I componenti della Commissione in visita allo stabilimento |
Articolato
in tre momenti, il sopralluogo ha permesso alla delegazione di visitare il
reparto acciaieria, dove sono stati effettuati numerosi interventi per la
riduzione delle emissioni in atmosfera, il nuovo impianto di stoccaggio dei gas
tecnici, la cui collocazione consentirà alla Regione di realizzare un
Parcheggio pluripiano nell’area ad ovest dello stabilimento, e il nuovo Forno
Alte Prestazioni, grazie al quale è possibile produrre barre di grosse
dimensioni destinate al settore dell’Oil&Gas.
L’incontro
è stato inoltre l’occasione per i vertici dell’azienda per presentare alla
delegazione il “Rapporto annuale sui livelli e sulla qualità delle emissioni
in atmosfera dell’anno 2012 dello stabilimento”, da domani disponibile sul sito della CAS.
«L’obiettivo
di questo rapporto
– ha spiegato il vice presidente della CAS Roberto Marzorati - è quello di
proseguire un cammino intrapreso tre anni fa per far conoscere anche
all’esterno dell’azienda le metodologie di raccolta dei dati e i risultati
delle analisi effettuate durante l’ultimo anno. Tale decisione è nata dal
convincimento che la comunicazione di un’impresa non può tradursi unicamente
nella presentazione di elementi economici, finanziari e patrimoniali, ma deve
anche rendere conto delle metodologie di lavoro e dell’attenzione poste in
essere a tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente, soprattutto in una
situazione particolare come quella della CAS, in cui lo stabilimento si
inserisce all'interno di un contesto fortemente urbanizzato 0187.
Nel corso della presentazione è intervenuto anche
l’assessore Donzel che ha evidenziato: «la
presentazione del terzo rapporto CAS dimostra l’attenzione e la serietà con cui
l’Azienda da anni a fronte di notevoli investimenti, sta seguendo le tematiche
ambientali a seguito degli impegni intrapresi in occasione del rilascio
dell’autorizzazione integrata ambientale in un’ottica di salvaguardia dei
livelli occupazionali e nel pieno rispetto delle ricadute ambientali sui territori
circostanti».
Sintesi del rapporto
Anche quest’anno per facilitarne la lettura, il
Rapporto è stato suddiviso in due parti: la prima propone una rendicontazione
delle attività di monitoraggio effettuate nel 2012, mentre la seconda presenta
un focus specifico sull’acciaieria, a partire dalle nuove prescrizioni
contenute nell’AIA rinnovata nel dicembre 2012 e dal cronoprogramma delle
attività di miglioramento delle emissioni.
«Nel dettaglio, - ha spiegato Marzorati - nella prima parte si
sottolinea che anche quest’anno dall’analisi nei 186 parametri esaminati a
seguito dei complessivi 589 campionamenti non si sono mai registrati
superamenti dei limiti di legge dai punti di emissione e che, come per gli anni
passati, grazie ai sistemi di abbattimento e agli accorgimenti tecnici messi in
atto nelle lavorazioni, la CAS emette complessivamente il 3% del flusso di
massa totale autorizzato in kg/h. Per quanto attiene poi alle polveri sottili,
dai dati Arpa rilevati presso la stazione di via 1° maggio risulta che la media
dei PM10 2013 è inferiore alla media PM10 2012. In particolare, le linee di
tendenza di questi due anni per i mesi che vanno da gennaio a settembre
presentano entrambe un andamento decrescente, con una «forbice» ulteriormente migliorativa
per il 2013, risultato delle attività di contenimento e riduzione delle
emissioni in atmosfera dell’acciaieria avviate dall’azienda».
Attività
di contenimento che - dopo un’introduzione dedicata al cronoprogramma degli
interventi di miglioramento delle emissioni contenuto nell’AIA - sono
presentate nel dettaglio nella seconda parte del Rapporto, da cui si evidenzia
che:
- Con
largo anticipo sul cronoprogramma è stata terminata la prima fase delle
attività di tamponamento dell’edificio dell’acciaieria finalizzate a contenere
le emissioni diffuse in atmosfera.
