Da oggi fino al 30 settembre 2009 si terrà a Courmayeur (Hotel Pavillon) la Seconda Assemblea Generale del progetto europeo «ACQWA – Assessing Climatic change and impacts on the Quantity and quality of Water» co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Settimo Programma Quadro per le attività di ricerca e di sviluppo tecnologico.
Il progetto ACQWA, finanziato dall’Unione Europea per 6,5 milioni di Euro nell’ambito del 7° Programma Quadro, si pone l’obiettivo di monitorare lo stato della risorsa idrica e valutarne la vulnerabilità agli impatti indotti dai cambiamenti climatici.
Una particolare attenzione è riservata alle dinamiche caratteristiche delle regioni di alta montagna dove la neve e il ghiaccio rappresentano la componente principale del ciclo idrologico.
Tra le azioni attivate dal progetto vi è innanzitutto l’impiego, il perfezionamento e lo sviluppo di modelli numerici in grado di descrivere le connessioni esistenti tra le varie componenti del sistema climatico e l’idrosfera; in una fase successiva tali conoscenze verranno impiegate per prevedere l’evoluzione di queste componenti nei prossimi 50 anni.
La realizzazione del progetto consentirà inoltre di valutare i potenziali impatti sui diversi settori economici (energia, turismo e agricoltura) e di individuare i possibili conflitti di interesse tra i diversi settori coinvolti, possibili azioni risolutive e minimizzazione dei rischi relativi, in un contesto di progressiva riduzione di disponibilità di risorsa idrica.
Il meeting è organizzato dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Valle d'Aosta (ARPA VdA ), dalla Fondazione Montagna Sicura (FMS) e dalla Compagnia Valdostana delle Acque SpA (CVA SpA), partner valdostani del progetto, per conto dell'Università di Ginevra, che lo coordina e ne assicura l'attuazione.
Nel corso dell'Assemblea Generale, presieduta dal Prof. Martin Beniston, direttore dell’Institute of Environmental Sciences all’Università di Ginevra, i rappresentanti e i tecnici dei 37 partner discuteranno delle attività realizzate nel corso del primo anno e programmeranno le azioni da intraprendere nel futuro.
I partecipanti arriveranno da tutta Europa e da alcuni paesi extraeuropei: Argentina, Cile, Kyrgyzstan, Canada, sono solo alcune delle nazioni rappresentate. Si tratta di ricercatori e di rappresentanti di organismi interessati, a vario titolo, da una gestione ottimale della risorsa idrica e alla conoscenza delle dinamiche evolutive alle quali occorrerà fare fronte nei prossimi anni.
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