Tutti avrete letto il comunicato stampa dell'Assessore al Bilancio Claudio Lavoyer che replica al Ministro Renato Brunetta (cliccate qui). Ma forse non tutti sapete che il casus belli deriva da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera dal titolo "Brunetta: «Il federalismo? C'è già. Ma è bastardo, sprecone, piagnone»". In questo quadro così british l'Ansa vuole rassicurarci con una notizia di agenzia dal titolo: FEDERALISMO: ROLLANDIN (VDA), TROVATO ACCORDO CON GOVERNO.
Non so voi, ma io rimango, per lo meno, molto perplesso.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
12 commenti:
Questo è un blog legato all'economia , la qual cosa giustifica il mio invito a Fabrizio Favre di indicare qui la somma che la Valle riceve come 9/10 del riparto fiscale + la somma attuale consistente nell'importo sostitutivo dell'IVA da importazione + i costi per le cosiddette " competenze in più " a carico della Regione ( faccio grazia di altri benevoli introiti ) . Dall'analisi di tali somme si ottiene uno spunto serio per commentare . Su questo post : l'accordo col Governo riguarda una importante questione di forma consistente nel fatto che , giustamente , ogni regione tratterà col Governo della sua situazione . Del resto i privilegi della Valle sono unici in Italia , una trattativa comune era tecnicamente improponibile . Brunetta ha ragione nel definire in tal modo un rimpinguare certe regioni del nord a scapito di altre del sud meno favorite dalla sorte . In Italia , comunque , il federalismo non esisteva prima e non esisterà dopo il contentino al popolo di Pontida chiamato impropriamente " federalismo " . Lavoyer risponde , poi , con slogans perchè i numeri smaschererebbero i privilegi valdostani : se Favre accetterà il mio sacrosantissimo invito si vedrà che Lavoyer è in realtà l'assessore alla propaganda .
La richiesta è corretta. Cercherò di riprendere in mano il bilancio. Strumento alquanto ostico. La mia posizione rimane comunque quella che già scrissi sul Corriere in un editoriale datato 29 agosto. Molto prima che il dibattito e il confronto con il governo arrivasse così in là: «Sono convinto che fare le barricate sia un grave errore. - scrivevo - Il nostro Statuto ha evidentemente bisogno di un tagliando, di essere riletto in una chiave attuale. La pura preoccupazione di cassa non ci porterà molto lontano. Servirebbe un confronto vero, in cui ci si interroga in maniera cristallina su quale sia il bene comune della nostra collettività. Un’occasione in cui si stabiliscono valori comuni e condivisi e da tutelare. Dobbiamo muoverci noi per primi e non aspettare le mosse calderoliane. E occorre che questo dibattito sia sostenuto da competenze consistenti».
Ok per l'adesione di massima ; io i numeri li conosco , ma preferirei fossero qui scritti da altri . Non condivido invece l'editoriale del 29 agosto . Formalmente , perchè mescola due aspetti che sono diversi tra loro : quello dei trasferimenti statali e quello del " tagliando " . Quest'ultimo è questione sostanziale e non posso che sottolineare la negatività di espressioni del direttore quali " valori comuni e condivisi e da tutelare " . Soprattutto il " da tutelare " è grave , perchè nel vocabolario valdostano tutelare non significa , come sarebbe corretto , indicare gli eventuali punti forti di " qualcosa " sperando in successive libere adesioni , bensì imporre di fatto a tutti , coscienti e incoscienti , il medesimo " qualcosa " per poi starnazzare , in Valle e non meno fuori , che la Regione è caratterizzata da tale " qualcosa " . Sui valori comuni e condivisi : l'errore , da integralismo khomeinista , sta nel ritenere che un cittadino debba identificarsi nei 3000 kmq della regione . Uno può abitare qui perchè ama le montagne , ma mentalmente ritenersi italiano od occidentale o cittadino del mondo libero e avere fastidio del culto di un miope localismo , fastidio che sfocia nell'avversione quando i capetti locali parlano dei residenti come di una massa uniforme elettrizzata dalle visioni condominiali della realtà . La libertà di tizio termina dove inizia quella di caio , non è vero che caio deve adeguarsi alle visioni di tizio autoelettosi padrone di casa per un suo risiedere in Valle da generazioni , fatto che semmai l'ha estraniato dall'oggi rendendolo persona che dovrebbe imparare e non illudersi di saper o dover insegnare qualcosa a qualcuno .
Ogni promessa sarebbe debito , nell'interesse dei lettori e anche se non favorevole al manovratore ...