- Con
anticipo sul cronoprogramma sono stati ultimati i lavori di ampliamento della
superficie filtrante relativi al punto di emissione E3 e della densità degli
elementi filtranti a entrambi i punti di emissione E2 ed E3, con l’obiettivo di
garantire l’abbassamento da 150 mg/Nm3 a 10 mg/Nm3 del limite di emissione
delle polveri in atmosfera provenienti dall’impianto convertitore AOD
dell’acciaieria (punti di emissione E2 Ed E3). L’intervento verrà implementato
entro il primo trimestre 2014 con l’installazione di due sistemi di misurazione
in continuo di polveri e portata ad entrambi i punti di emissione.
- Sempre
in anticipo sul cronoprogramma sono stati completati gli interventi finalizzati
a garantire l’abbassamento da 50 mg/ Nm3 a 10 mg/Nm3 del limite di emissione
delle polveri in atmosfera provenienti dalla colata continua (ossitaglio e
postazione argon) e collegati al punto di emissione E9.
Inoltre,
in questa parte del Rapporto con particolare riguardo all’Acciaieria, si
evidenzia che dall’entrata in vigore dell’AIA ad oggi, in accordo con gli
Organismi di controllo sono stati definiti due Piani di miglioramento che
consentiranno di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza:
Piano di
miglioramento 1: installazione di un sistema di monitoraggio in continuo degli
impianti di aspirazione e abbattimento delle emissioni dei principali impianti
dell’acciaieria.
Piano di
miglioramento 2: consolidamento di procedure automatiche di gestione dei
sistemi di misura in continuo di polveri e portate.
Infine,
la conclusione del Rapporto è dedicata all'illustrazione degli obiettivi che la
Cas intende raggiungere con uno studio indipendente avviato nel 2013 con
l’Università Bicocca di Milano e affidato al prof. Demetrio Pitea.
Articolato
in due fasi, questo progetto ha come finalità quella di approfondire la
conoscenza delle emissioni in atmosfera tipiche dell’acciaieria.
La prima
fase – già ultimata – è servita a compiere un confronto statistico su tutti i
dati raccolti all’interno dello stabilimento tra il 2008 e il 2012 da CAS e/o
ARPA in occasione di autocontrolli aziendali, progetti in ambito AIA, misure
condotte al di fuori delle attività AIA negli anni oggetto di indagine ed ha
permesso di stabilire che: i valori misurati alle emissioni sono sempre stati
ampiamente al di sotto del limite di legge. In particolare “Nel 2012, la
concentrazione media annuale delle polveri totali nelle emissioni è compresa
tra 1% e 10% del corrispondente valore limite fissato nell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) vigente nel 2012”.
La
seconda fase di studio – avviata da qualche mese e in fase di ultimazione -
prevede un’analisi statistica dei dati finalizzata alla caratterizzazione
qualitativa delle emissioni dell’acciaieria. Questa indagine consentirà di
definire la composizione dei metalli presenti nelle polveri emesse dallo
stabilimento e permetterà così di individuare e tracciare l’impronta delle
emissioni CAS nei PM10.
«In
tal modo, - ha
concluso il vice presidente della CAS - una volta determinato il contributo
delle fonti di emissioni della CAS rispetto alle altre fonti, sarà possibile
contribuire alla definizione delle azioni trasversali di miglioramento della
qualità dell’aria della Piana di Aosta».
2 commenti:
Mini-aggiornamento.
