Intervista a Nicola Rosset, presidente della Camera di Commercio di Aosta e titolare della Saint-Roch.Partiamo dall’appuntamento del Marché au Fort di domenica 12 ottobre. Si è trattato di un programma ricco e di grande richiamo…Quello con il Marché è per noi un appuntamento ormai classico nel quale crediamo profondamente. Esso rappresenta un’occasione di promozione delle nostre eccellenze eno-agro alimentari ma è anche un’occasione nella quale le nostre imprese possono avere un ritorno immediato, anche in termini di vendita, per il proprio lavoro. E’ per questa ragione che, nonostante i forti tagli che abbiamo subito e che, purtroppo, subiremo nei prossimi anni non abbiamo voluto far venire meno la nostra collaborazione. Anzi abbiamo cercato di migliorare e rendere ancora più ricca la manifestazione. Da parte nostra, in primo luogo, abbiamo riproposto l’iniziativa “sapori valdostani offerti dalla Chambre” con il buono prodotto da 10 euro in omaggio a coloro che effettueranno una spesa superiore ai 50 euro presso i banchi del Marché. Tra le principali novità mi piace segnalare invece la collaborazione con la Fondazione per la formazione professionale turistica di Chatillon, che ringrazio per la disponibilità, grazie alla quale alcuni futuri chef attualmente in formazione presso la scuola faranno vedere e daranno la possibilità di degustare alcune ricette della tradizione valdostana. Al di là dell’aspetto coreografico per noi questa iniziativa assume un valore particolare proprio perché va a valorizzare professionalità che speriamo possano presto andare ad arricchire il numero di coloro che in Valle si occupano di turismo. Altra importante novità sarà poi la collaborazione con l’Institut Agricole Régional per illustrare le caratteristiche organolettiche e salutistiche di alcuni prodotti oltre ad un divertente concorso fotografico che premierà già nel pomeriggio gli scatti più belli realizzati durante la giornata e pubblicati sul profilo Facebook del Forte.
Il Marché è una delle tante iniziative organizzate a favore delle imprese valdostane…Il sistema camerale è in profonda evoluzione e sempre più sarà importante prestare attenzione a quelli che saranno i progetti. Anche la Chambre Valdôtaine dovrà purtroppo fare i conti con i tagli che il Governo nazionale ha imposto attraverso la riduzione del Diritto Camerale. Ciononostante riteniamo fondamentale non fare venire meno il nostro impegno nei confronti delle aziende, proprio per dimostrare che quello delle Camere di Commercio è un ruolo importante. L’unica strada praticabile è dunque quella dell’ottimizzazione delle risorse e del lavoro di squadra con gli altri soggetti valdostani, ma anche con gli altri componenti della rete camerale. Ne è un esempio la collaborazione avviata con Unioncamere Piemonte per la gestione dello sportello innovazione, internazionalizzazione e promozione. Una collaborazione che, ad esempio, ci ha permesso per la prima volta di andare a promuovere il Marché au Fort anche su un territorio di grande importanza per la manifestazione come quello di Torino e, più in generale del Piemonte.
Lo stesso dicasi per il lavoro compiuto in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione di Torino con i progetti PIM (progetti integrati di Mercato) e PIF (Progetti integrati di Filiera) per l’internazionalizzazione delle nostre imprese.
In Valle prosegue la collaborazione con l’amministrazione regionale e con i diversi assessorati ed in questo senso mi piace citare le iniziative di promozione turistica in Scandinavia, Giappone e Corea che stiamo portando avanti nell’ambito del progetto Buy Vda, così come le iniziative legate alla promozione delle Fontine d’Alpeggio o “de la terre à la table”. Allo stesso modo mi piace ricordare alcuni progetti che stiamo portando avanti con le associazioni di categoria e che ci hanno già visti collaborare con “Commercianti in festa” ed altre che stanno prendendo forma in favore di artigiani ed altre categorie produttive.
La carne al fuoco è quindi molta e l’impegno richiesto alla struttura è decisamente rilevante, sempre con un occhio puntato all’ottimizzazione dei costi ed un altro alla massimizzazione dei risultati.
