Ormai è questione di ore. Dal 1° dicembre di quest'anno (giorno della prima riunione presso la sede del Confidal in Corso Lancieri 32/B ad Aosta) sarà finalmente operativo il Confidi Valle d’Aosta.
Un ulteriore passo verso la semplificazione delle realtà consortili operanti a livello della piccola regione autonoma da tempo auspicato dall'amministrazione regionale che già nel passato non ha nascosto di vedere di buon occhio la creazione di un unico soggetto in grado - pensiero espresso spesso dal Presidente della Giunta Augusto Rollandin e dal suo Assessore al Bilancio Claudio Lavoyer - di presentarsi agli istituti di credito con una maggior forza contrattuale.
L’atto ufficiale di nascita del nuovo consorzio è stato firmato dal notaio Gian Paolo Marcoz il 17 novembre dal Confidal, il Confidi degli albergatori guidato da Pericle Calgaro (289 soci e un erogato 2011 pari a 2,89 milioni), e dal Confidi Industriali di Federico Jacquin (290 soci e un erogato sempre 2011 di 22,3 milioni).
Sarà proprio Jacquin ad essere chiamato a ricoprire l'incarico di primo Presidente in una logica di alternanza, sancita da una governance perfettamente paritaria con un Consiglio di amministrazione composto da dieci consiglieri: cinque albergatori e cinque industriali. I nomi sono già stati indicati nell'atto costitutivo. Pericle Calgaro, Luciano Maquignaz, Giuseppe Demichelis, Silvana Perucca e Giorgio Gérard per gli albergatori e Federico Jacquin, Pierre Noussan, Flavio Bertino, Sergio Borla e Alfredo Lingeri per gli industriali.
«Il nuovo soggetto che nasce dall’operazione di aggregazione – spiega Calgaro - ha le caratteristiche necessarie – in base alla normativa vigente - per presentare istanza di iscrizione nell'elenco speciale dell’art. 106 del novellato Testo Unico Bancario e diventare Confidi vigilato da Banca d’Italia in modo da continuare a erogare ai propri soci i contributi regionali ai sensi della nuova legge a sostegno dei Confidi, approvata nel corso del 2011 dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta ».
Sulla carta il nuovo soggetto dispone di circa 90 milioni di garanzie e 600 associati. Dopo la fusione il cronoprogramma è già stato da tempo definito nel dettaglio. Prima di tutto sarà presentato un unico bilancio al 31 dicembre 2011. Poi si rivedranno le garanzie in essere e entro il 30 aprile 2012 il nuovo Cda del Confidi Valle d'Aosta convocherà l’assemblea di approvazione del bilancio per poi presentare la domanda alla Banca d’Italia di iscrizione come intermediario vigilato.
Sull’altro fronte non hanno ancora dato frutti i contatti avviati tra Valfidi (l’unico Confidi valdostano ad avere ottenuto l’iscrizione all’elenco, 3.084 soci e uno stock di garanzie in essere pari a 87,3 milioni corrispondenti ad un stock di finanziamenti garantiti di 205,01) e il Confidi CTS (Commercio, Turismo e Servizi), 1868 soci e un importo globale affidamenti al 31 agosto di 74.1 milioni di cui garantito 36,31. Pierluigi Genta precisa come ci siano ancora alcuni elementi da definire. «Con l'anno nuovo - spiega - intendiamo raggiungere l'obiettivo. della fusione. Riteniamo che sia meglio procedere dopo l'approvazione del bilancio annuale». La trattativa è stata confermata anche da Valfidi, guidata da dal Presidente Andrea Leonardi anche se gli esiti appaiono ancora incerti.
Un ulteriore passo verso la semplificazione delle realtà consortili operanti a livello della piccola regione autonoma da tempo auspicato dall'amministrazione regionale che già nel passato non ha nascosto di vedere di buon occhio la creazione di un unico soggetto in grado - pensiero espresso spesso dal Presidente della Giunta Augusto Rollandin e dal suo Assessore al Bilancio Claudio Lavoyer - di presentarsi agli istituti di credito con una maggior forza contrattuale.
L’atto ufficiale di nascita del nuovo consorzio è stato firmato dal notaio Gian Paolo Marcoz il 17 novembre dal Confidal, il Confidi degli albergatori guidato da Pericle Calgaro (289 soci e un erogato 2011 pari a 2,89 milioni), e dal Confidi Industriali di Federico Jacquin (290 soci e un erogato sempre 2011 di 22,3 milioni).
Sarà proprio Jacquin ad essere chiamato a ricoprire l'incarico di primo Presidente in una logica di alternanza, sancita da una governance perfettamente paritaria con un Consiglio di amministrazione composto da dieci consiglieri: cinque albergatori e cinque industriali. I nomi sono già stati indicati nell'atto costitutivo. Pericle Calgaro, Luciano Maquignaz, Giuseppe Demichelis, Silvana Perucca e Giorgio Gérard per gli albergatori e Federico Jacquin, Pierre Noussan, Flavio Bertino, Sergio Borla e Alfredo Lingeri per gli industriali.
«Il nuovo soggetto che nasce dall’operazione di aggregazione – spiega Calgaro - ha le caratteristiche necessarie – in base alla normativa vigente - per presentare istanza di iscrizione nell'elenco speciale dell’art. 106 del novellato Testo Unico Bancario e diventare Confidi vigilato da Banca d’Italia in modo da continuare a erogare ai propri soci i contributi regionali ai sensi della nuova legge a sostegno dei Confidi, approvata nel corso del 2011 dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta ».
Sulla carta il nuovo soggetto dispone di circa 90 milioni di garanzie e 600 associati. Dopo la fusione il cronoprogramma è già stato da tempo definito nel dettaglio. Prima di tutto sarà presentato un unico bilancio al 31 dicembre 2011. Poi si rivedranno le garanzie in essere e entro il 30 aprile 2012 il nuovo Cda del Confidi Valle d'Aosta convocherà l’assemblea di approvazione del bilancio per poi presentare la domanda alla Banca d’Italia di iscrizione come intermediario vigilato.
Sull’altro fronte non hanno ancora dato frutti i contatti avviati tra Valfidi (l’unico Confidi valdostano ad avere ottenuto l’iscrizione all’elenco, 3.084 soci e uno stock di garanzie in essere pari a 87,3 milioni corrispondenti ad un stock di finanziamenti garantiti di 205,01) e il Confidi CTS (Commercio, Turismo e Servizi), 1868 soci e un importo globale affidamenti al 31 agosto di 74.1 milioni di cui garantito 36,31. Pierluigi Genta precisa come ci siano ancora alcuni elementi da definire. «Con l'anno nuovo - spiega - intendiamo raggiungere l'obiettivo. della fusione. Riteniamo che sia meglio procedere dopo l'approvazione del bilancio annuale». La trattativa è stata confermata anche da Valfidi, guidata da dal Presidente Andrea Leonardi anche se gli esiti appaiono ancora incerti.