23 marzo 2019

#PSR: a che punto siamo? (#mossoni09)

L’analisi dello stato di avanzamento della spesa dei Psr è uno dei misuratori importanti al fine
di valutare il livello di attuazione delle Politiche di Sviluppo rurale ed evitare, conseguentemente, il disimpegno delle risorse con la restituzione dello somme stanziate alla U.E.

E’ evidente, quindi, l’importanza dell’utilizzo completo ed efficace delle risorse allocate, al fine di
favorire lo sviluppo e la competitività delle aziende agricole. E’, inoltre, di grande importanza velocizzare l’iter istruttorio di pagamento delle domande presentate dagli agricoltori sui Bandi del PSR regionali. Proprio in riferimento allo stato di attuazione delle Politiche di Sviluppo
rurale, si rende noto che il Ministero ha pubblicato sul sito della Rete Rurale Nazionale, l’ultimo
report trimestrale del 2018 (4° trimestre) con i dati aggiornati al 31 dicembre 2018 sull’esecuzione
del Bilancio FEASR.

Dal documento emerge che, ad oggi, sono stati spesi complessivamente 6.008 milioni di euro pari a
2.947 milioni di euro di quota FEASR. In termini percentuali la spesa è pari al 28,73 % del totale a cui si aggiungono gli importi versati a titolo di prefinanziamento (3% del budget totale di ciascun PSR) e la riserva di efficacia. Dall’analisi specifica dello stato di avanzamento della spesa per singola regione il seguente quadro (escluso la quota di prefinanziamento e la riserva di efficacia): Abruzzo 18,80%; Basilicata 22,03%; Calabria 35,35%; Campania 25,23%; Emilia-Romagna 30,74%; Friuli Venezia Giulia 28,10%; Lazio 24,83%; Liguria 20,39%; Lombardia 25,86%; Marche 17,59%; Molise 35,41%; Piemonte 31,27%; Puglia 18,58%; Sardegna 36,11%; Sicilia 26,52%; Toscana 27,49%; Trento 36,26%; Umbria 29,64 %; Valle d'Aosta 29,64%; Veneto 43,55%.

Come si potrà notare la nostra Regione è, in una ipotetica classifica, ottava - a pari merito con l’Umbria – per capacità di spesa con una percentuale del 29,64%, appena oltre la media nazionale
(28,73). La Regione più virtuosa è il Veneto con il 43,55%. In merito a restituzioni di fondi all’Unione Europea brutte notizie per l’Italia (e altri 10 Paesi) ; è infatti comparso in gazzetta ufficiale
UE il provvedimento di recupero di circa 8,6 milioni di euro, in particolare per quanto riguarda errori
di spesa dei fondiFeaga (aiuti diretti e misure di mercato) e Feasr (sviluppo rurale), e vecchie procedure di liquidazione dei conti risalenti al 2007, 2016 e 2017. Intanto giunge notizia che
la Commissione Europea voterà in aprile sui tre regolamenti della PAC- dopo 2020. Un calendario
del genere escluderebbe la possibilità di un voto sulla nuova programmazione in questa legislatura
ponendo una grande incognita sui tempi di approvazione della riforma della Politica agricola comune.
La commissione agricoltura del prossimo Europarlamento – ricordiamo le elezioni Europee sono alle
porte - potrebbe infatti scegliere di presentare nuovi emendamenti alle proposte fatte dalla Commissione europea nel giugno 2018.

Ezio Mossoni

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