9 settembre 2015

Anche #Coldiretti #Aosta al Brennero contro l'#Europa che non permette le distintività delle produzioni agricole


Martedì 8 settembre, per il secondo giorno, migliaia di agricoltori della Coldiretti provenienti dalle diverse Regioni hanno presidiato  il valico del Brennero per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. Presenti – in rappresentanza della Coldiretti Valdostana il Presidente Pino Balicco e il Direttore Ezio Mossoni .

Sotto accusa «è una Europa che  spalanca le porte ai traffici di ogni tipo di schifezza alimentare, sulle quali si fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Autobotti, camion frigo, container sono stati verificati senza tregua dagli agricoltori per smascherare il "finto Made in Italy", dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate da utilizzare per fare formaggi Made in Italy al posto del latte vero senza indicazioni in etichetta».

In assenza di regole sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, la concorrenza sleale è insostenibile con prezzi riconosciuti agli agricoltori che sono scesi al di sotto dei costi di produzione con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti.

«L’iniziativa - si legge nella nota - si è svolta contemporaneamente alla mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti che a Bruxelles, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell'Agricoltura, hanno mostrato le tante schifezze spacciate come Made in Italy per chiedere un impegno più forte dell’Unione Europea».  

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