23 aprile 2009

Indagine previsionale: l'analisi di Confindustria Valle d'Aosta

Come promesso eccovi l’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta nel dettaglio.

Il tasso di variazione della produzione resta negativo, anche se si registra un leggero aumento dei volumi produttivi (+6 punti percentuali rispetto a quello fatto registrare nel primo trimestre). Il dato resta decisamente negativo se rapportato a quello relativo allo stesso periodo dell’anno precedente (da +13,64% del 2008 a -6,06% di quest’anno). Cresce di 11 punti rispetto al trimestre precedente la percentuale delle imprese che prevedono un andamento costante della produzione, in aumento di due punti percentuali rispetto allo stesso
trimestre del 2008.

Cala il comparto dei servizi
E’ il comparto dei servizi che evidenzia il calo di produzione più marcato, sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto allo stesso periodo del 2008. Il grado di utilizzazione degli impianti registra una pesante contrazione scendendo al 68,41%, il calo è risultato il più marcato negli ultimi due anni dopo quello fatto registrare nel quarto trimestre 2008.
Il saldo negativo del -17,24% degli ordini totali si contrae di circa di tre punti percentuali raffrontato al trimestre precedente (-20%). Il confronto con lo stesso periodo del 2008 evidenzia un netto peggioramento pari a 31 punti percentuali.

Cresce l'export?
Riguardo agli ordini export sale di 35 punti la percentuale delle imprese che prevede di incrementare l’attività di export portandosi sullo zero. Il dato è positivo anche se resta significativamente distante dal +14% evidenziato nel quarto trimestre 2008.
Nella composizione del carnet ordini si rileva una crescita degli ordini da uno a tre mesi che dal 30% del precedente trimestre passa al 41,94%, dato superiore di oltre 6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2008. All’incremento degli ordini da uno tre mesi corrisponde una diminuzione della stessa intensità (circa 11 punti percentuali) degli ordini superiori ai tre mesi (dal 53,33% del precedente trimestre al 41,94% dell’attuale). La flessione degli ordini oltre tre mesi si registra in maniera più marcata nel comparto manifatturiero. Il dato raffrontato allo stesso periodo del 2008 risulta sostanzialmente in linea, evidenziando un leggero scostamento in aumento (+1,94%). Rimangono stabili gli ordini per meno di un mese rispetto al trimestre precedente, il dato è inferiore di 8 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2008.

Meno competitivi sui mercati nazionali
Subisce un ulteriore decremento la competitività sui mercati nazionali collocandosi su valori negativi, perdendo oltre 9 punti percentuali rispetto al primo trimestre, stessa flessione si registra dal raffronto con il dato relativo all’analogo periodo del 2008. E’ la competitività sui mercati esteri che questo trimestre evidenzia un drastico calo (28 punti percentuali) rispetto al trimestre precedente, facendo registrare il picco più negativo degli ultimi due anni. Ad essere più colpito è il comparto manifatturiero, mentre i servizi evidenziano maggiori difficoltà sul mercato nazionale.

Programmi d'investimento nessuna variazione
Nonostante il perdurare del clima di incertezza i programmi di investimento non subiscono variazioni, sale al 62% la percentuale degli intervistati che confermano i propri piani di investimento (era il 54% nel primo trimestre). Dato in linea con quello fatto registrare nello stesso periodo del 2008 (63%). Si rileva però una decrescita di 10 punti percentuali degli investimenti per ampliamenti ( da 33,33% al 23,53%), calo più drastico se rapportato al dato del secondo trimestre 2008 che ammontava a 45,83%. Di converso sale al 38,24% la previsione relativa agli investimenti per sostituzioni (+17 punti percentuali rispetto al trimestre precedente) dato più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2008.
Più in dettaglio si rileva una sostanziale tenuta degli investimenti per il comparto dei servizi, mentre per il manifatturiero e in particolare per il settore metalmeccanico alcune aziende hanno dovuto rivedere e rimandare gli investimenti programmati. Il costo del credito bancario nel primo trimestre 2009 è risultato stabile per il 48% degli intervistati e in diminuzione per il 33%. Continua ad essere sostanzialmente in linea con i trimestri precedenti la percentuale delle imprese che segnalano ritardi negli incassi dei crediti commerciali. Il comparto manifatturiero evidenzia maggiori difficoltà ad incassare i crediti facendo registrare un saldo pari al 55,56% contro il 35,71% del comparto dei servizi.

Diminuisce l'occupazione e cresce la cassa integrazione
Il dato occupazionale si conferma sugli stessi valori negativi fatti registrare nel primo trimestre (-15,15%); rispetto allo stesso periodo del 2008 il saldo subisce una flessione di 23 punti percentuali. Le previsioni di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni sono in forte incremento a partire dal terzo trimestre 2008. Le tendenze hanno raggiunto il loro culmine nel secondo trimestre 2009 facendo registrare una previsione del 25%, cinque volte superiore a quello relativo all’analogo periodo, e superiore di 10 punti percentuali rispetto al
trimestre precedente.

Materie prime sempre meno costose
Continua il trend discendente del costo delle materie prime, si è quasi dimezzata rispetto al trimestre precedente la percentuale degli intervistati che ne prevede un aumento (dal 17% al 9%), il raffronto con il secondo trimestre del 2008 fa emergere un drastico calo pari a 70 punti percentuali. Si mantiene elevata e sostanzialmente costante la necessità da parte delle imprese di reperire manodopera qualificata e specializzata. La prevalenza si registra per il personale di media qualificazione con un picco per l’area amministrazione e finanza (70%).

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