Dagli incentivi per impianti di biogas realizzati dagli agricoltori alla proroga del bonus verde per i giardini, dalla valorizzazione della vendita diretta dei prodotti agricoli fino all’equiparazione sul piano del trattamento fiscale tra familiari che coadiuvano il coltivatore diretto e titolari dell'impresa coltivatrice diretta, sono le maggiori novità che riguardano il settore primario, contenute nella Manovra 2019.
Sono stati infatti estesi gli incentivi per la produzione di energia elettrica agli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 300 kW con il requisito che siano realizzati da imprenditori agricoli e che vengano alimentati per l’80% da reflui o comunque scarti che derivano dalle aziende agricole e per il 20% da colture di secondo raccolto. Sarà riconosciuto anche un bonus per la rimozione e il recupero degli alberi caduti in occasione delle calamità atmosferiche dello scorso autunno. Lo stanziamento è di 3 milioni per il 2019 ed è finalizzato a coprire il 50% delle spese sostenute.
Viene inoltre valorizzato il rapporto diretto tra imprenditori agricoli e consumatori prevedendo che gli imprenditori agricoli potranno vendere al dettaglio, oltre che in misura prevalente i prodotti di produzione aziendale, soltanto prodotti agricoli e alimentari acquistati direttamente da altri imprenditori agricoli, garantendo così i consumatori circa l'origine dei prodotti acquistati.
E’ anche prevista la riduzione dell’accisa sulla birra da 3 euro a 2,99 euro per ettolitro e grado-plato, e la previsione per i birrifici artigianali di minore dimensione (produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri) di poter considerare accertato il prodotto finito a conclusione e non a monte delle operazioni, nonché riduzione del 40 per cento dell’aliquota dell'accisa ordinaria. Un settore in crescita quello delle birre artigianali - anche nella nostra Regione - che oltre a contribuire all’economia, assicura anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 spesso grazie ad un legame diretto con l'attività agricola di produzione dei cereali utilizzati nella preparazione della birra.
Un risultato interessante nei confronti della burocrazia è la proroga al 1° gennaio del 2020 dell’entrata in vigore del sistema Uniemens, il nuovo sistema di gestione delle deleghe per le aziende agricole con dipendenti che adottano il Dmag che prevede l’invio mensile delle denunce retributive e contributive degli operai agricoli che invece con il Dmag è trimestrale.
Ma si registra negativamente la mancata defiscalizzazione dell’Iva in manovra per tutto il comparto zootecnico nelle aree montane ( di particolare interesse per la Valle d’Aosta) al fine di favorire il presidio del territorio e prevenire il dissesto idrogeologico dopo gli ultimi eventi calamitosi. Non è stata prevista poi la proroga degli sgravi contributivi per i nuovi imprenditori agricoli under 40, mettendo a rischio il ricambio generazionale. Una carenza grave che va al più presto superata in un momento in cui l’agricoltura può offrire grandi opportunità per l’occupazione e la crescita economica del Paese.
Ci sono, inoltre, preoccupazioni per la mancata previsione di interventi indispensabili per il sostegno alla competitività delle imprese, all’occupazione e all’ambiente, l’assenza nella legge di stabilità delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti regioni del Paese a partire dalla Puglia con un drammatico calo della produzione di olio.
Ezio Mossoni
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