E’ in corso una riforma del sistema camerale. Che cosa ne pensate?Il quadro non è certamente semplice. Non possiamo certamente dire che il Governo nazionale veda di buon occhio il sistema camerale e i recenti provvedimenti approvati non aiutano. Attualmente la normativa prevede un taglio del 35% del Diritto Annuale per il 2015, del 40% per il 2016 e del 50% per il 2017. Si tratta di una riduzione che rischia di mettere in dubbio l’esistenza stessa del sistema camerale con una ricaduta sul sistema delle imprese molto serio.
Se a questo si aggiunge che il disegno di legge attualmente al vaglio del parlamento prevede l’abolizione totale del diritto annuale e di togliere la gestione del registro imprese alla Camere per affidarlo al Ministero dell’economia, appare evidente che l’obiettivo sembra essere quello di chiudere le Camere di Commercio.
In contesto di questo genere il Sistema Camerale ha avviato una sua auto riforma che, in tutta sincerità, non posso che condividere. Si tratta di un progetto il cui obiettivo finale è quello di ridurre il numero delle camere e di ottimizzare le partecipazioni societarie in un ottica, anche in questo caso di ottimizzazione dei costi e degli investimenti.
Quello che bisogna capire è se tutto questo sarà sufficiente o se la decisione non sia già stata presa. Quello che lascia più da pensare è che, ad esempio, il diritto camerale è un costo a carico delle imprese che non grava in nessun modo sulle tasche dei cittadini, cosa che invece accadrebbe se le competenze fossero spostate verso il Ministero dell’Economia. Allo stesso modo si parla di un possibile risparmio per le imprese di circa 80 euro l’anno e se si considera che già solo una piccola manifestazione con il Marché au Fort è stata in grado di garantire, grazie all’iniziativa dei buoni prodotto, un ritorno sulle imprese partecipanti di circa 120 euro, in tutta sincerità non si capisce proprio a chi potrebbe giovare questo cambiamento. Certamente una riforma è necessaria, ma ho l’impressione che qui si rischi di gettare il bambino con l’acqua sporca
Sul fronte della legalità l’impegno della Camera di Commercio è notevole. Tra protocolli e accordi c’è un forte impegno in questa direzione… Quello della legalità è certamente uno degli ambiti nei quali l’operato delle Camere di Commercio è più importante. La tutela dei mercati, della concorrenza, ma anche dei consumatori rappresentano una mission che ci vede impegnati in prima fila. Per questa ragione abbiamo cercato nel corso degli ultimi anni di intensificare la collaborazione con tutti i soggetti deputati. Da una parte abbiamo portato avanti un intenso lavoro di formazione delle imprese, dall’altra abbiamo cercato di intensificare ed ottimizzare i controlli. Quella della contraffazione dei prodotti ad esempio è una battaglia molto importante che soprattutto per una regione che fa della qualità e della genuinità dei propri prodotti un cavallo di battaglia siamo obbligati a combattere con tutte le nostre energie.
Ma penso anche al controllo che quotidianamente il registro imprese svolge per il regolare funzionamento delle numerose imprese che ad esso fanno riferimento, così come al rilascio delle certificazioni o delle carte tachigrafiche. Si tratta della classica piccola goccia che però presa insieme alle altre costituisce un vero e proprio mare di servizi che quotidianamente offriamo alle nostre imprese.
E come dimenticare, per concludere il ragionamento, il lavoro fatto per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. Anche in questo caso, ma di questo avremo modo di parlare più nel dettaglio nelle prossime settimane la Chambre Valdôtaine ha deciso di scendere in campo grazie anche da una collaborazione con Libera per supportare e tutelare le nostre imprese.
Per quanto riguarda la tutela di imprese e consumatori ci sono gli accordi con l’Agenzia delle Dogane…Fare gioco di squadra è senza dubbio una necessità, soprattutto in un momento nel quale è importante non sprecare nessuna energia. Per questa ragione abbiamo voluto stipulare, nel corso dell’ultimo anno una serie di protocolli che ci vedono mettere a disposizione le conoscenze e le informazioni a tutela dei mercati, delle imprese e dei consumatori. Particolarmente significativa in questa senso è la collaborazione con la Guardia di Finanza, ma anche quella avviata con l’Agenzia delle Dogane, così come il lavoro portato avanti insieme a Questura, Carabinieri, Polizia, Finanza, Tribunale e Corpo Forestale per mettere a disposizione nuovi software informatici in grado di rendere più agevole le indagini.