Preciso la mia encomiabile insistenza . La sincerità è un valore , sparare cavolate sperando nell'insipienza altrui è un disvalore . E una testata cattolica deve operare affinchè la sincerità prevalga sulla cavolata . Ciò premesso , gli unionisti hanno l'hobby di sparare l'insensatezza delle " competenze in più " rispetto alle altre regioni per giustificare il trattamento privilegiato dello Stato verso la VdA . Cavolata senza pari , visto che i numeri affermano in modo inequivocabile che i privilegi ricevuti dallo Stato , anche depurati dai costi riferibili alle " competenze in più " , restano privilegi della più bell'acqua , perchè questi costi sono piccoli e non spostano per nulla la sostanza del trattamento privilegiato che , se esteso a ogni Regione , disintegrerebbe il bilancio statale . Insisto nella mia speranza che un giornalista che si dichiara neutrale pubblichi qui e poi sul settimanale della Diocesi che afferma la sua equidistanza ( ma quando Chiara Thiebat scrive di me ... ) i numeri in questione ( quanto la VdA riceve quale riparto , quanto in sostituzione IVA e a quanto ammontano le spese per le " competenze in più " ) e , dei successivi riferimenti alle " competenze in più " da parte di lorsignori , non faccia cenno perchè pubblicare una bugia sapendola tale significa essere collaterali . Al limite , si pubblica la cavolata sull'incidenza delle " competenze in più " , ma con un asterisco che rimanda a fine articolo ove si spiega la bugia e si invita a non reiterarla . Quanto chiedo è funzionale alla bonifica di un cmq. di quella palude di bugie che è la VdA .
Questi sono i dati che ho reperito visionando con attenzione il bilancio di previsione della regione 2009. Non ho potuto ancora ricavare il dato delle spese per le competenze in più. Chiedo per ora a Borluzzi di confermarmi se i dati che ho reperito sono corretti. Ovviamente anche altri visitatori, magari più competenti di me, sono invitati ad esprimere il loro parere. Il dibattito è, come sempre, molto aperto.
ENTRATE DERIVANTI DA TRIBUTI PROPRI DELLA REGIONE, DAL GETTITO DEI TRIBUTI ERARIALI O DI QUOTE DI ESSO DEVOLUTE ALLA REGIONE
totale cassa 2009
1.406.300.000,00
Quota sostitutiva dell'I.V.A. all'importazione per merci
provenienti da paesi comunitari di cui all'art. 8 comma 4
della Legge 23 dicembre 1992, n. 498
- L. 23.12.1992 , n. 498 ART. 8 COMMA 4'
Dato cassa 2009
320.000.000,00
Un secondo " bravo " Fabrizio Favre . Il primo , non precedentemente esternato , riguardava il di lui coraggio nel chiedere notizie a Lavoyer sull'importo sostitutivo dell'IVA da importazione in un post , regalia che i padroni del vapore vogliono manifestamente coprire il più possibile . Il secondo per aver voluto scoperchiare la pentola dei trasferimenti . Ovviamente bisognerà essere precisi , chiarire quanto arriva come 9/10 e quanto dall'IVA defunta , per poi vedere come quest'ultima determina l'incremento aritmetico di decimi delle tasse statali lasciate alla VdA . Poi bisogna evidenziare partitamente i costi qui di competenza regionale e altrove no . Fatti questi conti , si possono poi fare magari paragoni con regioni del centro-sud . Io consiglierei di aprire un post su questi puntini sulle "i" , sarebbe più comodo . Voglio vedere come si sviluppa il " fuori l'osso " ed esprimermi quando i conti saranno più delineati e completi . Ovviamente se intervenissero Rollandin e Lavoyer i dati sarebbero inconfutabili e si scriverebbe una volta per tutte l'epitaffio sull'incidenza sostanziale delle cosiddette " competenze in più " .
Se lei leggesse con più attenzione il Corriere della Valle e magari si abbonasse di quel quesito, se ne sarebbe già accorto da tempo. In merito ai conti di cui parla non sono così semplici. Ci vuole un po' di tempo e qualche esperto. Piano, piano vedrò di fare luce. Adesso valuterò come aprire un nuovo post sull'argomento...
Anche a causa della successiva virgola , non comprendo il termine "quesito " , anche per come è posto nel periodo ...
La virgola è un errore. Intendevo dire che di quella domanda se ne sarebbe già accorto da tempo. Mi perdoni la poca chiarezza.
Ma di quale domanda si parla ? Chiedo scusa per il mio non capire , credo che Fabrizio Favre , inserito nella letteratura italiana , figurerebbe tra gli ermetici ... e non è una contumelia questa , sia ben chiaro !
La domanda posta a Lavoyer sull'Iva...
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