16 maggio 2008

Elezioni regionali in Valle d'Aosta (2): il programma di Stella Alpina, Fédération Autonomiste e Union Valdôtaine

Prosegue la presentazione dei programmi delle coalizioni. Ricordo che le sintesi sono state curate dalle stesse coalizioni.

GOVERNARE I CAMBIAMENTI

Articolato su 24 pagine, il programma elettorale dell’Union Valdôtaine pone le sue basi, nelle premesse, su quattro punti fondamentali che sintetizzano il pensiero politico del movimento.

La solidità di un simbolo e la chiarezza
di una proposta per il futuro della Valle d’Aosta

La governabilità è un bene prezioso per affrontare con serenità e fiducia i cambiamenti che incombono su tutti noi. L'occasione è utile per ricordare che l'UV si presenta da oltre 60 anni sulla scena politica e a tutte le elezioni, dalla liberazione in poi, con lo stesso identico simbolo. Noi siamo rimasti gli stessi e cioè avvenuto in una politica valdostana ed italiana dove tutti hanno cambiato non solo il loro simbolo ma persino la loro identità, spesso attraverso aggregazioni e riaggregazioni.

La salvaguardia di un’identità
La Valdostanità - sintesi di tante idee e molti valori - cambia e si aggiorna con il mutare della nostra società. Nel naturale succedersi delle generazioni, ciascuna è interprete della temperie della propria epoca. La cultura, ricca del nostro particolarismo linguistico che ne resta il caposaldo, forgia i cittadini prima della politica e le tradizioni ci seguono nel tempo, si modificano e se ne aggiungono nel frattempo di nuove. La trasmissione di determinati valori del popolo valdostano - l'operosità, la sobrietà, la serietà - fa parte dei doveri di ciascuna generazione e questi vanno opportunamente insegnati ai giovani.

Lo sviluppo delle peculiarità per essere leader nella comunità globale
La Valle d’Aosta deve partecipare a complesse reti di rapporti politici. Nei rapporti con Roma, questo significa un confronto continuo con il Parlamento e con il Governo, d'intesa con i parlamentari della Valle. In questo contesto si inserisce la discussione sulla riforma dello Statuto, cui dare un’impronta autenticamente federalista. La Regione può e deve essere leader nei settori che le sono più congeniali, quali le politiche della montagna, poiché la sua sopravvivenza istituzionale in un quadro segnato da turbolenti e minacciosi cambiamenti è legata anche al prestigio che le viene riconosciuto, sia in ambito italiano che internazionale, ed alla sua capacità di essere virtuoso modello per gli altri.

Di fronte ai cambiamenti: governarli per trasformarli in opportunità
Il nostro federalismo personalista ha dimostrato di saper interpretare l’evoluzione della società al contrario e in risposta a tutti gli estremismi. Va consolidata la rete di protezione a vantaggio di tutti i cittadini in una logica inclusiva che preveda l’acquisizione dei diritti e, al contempo, il rispetto dei doveri che sono alla base di una civile convivenza, affinché il futuro e le sue incognite non creino preoccupazioni, ma comportino le azioni necessarie per reagire positivamente.

Il programma è poi suddiviso in 4 grossi blocchi tematici che riassumono in maniera completa ed esaustiva il progetto politico nel suo insieme.

Mettre la personne au centre de l’action politique
I cambiamenti demografici e le modificazioni della società ci devono impegnare al consolidamento ed allo sviluppo di equità e pari opportunità all'interno della nostra comunità: per questo motivo è necessario che il cittadino valdostano sia sempre al centro dell’azione pubblica. La pubblica amministrazione, regionale e comunale, va quindi ulteriormente riformata e semplificata al fine di conferire una sempre maggiore centralità al cittadino ed ai suoi diritti, alla sua sicurezza personale ed alla sua qualità della vita.

Faire progresser notre culture
Nella consapevolezza che è compito della Pubblica Amministrazione creare le condizioni affinché la cultura sia parte concreta nella vita di ogni singolo cittadino, costitutiva dell’identità individuale, quale fatto permanente e strutturale del vivere quotidiano e non solamente come un concetto astratto, le politiche culturali saranno indirizzate a consolidare ed accrescere il concetto di cultura e a promuovere conseguentemente il processo di democratizzazione della stessa. Siamo convinti infatti che fornire gli strumenti culturali affinché le generazioni future siano consapevoli del valore primario che la cultura, nel senso più ampio del termine, riveste per il futuro della nostra regione, sia oltre che un dovere istituzionale anche un obbligo etico.

Gouverner l’économie qui change
L’interdipendenza delle realtà economiche, che travalica i confini istituzionali tradizionali, impone una progettazione dello sviluppo economico con lo sguardo rivolto ad un ambito al fine di garantire la necessaria competitività del sistema Valle d’Aosta. Anche le nostre eccellenze, oggi riconosciute, se non esportate e non confrontate nello scenario globale rischiano di essere superate.
L’idea guida dei prossimi anni sarà quella dello stimolo alla nascita di un’identità economica montana, capace di suscitare lo sviluppo di filiere nei vari settori che già ci vedono protagonisti: la sicurezza del territorio, la salvaguardia ambientale e il ripristino di ecosistemi, le attrezzature per lo sport, la medicina di montagna, l’idro-elettrico e le energie rinnovabili, l’agro-alimentare di nicchia.

Insérer l’environnement dans la modernité
Il modellamento che rende pregevole il nostro paesaggio antropizzato deriva dall’integrazione tra l’opera dei valligiani e le caratteristiche del nostro territorio. Esserne rispettosi significa, con misura ed intelligenza, saper intervenire laddove necessario, coscienti che la difesa dell’ambiente non coincide con l’ambientalismo ideologico. Vivere la modernità vuol dire perseguire obiettivi di benessere e qualità della vita per tutti i cittadini e garantire equità nello sviluppo territoriale. Lo sviluppo locale, infatti, è basato sulla sostenibilità nell’uso intelligente delle risorse e delle tecnologie più accurate. I processi di apprendimento e di formazione mirano ad una maggior efficacia ed una qualità più accentuata della nostra società. (Pubblicato sul Corriere della Valle del 15 maggio)

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