Si tratta di un lavoro di controllo che spesso si concretizza sul territorio con azioni spesso volte alla repressione diretta di reati legati alla contraffazione, ma che stiamo anche cercando di portare avanti in termini di formazione e di promozione di una cultura della legalità che siamo certi debba essere la base da cui partire.
Torniamo alle iniziative: con Fontine d’alpeggio tornate a dedicare attenzione al prodotto per eccellenza valdostano: la fontina appunto. Quali risultati vi attendete da una simile iniziativa?Il concorso Fontine d’Alpages è una iniziativa nella quale abbiamo creduto fin dalla prima edizione proprio perché va a promuovere uno dei più importanti testimonial che la Valle d’Aosta ha nel mondo, vale a dire la sua Fontina.
Per questa ragione la Chambre ha voluto fornire il proprio supporto all'iniziativa andando a valorizzare l’aspetto della commercializzazione. Troppo spesso infatti i nostri prodotti di eccellenza sono sottovalutati o, per ragioni di diversa natura, non trovano il giusto spazio proprio in Valle d’Aosta. Lo scorso anno abbiamo cercato di colmare questa lacuna coinvolgendo proprio coloro che della commercializzazione del prodotto sono i diretti responsabili. I risultati sono stati positivi e quest’anno abbiamo cercato di migliorare ancora.
Alle porzioni di Fontina già confezionate, che anche quest’anno saranno in vendita in occasione del Marché Vert de Noel, abbiamo così voluto affiancare la possibilità per i rivenditori specializzati di poter offrire ai clienti anche le Fontine premiate “al taglio” in modo da rispondere al meglio a tutte le richieste dei consumatori. Per la stessa ragione cercheremo di coinvolgere nel progetto anche ristoratori ed albergatori che potranno in questo modo dare il dovuto risalto alle eccellenze del territorio anche presso le proprie strutture. Cercheremo inoltre, ed in questo senso stiamo già operando, di portare questa qualità anche fuori dai confini della Valle attraverso promozioni e degustazioni rivolte a specifici mercati ed opinion maker.
Come sarà il 2015 della Chambre? Sarà certamente un anno difficile, nel quale saremmo chiamati a ripensare completamente il nostro modo di operare. Le idee le abbiamo, la volontà da parte di tutti i soggetti coinvolti, penso a quelli pubblici ma anche alle associazioni di categoria, c’è. La sfida sarà quella di cercare di prestare la massima attenzione ad ogni tipo di iniziativa nella quale investire, consapevoli che al centro di ogni progetto devono esserci le imprese. Solamente in questa maniera potremo riuscire a non penalizzare proprio coloro grazie a quali la Chambre esiste e può lavorare.
Una novità da annunciare per ImpresaVda?Stiamo elaborando un progetto di comunicazione che in qualche modo riassume tutto quanto abbiamo discusso nella puntata di oggi. L’obiettivo è infatti quello, partendo dalle possibilità offerte ai cittadini di svizzeri di avere sgravi fiscali in termini di iva, il cosiddetto tax free, sugli acquisti fatti in Italia, grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, di avviare una campagna di comunicazione proprio in Svizzera per promuovere gli acquisti natalizi nella nostra regione e, nel contempo, utilizzare gli stessi spazi anche per promuovere le principali manifestazioni che si svolgeranno durante il periodo invernale. Si tratta di un progetto che riteniamo importante proprio perché rivolto ad un mercato, quello svizzero, di grande interesse per la Valle d’Aosta, ma che vedrà fortemente coinvolte anche le associazioni di categoria ed i commercianti stessi, per i quali stiamo già predisponendo anche apposito materiale formativo. L’obiettivo è, ancora una volta quello di ottimizzare i costi per raggiungere diversi obiettivi: promuovere le iniziative natalizie, informare sulle possibilità fiscali offerte ai clienti svizzeri e stimolare gli acquisti natalizi nella nostra regione.