Un disegno di legge per le start up innovative. Per ora si tratta ancora di una prima bozza ma in assessorato stanno lavorando ad un testo in grado di dare risposte ad un segmento che la legge 84 che disciplina gli interventi regionali in materia di ricerca e sviluppo non copre ancora adeguatamente. «Ci vorrà però ancora un po’ di tempo prima di poter presentare un testo all’attenzione di Giunta, Commissioni e Consiglio» osserva l’Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret che dopo l’esperienza di Smau 2010 sembra voler pigiare con ancora più vigore il pedale dell’innovazione.
All’esposizione internazionale di information & communication technology di Milano, svoltasi dal 20 al 22 ottobre, per la prima volta, era infatti presente uno stand dell’amministrazione regionale. Cinque le imprese valdostane che hanno aderito all’invito della Regione: Quintetto e Biodigitalvalley, entrambe con sede nella Pépinière d’entreprises di Pont-Saint-Martin, Laser di Pont-Saint-Martin, e Mavitec e Ribes Ricerche, start up dell’incubatore di Aosta.
Biomedicale, sistemi di visione, mobile integration alcuni dei settori «made in Vda» messi in vetrina per gli oltre 50.000 visitatori della Fiera, di cui 22.000 operatori del Canale ICT. 80mila euro la spesa per l’intera operazione. Giudizio positivo sulla partecipazione valdostana da parte di per Paolo Conta, ad di Laser e rappresentante di Confindustria Valle d’Aosta per il terziario innovativo. «Soltanto cinque regioni, fra cui la Lombardia e il Trentino, hanno allestito un loro stand e questo ha sicuramente giovato all’immagine della Valle d’Aosta; - ha detto Conta - inoltre la presenza di cinque realtà imprenditoriale all’interno di uno stesso stand mi ha permesso di sottolineare ancora una volta come aggregare le aziende, favorirne l’integrazione non soltanto sia possibile, ma necessario. La parola d’ordine oggi è condividere la conoscenza. Chi ha partecipato allo Smau lo ha sicuramente compreso».
Nel frattempo una delibera di giunta ha modificato alcuni criteri per la concessione dei contributi previsti dalla legge regionale n.84 del 7 dicembre 93 in materia interventi regionali in favore della ricerca e sviluppo. Una legge, particolarmente apprezzata dalle aziende, e che dal 2000 ad oggi ha permesso di distribuire 62,2 milioni di aiuti: 9 nel corso del 2010 e 6,8 nel 2009. Recentemente sono stati impegnati 4,55 milioni per i progetti presentati dalle imprese CCS Aosta, Dora, C.T.S. Electronics e Tecnomec. La novità principale dei nuovi criteri approvati è che potranno accedere agli aiuti le imprese insediate nella pépinière d’entreprises di Pont-Saint-Martin. Sul fronte dei nuovo soggetti beneficiari le nuove norme stabiliscono che «possono presentare domanda di contributo imprese, consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese che non dispongono di una sede operativa in Valle d’Aosta: le imprese, i consorzi e tutte le imprese facenti parte del raggruppamento temporaneo di imprese dovranno però essere operativi in tale sede prima della concessione del contributo e, comunque, non oltre 60 giorni dall’approvazione (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 24 novembre 2010)
All’esposizione internazionale di information & communication technology di Milano, svoltasi dal 20 al 22 ottobre, per la prima volta, era infatti presente uno stand dell’amministrazione regionale. Cinque le imprese valdostane che hanno aderito all’invito della Regione: Quintetto e Biodigitalvalley, entrambe con sede nella Pépinière d’entreprises di Pont-Saint-Martin, Laser di Pont-Saint-Martin, e Mavitec e Ribes Ricerche, start up dell’incubatore di Aosta.
Biomedicale, sistemi di visione, mobile integration alcuni dei settori «made in Vda» messi in vetrina per gli oltre 50.000 visitatori della Fiera, di cui 22.000 operatori del Canale ICT. 80mila euro la spesa per l’intera operazione. Giudizio positivo sulla partecipazione valdostana da parte di per Paolo Conta, ad di Laser e rappresentante di Confindustria Valle d’Aosta per il terziario innovativo. «Soltanto cinque regioni, fra cui la Lombardia e il Trentino, hanno allestito un loro stand e questo ha sicuramente giovato all’immagine della Valle d’Aosta; - ha detto Conta - inoltre la presenza di cinque realtà imprenditoriale all’interno di uno stesso stand mi ha permesso di sottolineare ancora una volta come aggregare le aziende, favorirne l’integrazione non soltanto sia possibile, ma necessario. La parola d’ordine oggi è condividere la conoscenza. Chi ha partecipato allo Smau lo ha sicuramente compreso».
Nel frattempo una delibera di giunta ha modificato alcuni criteri per la concessione dei contributi previsti dalla legge regionale n.84 del 7 dicembre 93 in materia interventi regionali in favore della ricerca e sviluppo. Una legge, particolarmente apprezzata dalle aziende, e che dal 2000 ad oggi ha permesso di distribuire 62,2 milioni di aiuti: 9 nel corso del 2010 e 6,8 nel 2009. Recentemente sono stati impegnati 4,55 milioni per i progetti presentati dalle imprese CCS Aosta, Dora, C.T.S. Electronics e Tecnomec. La novità principale dei nuovi criteri approvati è che potranno accedere agli aiuti le imprese insediate nella pépinière d’entreprises di Pont-Saint-Martin. Sul fronte dei nuovo soggetti beneficiari le nuove norme stabiliscono che «possono presentare domanda di contributo imprese, consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese che non dispongono di una sede operativa in Valle d’Aosta: le imprese, i consorzi e tutte le imprese facenti parte del raggruppamento temporaneo di imprese dovranno però essere operativi in tale sede prima della concessione del contributo e, comunque, non oltre 60 giorni dall’approvazione (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 24 novembre 2010)