27 aprile 2013

#Benessere: #Terme di #Saint-Vincent si riparte il 6 maggio

Le Terme di Saint-Vincentconvenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale, annunciano per il 6 maggio la riapertura delle cure idropiniche e inalatorie con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13.30. 


L’acqua, classificata bicarbonato-solfato-alcalina-bromo-iodica-carbonica, ha un’efficacia terapeutica legata alla sua composizione chimica evidente a livello delle vie aeree (cure inalatorie) e dell’apparato gastroenterico (cure idropiniche).

Di seguito la descrizione delle Cure Idropiniche, delle Cure Inalatorie e della Fangoterapia.

LE CURE “IDROPINICHE”.
Le cure Idropiniche, che devono essere svolte sotto lo stretto controllo di un medico, prevedono la somministrazione di apposite “acque minerali” come cura per malattie a carico del fegato, dell'intestino e dell'apparato digerente.
Tali cure riescono a raggiungere la loro massima efficacia soltanto se vengono svolte presso le stazioni termali. Le ragioni sono molteplici, soprattutto nell'ottica del benessere psico-fisico che le strutture termali riescono ad infondere nei pazienti.
Agli effetti locali dei sali minerali si aggiungono gli effetti meccanici della "ginnastica" intestinale su cui si basa la cura. Tale ginnastica tende a riabituare l'intestino, impigrito da una vita carente di movimento, da una dieta incongrua o dall'abuso di lassativi, al suo normale movimento.
Inoltre, alle cure Idropiniche possono essere associati dei “bagni”, preferibilmente in piscina, con lo scopo di rilassare la muscolatura addominale, e dei massaggi colici che tendono a favorire la peristalsi intestinale.
Le cure idropiniche con acque sulfuree apportano sali minerali che favoriscono la normalizzazione dei processi digestivi. Le “acque sulfuree” sono a disposizione per aiutare l'organismo a depurarsi e a ripristinare funzioni impigrite o indebolite.

LE CURE “INALATORIE”.
Le Cure Inalatorie, fatte grazie a speciali apparecchiature, permettono di far giungere i “principi attivi” delle acque termali al livello dell'apparato respiratorio e anche fino all'orecchio medio.
I preziosi oligoelementi contenuti nelle acque minerali vengono a contatto con le vie respiratorie, curando tutte le forme di  infiammazione cronica ed i processi flogistici delle mucose, nonché aiutando efficacemente a prevenire le patologie da raffreddamento invernale e riacutizzazioni sinusitiche e bronchitiche.
Questo tipo di cure termali può essere vantaggiosamente impiegato anche nella risoluzione dei molteplici problemi della voce, legati a disturbi di tipo infiammatorio, da raffreddamento e da abuso vocale.
A livello terapeutico le principali differenze riguardano la composizione delle acque e la dimensione delle particelle che vi sono presenti.
Le Cure Inalatorie, oggi, prevedono essenzialmente quattro metodiche: inalazioni caldo-umide, aerosol, nebulizzazioni, humage.
Le acque più utilizzate per le cure inalatorie sono le solfuree, le bicarbonate e le solfate.
Grazie all’aerosol, che si effettua tramite mascherina o forcelle nasali, le dimensioni delle particelle inalate consentono ai preziosi elementi delle acque termali di raggiungere gli alveoli polmonari.
Sono utili in tutte le patologie croniche dell’apparato respiratorio, quali riniti, rinofaringiti, faringiti, laringiti, tracheiti, tracheobronchiti e bronchiti croniche non asmatiche.
Le inalazioni, invece, dove il paziente si pone a bocca aperta a circa 30 cm dal bocchettone respirando lentamente e profondamente inalando il vapore termale, rappresentano la cura preliminare ad ogni protocollo terapeutico delle patologie delle vie respiratorie, poiché dilatano le mucose favorendo la penetrazione degli elementi curativi contenuti nelle acque.

Per accedere alle suddette cure è necessario effettuare una visita medica, durante la quale il medico potrà personalizzare il trattamento e verificare eventuali controindicazioni.

LA “FANGOTERAPIA”.
Un trattamento termale dalle origini antichissime, la Fangoterapia è conosciuta per il forte potere antinfiammatorio, ma non solo.
Il trattamento prevede  l’applicazione dei “Fanghi del Mar Morto” le cui proprietà consistono: nel miglioramento generale del microcircolo sottocutaneo con evidenti effetti a carico di cellulite e prevenzione di vene varicose; nel miglioramento dello stato totale della pelle grazie ai micro-oligoelementi presenti in quantità ed all’effetto scrub dei Sali del Mar Morto; nel miglioramento sensibile dell’acne se usati periodicamente, grazie all’effetto antisettico e scrub.
I Fanghi con i Sali del Mar Morto solitamente si utilizzano su tutto il corpo o sotto forma di impacchi mirati nella zona maggiormente interessata o di maschere per viso e capelli, per un periodo di tempo che varia dai 15 ai 20 minuti circa durante i quali si rimane in posa coperti per evitare la dispersione di calore.
Utilizzati come massaggio per cellulite e circolazione, sono perciò molto indicati anche nella terapia di diversi tipi di acne, nonché per coadiuvare la cura di patologie del cuoio capelluto come alcune forme di psoriasi e di forfora.
Si tratta di Fanghi che si caratterizzano per la loro grande “purezza”, in quanto vengono estratti dal Mar Morto con un procedimento che elimina quasi completamente il Cloruro di Sodio – NaCl (potenzialmente nocivo, come ormai di pubblico dominio, se assorbito in quantità eccessive). Presenti in forma umida o polvere secca, tali Fanghi vengono raccolti nelle rive fangose del mar morto, soprattutto nel versante Giordano del mare.
La Fangoterapia è, inoltre, davvero molto utile per la cura delle malattie articolari (artrosi, alterazioni della struttura ossea, problematiche biomeccaniche…); consigliata per lombalgie, cervicalgie, dorsalgie. Trova indicazione anche per tendinite, borsiti, periartriti e in tutte le forme di reumatismi extra articolari, e nell’osteoporosi.
I Fanghi del Mar Morto aiutano inoltre a risolvere patologie da traumi e postumi di interventi chirurgici dell’apparato muscolo-scheletrico. Gli effetti sulla muscolatura sono analgesici, rilassanti e antinfiammatori. Ideale per completare la seduta, un massaggio manuale tonificante. 

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