15 luglio 2018

Nicola Rosset (#ChambreValdôtaine): «Digitalizzazione e internazionalizzazione al centro della nostra azione»

Nicola Rosset
Questa settimana proponiamo l’intervista a Nicola Rosset, riconfermato alla guida della Chambre Valdôtaine.
Una conferma è sempre il segno che il lavoro fatto è stato ben fatto, ma lei stesso ha sottolineato che c’è ancora del lavoro da fare...
Si tratta di una conferma che mi fa molto piacere ma che mi carica anche di responsabilità nei confronti di un comparto imprenditoriale che, nonostante qualche segnale di ripresa, sta ancora lottando per uscire dalla crisi. Come ho avuto modo di dire in occasione della prima riunione del nuovo consiglio il lavoro da portare avanti è ancora molto e siamo già all’opera per garantire la necessaria continuità alle iniziative avviate e per mettere in piedi altre attività che ci vedranno ancora una volta collaborare con l’amministrazione regionale e con le associazioni di categoria in un ottica di promuovere e supportare le imprese. In questo senso l’attenzione si concentrerà su alcuni temi di fondamentale importanza. Penso ad esempio alla digitalizzazione, ma anche all’accesso al credito e alla possibilità di cercare una convergenza tra il mondo delle imprese e quello della formazione al fine di trovare un punto di contatto sempre più stretto tra coloro che cercano lavoro e coloro che lo offrono.
Sulla sua figura c’è stata una ampia convergenza, ultimamente in Valle sembra molto difficile che questo avvenga. La situazione politica, ad esempio, è nuovamente frammentata...
Questo è uno degli elementi che personalmente mi ha fatto più piacere. La scelta di far convergere sulla mia persona la fiducia di tutte le associazioni di categoria rappresentate in seno alla Chambre è infatti un segnale importante che, oltre a confermare la bontà del metodo di lavoro che siamo riusciti a sviluppare nel corso di questi ultimi anni, dimostra come, nei momenti di difficoltà, sia necessario far prevalere l’interesse comune per riuscire a lavorare in una direzione condivisa. Nel corso degli ultimi anni abbiamo cercato di proporre un metodo di lavoro trasversale che privilegiasse il lavoro di squadra, quella capacità di fare rete che ci ha permesso di ottenere importanti traguardi mettendo in comune esperienze e professionalità per ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati.
Un bilancio del mandato precedente: quali i punti di forza della vostra azione?
Il quinquennio che si è appena concluso è stato particolarmente impegnativo per il sistema delle Camere di Commercio che, a livello nazionale, sono state impegnate in un importante percorso di riforma che ha visto un forte calo dei fondi a disposizione. Non è certamente stato un percorso facile che però ci ha anche permesso di dare vita un percorso virtuoso attraverso il quale siamo riusciti a contenere i costi pur mantenendo invariata la qualità dei servizi oltre a sviluppare nuove attività. Di questo si deve ringraziare certamente tutto il personale della Chambre ed i suoi dirigenti che hanno saputo cogliere ed affrontare in maniera seria e costruttiva questa sfida.
Che cosa, invece, pensate di non riproporre?
Si può sempre migliorare e quindi abbiamo monitorato con attenzione le cose fatte per poter apportare le naturali e necessarie modifiche e per fare in modo che le iniziative possano rispondere in maniera sempre più puntuale alle esigenze delle nostre imprese. In questo senso abbiamo cercato e cercheremo un dialogo sempre più stretto con le aziende e con le associazioni di categoria per cogliere quella che è l’evoluzione del mercato e le nuove esigenze che, di volta in volta, si presenteranno. Ci sono certamente cose che non riproporremo, e penso in particolare a quelle iniziative che ci vedono presenti solo per onore di firma. Oggi dobbiamo incanalare le nostre energie per fare qualcosa che sia operativo, concreto e che serva per la crescita del settore economico valdostano e delle nostre piccole aziende.
Come valutate lo scenario economico sul breve e sul lungo periodo?