Comunicato stampa di Legambiente
ANALISI DELL'ARIA ALLA CAS
PER ESSERE TRANQUILLI NON BASTANO LE AUTOCERTIFICAZIONI
NON BASTA LA QUANTITA' DELLE POLVERI FINI: SERVE CONOSCERNE LA QUALITA'
Apprendiamo con soddisfazione dai media che gli autocontrolli aziendali, previsti per legge, che la Cogne Acciai Speciali svolge ogni anno, hanno dato, per il 2013, esito positivo: i limiti di emissione delle polveri sono stati rispettati, e la C.A.S. ha anticipato in parte il crono programma dei lavori previsti per il contenimento delle emissioni diffuse, dando avvio al tamponamento del tetto dell’edificio acciaieria.
Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, pur riconoscendo lo sforzo che l’azienda sta mettendo in atto, esprime una certa preoccupazione. Recentemente abbiamo riscontrato una ripresa delle emissioni diffuse che, non essendo convogliate nei camini dagli impianti di aspirazione, vengono emesse nell’ambiente senza alcun abbattimento delle sostanze inquinanti.
Abbiamo segnalato una serie di episodi, piuttosto ravvicinati nel tempo, all’azienda ed alle autorità competenti. Ci è stato risposto, dall’Assessorato all’Ambiente e dalla A.U.S.L., che la situazione verrà monitorata con attenzione.
Adesso aspettiamo di conoscere dall’A.R.P.A. i dati sulle emissioni di metalli pesanti (il nickel, nelle ultime rilevazioni rese pubbliche a giugno, era in calo, ma pur sempre a un livello doppio rispetto a quanto previsto dalla legge), sulla loro presenza nel suolo di Aosta, e infine sulla dispersione degli inquinanti nella Plaine.
“Siamo contenti che la CAS emetta meno polveri – conclude la Presidente del Circolo Alessandra Piccioni - ma è importante conoscere le analisi di quelle polveri, e sapere come si disperdono sul territorio. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile valutare in modo corretto ed esaustivo il reale impatto che ha, oggi, l’acciaieria sul nostro territorio.”
Aosta, 21 novembre 2013
Mini-aggiornamento.
Comunicato stampa di Legambiente
ANALISI DELL'ARIA ALLA CAS
PER ESSERE TRANQUILLI NON BASTANO LE AUTOCERTIFICAZIONI
NON BASTA LA QUANTITA' DELLE POLVERI FINI: SERVE CONOSCERNE LA QUALITA'
Apprendiamo con soddisfazione dai media che gli autocontrolli aziendali, previsti per legge, che la Cogne Acciai Speciali svolge ogni anno, hanno dato, per il 2013, esito positivo: i limiti di emissione delle polveri sono stati rispettati, e la C.A.S. ha anticipato in parte il crono programma dei lavori previsti per il contenimento delle emissioni diffuse, dando avvio al tamponamento del tetto dell’edificio acciaieria.
Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, pur riconoscendo lo sforzo che l’azienda sta mettendo in atto, esprime una certa preoccupazione. Recentemente abbiamo riscontrato una ripresa delle emissioni diffuse che, non essendo convogliate nei camini dagli impianti di aspirazione, vengono emesse nell’ambiente senza alcun abbattimento delle sostanze inquinanti.
Abbiamo segnalato una serie di episodi, piuttosto ravvicinati nel tempo, all’azienda ed alle autorità competenti. Ci è stato risposto, dall’Assessorato all’Ambiente e dalla A.U.S.L., che la situazione verrà monitorata con attenzione.
Adesso aspettiamo di conoscere dall’A.R.P.A. i dati sulle emissioni di metalli pesanti (il nickel, nelle ultime rilevazioni rese pubbliche a giugno, era in calo, ma pur sempre a un livello doppio rispetto a quanto previsto dalla legge), sulla loro presenza nel suolo di Aosta, e infine sulla dispersione degli inquinanti nella Plaine.
“Siamo contenti che la CAS emetta meno polveri – conclude la Presidente del Circolo Alessandra Piccioni - ma è importante conoscere le analisi di quelle polveri, e sapere come si disperdono sul territorio. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile valutare in modo corretto ed esaustivo il reale impatto che ha, oggi, l’acciaieria sul nostro territorio.”
Aosta, 21 novembre 2013
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