Da sinistra il presidente Davide Ferré e il direttore generale Adriano Cesano insieme ai vertici di Cassa Centrale Banca, l'amministratore delegato Mario Sartori e il presidente Giorgio Fracalossi |
Il Gruppo di Cassa Centrale banca è stato recentemente indicato da analisi indipendenti come uno dei più solidi, collocandosi intorno al 7°/8° posto a livello italiano: i numeri parlano di 75 miliardi di euro di totale attivo, con impieghi lordi per 45 miliardi di euro. La rete di 84 banche del Gruppo può contare su oltre 11.000 dipendenti e 1.500 sportelli. La scelta di formalizzare l’ingresso nel Gruppo di Cassa Centrale Banca è stata presa dall’Assemblea dei soci della BCC Valdostana il 27 ottobre 2018, punto di arrivo di un percorso avviato nel 2016 con la legge di riforma del sistema del credito cooperativo.
Lunedì 14 gennaio è stata convocata la prima Assemblea ordinaria di Cassa Centrale Banca, che ne ha eletto il Consiglio di Amministrazione: Giorgio Fracalossi è stato confermato come Presidente, mentre nella sua prima riunione il CdA ha nominato Mario Sartori come Amministratore delegato. Dei quindici componenti del CdA, dieci sono Presidenti o Direttori delle Banche di credito cooperativo aderenti: questo non può che rimarcare il tratto essenzialmente cooperativo del Gruppo Bancario. «Crediamo fortemente nella BCC Valdostana – dice Giorgio Fracalossi – per il suo essere un elemento essenziale del tessuto economico della Valle d’Aosta. Per questo abbiamo scelto di affiancarla ancora prima che il Gruppo diventasse pienamente operativo: ora lavoreremo insieme per migliorarne le performance con quell’attenzione al territorio che è l’essenza stessa del nostro essere credito cooperativo».
Il consolidamento della struttura della BCC Valdostana, in un percorso concordato con Cassa Centrale Banca e con Banca d’Italia, ha portato anche al ripensamento della presenza sul territorio regionale della banca. È stata quindi messa in atto una riorganizzazione delle filiali, anche in risposta al crescente utilizzo dell’internet-banking e alla crescita dei servizi di consulenza sui prodotti offerti dall’istituto. Sul territorio sono state quindi individuate otto filiali maggiori, diventate punti di riferimento per la propria area: per l’alta valle si tratta di La Salle e Saint-Pierre, per la media valle quelle di Saint-Christophe, Gressan e le sedi aostane dell’Arco d’Augusto e di via Gramsci; per la bassa valle i punti di riferimento sono le filiali di Châtillon e Verrès.
«La rete operativa – spiega Adriano Cesano, direttore generale della BCC Valdostana – è stata ripensata con il compito di sviluppare al meglio le relazioni con soci e clienti, accentrando alcuni servizi in capogruppo e presidiando il territorio in maniera più razionale anche con il rafforzamento commerciale delle aree alta valle, Aosta e bassa valle. Le filiali maggiori dovranno rispondere a tutte le esigenze della clientela, dai servizi bancari a quelli assicurativi, mentre le altre saranno più leggere e garantiranno i principali servizi di sportello».
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