I dati dell’ultimo trimestre, seppur in un contesto ancora negativo, hanno mostrato alcuni segnali di ripresa. Pensa ad esempio ai dati riguardanti le nuove iscrizioni, che testimoniano comunque che la voglia di fare impresa è ancora presente sul nostro territorio. Nel breve termine è possibile che ci siano ancora delle difficoltà, anche legate alla difficile situazione politica nazionale e all’incertezza che sembra ancora caratterizzare questo momento storico. Guardando più avanti invece, se saremo capaci di valorizzare le esperienze maturate in questi anni e di sviluppare una maggiore collaborazione tra tutti gli attori economici al fine di promuovere le nostre eccellenze, sono certo che avremo la possibilità di crescere e di superare questo momento difficile.
Quali sono i temi su cui vi impegnerete?
La carne al fuoco è certamente molta. La digitalizzazione è un tema fondamentale per le nostre piccole aziende che possono in questo modo liberare fondi ed energie da dedicare alla propria crescita. A questo si lega in maniera significativa anche il dossier legato all’internazionalizzazione, altro aspetto di estrema rilevanza per cercare di ampliare il proprio mercato di riferimento andando oltre al semplice mercato interno. Un ulteriore aspetto è quello legato all’accesso al credito che, sulla scia di quanto fatto in passato da Chambre con i Confidi e, quest’anno, da Finaosta sempre in collaborazione con i Confidi, deve permettere alle nostre imprese di guardare avanti e di cogliere le diverse opportunità offerte dal mercato in termini di crescita ed innovazione. Un ultimo aspetto che credo meriti attenzione è quello legato ad un miglioramento del dialogo tra chi cerca e chi offre lavoro. Le imprese sono quelle che sanno cosa potrebbe servire al loro interno per crescere e quindi poter dialogare con chi si occupa della formazione professionale sarebbe certamente un elemento estremamente importante per rendere ancora più efficace l’inserimento di nuove figura professionali nelle realtà imprenditoriali del territorio.
Da qui a fine anno in quali eventi sarete impegnati?
Alla luce di quanto detto in precedenza i prossimi mesi ci vedranno impegnati nel dare concretezza a quanto messo “su carta”. La Chambre coordinerà, nell’ambito del progetto VDA- Passport recentemente approvato dalla Giunta regionale e grazie anche all’utilizzo di alcuni fondi europei, la presenza delle imprese valdostane in alcune importanti fiere nazionali ed internazionali. Proseguirà poi la collaborazione con le Associazioni di categoria per la realizzazione di eventi espressamente dedicati ai diversi settori economici cercando di valorizzare e promuovere la trasversalità delle iniziative. Non mancherà l’attività di formazione e di supporto per le imprese per supportarle nell’affrontare i nuovi adempimenti normativi nazionali ma anche per favorire l’internazionalizzazione. Ci saranno poi le iniziative più classiche che ci vedono da sempre impegnati al fianco delle istituzioni quali ad esempio il Marché Vert Noel o il Marché au Fort.
Per il nuovo mandato c’è una nuova iniziativa che pensate di proporre per la prima volta
Idee ci sono ma è necessario confrontarsi anche all’interno della nuova Giunta camerale. Un argomento sul quale certamente continueremo a lavorare è quello delle reti di impresa. E’ questo un tema che ormai da tempo rientra tra le nostre priorità e sul quale stiamo iniziando a vedere i primi frutti. Sarà quindi fondamentale continuare in questa direzione perché siamo certi che lo sviluppo di una sempre più diffusa capacità di lavorare in squadra sia un elemento di grande importanza per tutto il nostro comparto imprenditoriale.
Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Siamo piccoli e per sopravvivere dobbiamo essere migliori e puntare all’eccellenza attraverso progetti che siano immediatamente attuabili e valutabili. In quest’ottica, pur sapendo di correre il rischio di ripetermi, quello che vorrei è vedere un comparto imprenditoriale coeso e capace di sfruttare al meglio tutte le possibilità che un lavoro in rete potrebbe mettergli a disposizione. Sono consapevole che è un processo che necessità di tempistiche lunghe, ma ho anche constatato che qualcosa inizia a muoversi e che, in più di una occasione, siamo stati capaci di mettere da parte gli interessi personali per privilegiare obiettivi più ampi. Quando questo è successo siamo stati capaci di raggiungere traguardi importanti e credo che il Marché Vert Noel sia l’esempio più evidente. Questa è la direzione nella quale dobbiamo continuare a lavorare ed insistere e che credo potrebbe darci i risultati migliori. 

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