sua stesura rendono la riforma, dopo un travaglio di due anni, una buona riforma:  «Prima di tutto – ha spiegato il professore - il fatto che si passi da un regime concessorio ad uno di riconoscimento. Fino ad ora i 300mila enti di terzo settore presenti sul territorio nazionale per esistere dovevano ottenere la concessione dal prefetto. Ora l’autorità pubblica riconosce la loro esistenza e ne verifica il rispetto del codice del terzo settore con i suoi 104 articoli. Non è un aspetto secondario. E’ un principio filosofico. L’autorizzazione si deve chiedere per fare il male non per fare il bene. Il secondo aspetto è la piena applicazione dell’articolo 118 della Costituzione. Nel 2001 è stato introdotto il principio di sussidiarietà, sino ad ora non applicato perché mancava la legge ordinaria. Ora la titolarità della cura del benessere non è più soltanto dell'ente pubblico, ma anche di cittadini. Infine con questa riforma si riesce a passare da un modello diadico, cioè Stato e Mercato, ad uno triadico, cioè tenendo conto anche del terzo settore. La mancanza di questo faceva sì che quando ci si doveva occupare di simili enti a livello giurisprudenziale si andava per analogia giuridica e succedevano spesso e volentieri dei pasticci. Ho il ricordo di un gruppo scout accusato di evasione fiscale in quanto vendeva le divise senza essere un esercizio commerciale e, quindi non avendo la licenza. Il ragionamento è chiaro. Ci sono aree di bisogni di varia natura dove lo Stato non è sufficiente. I bisogni spirituali soddisfatti da azione reciproca. Le società evolute esprimono bisogni relazionali che non possono essere soddisfatti esclusivamente con riteri mercantili e di comando».

Finanza sociale e sussidiarietà circolare
Entrando più nel dettaglio Zamagni ha manifestato anche la sua gioia in quanto al titolo quinto del codice appare per la prima volta la dicitura «finanza sociale». «Mi piace questa espressione – ha detto il Professore - perché finalmente si fa giustizia. La finanza è nata come finanza sociale, all’interno della scuola francescana, alla fine del 300. Pensate alla realtà dei monti di pietà. Il primo fu istituito a Perugia. Il fine della finanza era creare socializzazione attraverso lo strumento del credito. Si voleva combattere l’usura. Con la rivoluzione industriale invece la finanza si mette al servizio esclusivamente del capitale. A Bologna venne creato il monte dei matrimoni perché le donne non si sposavano in quanto non avevano la dote. Il monte concedeva la somma con interessi minimi, ma imponeva alla donna che nell'arco di 10-15 anni restituisse il prestito con i suoi soldi. L’obiettivo era di liberare la donna dalla sudditanza in quanto per ripagare il debito doveva per forza lavorare. I francescani sono stati un grande esempio di finanza innovativa». 

Un altro aspetto valido della legge è la creazione dei social bot, social loans e dei titoli di solidarietà. «Visto che ci troviamo nella sede di una BCC lo di con molta chiarezza. – ha spiegato Zamagni - Per loro si apre terreno nuovo. Attraverso l’emissione di questi bond, è possibile fare business di alto livello, tenendo anche conto che lo Stato ha creato un fondo di garanzia statale. Fino ad ora il terzo settore poteva contare sulle liberalità o il sostegno degli enti pubblici e sappiamo come in questo momento non siano sufficienti». 

La riforma prevede anche l’introduzione della Vis, cioè la valutazione di impatto sociale. «E’ fondamentale. – ha proseguito il professore - Bisogna imparare che il bene va fatto bene. E la Vis serve a far sapere quanto bene viene fatto il bene. Ad esempio se è rispettato il principio di democraticità. Ma non solo. Se un corso di formazione coinvolge 100 persone devo essere in grado di capire quante persone hanno trovato lavoro con esso quindi quanto si è riusciti a far risparmiare all’ente pubblico come sussidi e quanto si è contribuito alla qualità della vita della comunità». 

Per Zamagni questa riforma è un primo elemento di rottura. «Io mi aspetto una progettualità nuova e uno sviluppo della sussidiarietà circolare, cioè una condivisione di sovranità. Stato, mondo delle imprese e organizzazioni di terzo settore devono dialogare in maniera sistemica in condizioni di parità per definire priorità, interventi e modalità di gestione. Aristotele diceva che la virtù è più contagiosa del vizio purché sia esercitata».
 

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