Il parere legale,
disponibile sul sito www.celva.it/adhoc, individua le attività
legittime che i Comuni possono avviare per disciplinare la sosta dei camper sul
proprio territorio e contrastare eventuali comportamenti non conformi alla
normativa in materia di codice della strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285,
“Nuovo codice della strada”), in particolare per quanto riguarda le differenze
tra sosta e campeggio. Tale approfondimento evidenzia che le amministrazioni
possono adottare provvedimenti che vietino temporaneamente o in via permanente
la sosta stradale di determinate categorie di utenti, purché questi siano
supportati da un’adeguata motivazione, nell’ambito di una pianificazione
generale della circolazione nel territorio comunale.
Giulio Grosjacques, vicepresidente vicario del CELVA, sottolinea: «Il turismo è
la prima fonte di ricchezza per la nostra regione, e gli enti locali stanno
facendo degli sforzi importanti per avvicinarsi alle esigenze di chi lavora nel
comparto, in termini di chiarezza delle motivazioni, semplificazione dei
provvedimenti amministrativi e ascolto delle istanze delle parti interessate.
Ritengo che l’offerta delle aree di
sosta e dei campeggi rappresenti un’articolazione importante della nostra
offerta, soprattutto per alcune realtà di media montagna, e che contribuisca in
modo sostanziale al numero dei posti letto offerti. La Faita Valle d’Aosta ci ha
posto dei quesiti a cui abbiamo risposto puntualmente: il riscontro da tale
collaborazione è sicuramente positivo, come ha avuto modo di sottolineare in
una nota anche il suo Presidente, Jean-Paul Voyat».
Il parere del CELVA, quale
ente strumentale dei Comuni, è stato trasmesso per opportuna informazione e
conoscenza a tutti i Sindaci dei 74 Comuni valdostani.
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