Confindustria Valle d’Aosta ha reso noti ieri pomeriggio i risultati dell’indagine previsionale per il secondo trimestre 2009. Eccovi l’analisi redatta dal direttore Edda Crosa. Come sempre prima propongo la versione sintetica.
L’affermarsi del ciclo recessivo a livello globale continua a condizionare anche il sistema economico locale. Dai risultati dell’indagine previsionale relativa al secondo trimestre emerge un forte peggioramento della congiuntura già osservato nella precedente rilevazione, infatti i livelli di utilizzo impianti, l’andamento degli ordini e la competitività continuano a diminuire. Gli indicatori previsivi non lasciano, dunque, ancora intravedere inversioni di tendenza.
Crisi più acuta per siderurgia e automotive
Il forte peggioramento ha interessato quasi tutte le attività del settore industriale ed in modo particolare ha colpito il settore metalmeccanico, con punti di crisi più acuta per la siderurgia
e l’automotive. Anche il comparto dei servizi risente fortemente della situazione economica sfavorevole: le ripercussioni maggiori si concentrano sui livelli produttivi e sui nuovi ordini.
Cresce la cassaintegrazione
La dinamica occupazionale ha mostrato nel corso degli ultimi quattro trimestri un andamento negativo, anche se le imprese che prevedono una sostanziale stabilità negli organici continuano a
costituire la maggioranza del panel. Cresce sensibilmente il ricorso alla cassa integrazione con livelli cinque volte superiori a quelli dello stesso periodo registrato negli ultimi due anni.
Ritardi negli incassi
Sotto il profilo finanziario si riscontra, anche per questo trimestre, una situazione di ritardo negli incassi sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti. E’ il comparto manifatturiero a evidenziare maggiori difficoltà negli incassi.
Diminuisce il costo del credito
Il costo del credito nell’ultimo trimestre è diminuito per più di un terzo degli intervistati, in linea con gli interventi di politica monetaria promossi dalla Banca Centrale Europea. Resta forte la difficoltà di accesso al credito che incide negativamente sulla liquidità delle aziende costrette a ricorrere a dilazioni di pagamento. Prosegue la discesa del costo delle materie prime che si posiziona sul livello più basso fatto registrare negli ultimi anni.
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