Sull'ultimo numero del Corriere della Valle ho pubblicato un intervento di Martino Cossard, presidente della Bcc Valdostana e della sezione ABI Valle d'Aosta, da me richiesto. Un testo che lancia un messaggio chiaro ed invita i risparmiatori valdostani ad un atteggiamento più sereno e prudente, senza farsi prendere dal panico. L'intervento segue anche l'incontro della Giunta regionale con il mondo del credito di cui pubblico alcune immagini per illustrare questo post. Leggete qui il comunicato stampa diramato al termine dell'incontro.
La situazione finanziaria internazionale sta attraversando un momento di grande criticità, conseguente ad operazioni creditizie e di finanza evoluta, piuttosto avventurose provenienti particolarmente dagli Stati Uniti d’America.
Le problematiche legate ai mutui “sub prime” erogati da istituzioni americane a fronte di garanzie insufficienti, se non addirittura insussistenti, hanno creato una situazione di grande difficoltà nel momento della mancata restituzione degli stessi.
Tali crediti sono stati cartolarizzati dalle banche titolari ed inseriti in prodotti finanziari offerti sul mercato. Questa situazione ha provocato un notevole impatto sul sistema degli intermediari internazionali, tanto che, con la congiuntura in atto e l’incertezza nel futuro, hanno determinato forti richieste di rimborso da parte dei risparmiatori, creando così la difficoltà delle banche nel far fronte alla liquidità attesa, in assenza di possibili emissioni di prodotti finanziari, che non venivano sottoscritti.
La difficoltà di reperire liquidità sul mercato internazionale, già forte da un po’ di tempo ed aggravata dalle situazioni di cui sopra, hanno determinato prob
lemi di stabilità del sistema bancario internazionale e soprattutto di quello americano, meno protetto rispetto ad altri come quello italiano. Le conseguenze le conosciamo tutti, dallo stato di insolvenza di alcuni intermediari al fallimento di altri, che hanno creato il terremoto finanziario internazionale, in cui sono caduti tutti i paesi, anche quelli più protetti come l’Italia, infatti il mercato della finanza ormai è un mercato globale che investe tutto il mondo. A fronte di tale grave situazione, i governi dei vari paesi sono intervenuti per garantire un futuro all’economia mondiale e più in particolare ad iniziare dagli USA al Regno Unito, per arrivare agli stati dell’Europa dell’Euro, sono stati adottati provvedimenti finalizzati a mantenere vivo un sistema finanziario che rischiava di crollare completamente. Gli interventi, oltre a garantire, più in generale, la stabilità del sistema creditizio e finanziario, hanno lo scopo di salvaguardare le istituzioni per evitare la stagnazione economica mondiale. In Italia in particolare gli interventi statali sono finalizzati a sostenere gli organismi creditizi qualora gli stessi non fossero più nelle condizioni di mantenere i livelli di patrimonializzazione richiesti per lo svolgimento della propria attività, mentre in altri stati l’intervento è stato più diretto nel capitale sociale della banca, rendendola di fatto parzialmente pubblica. La finalità per tutti è sicuramente quella di sostenere l’elemento essenziale per lo sviluppo delle attività economiche di un paese che, necessita di credito e di fiducia per poter far ripartire e sviluppare l’economia reale, costituita dalla produzione e dai consumi. La Valle d’Aosta è intervenuta per sostenere particolarmente i risparmiatori e coloro che hanno investito caricandosi di finanziamenti per i quali potrebbero non essere in grado di sostenere il corretto rimborso, oltre che affrontare l’eventualità che il sistema bancario non fosse nelle condizioni di ulteriormente supportare il credito con la capacità sino ad ora dimostrata. Per la Valle d’Aosta non si pone il problema di sostenere direttamente gli istituti di credito, in quanto la maggior parte del sistema bancario ha sede esterna e procede ad una attività solamente commerciale
nell’ambito regionale, salvo il sistema del Credito Cooperativo che opera in Valle, il quale però dimostra di non avere problematiche di liquidità e di rispetto dei parametri di solvibilità emersi per altre istituzioni bancarie. Pertanto la situazione in Valle d’Aosta è piuttosto tranquilla. Altra cosa sono gli investimenti effettuati dai risparmiatori valdostani, che pure hanno acquistato prodotti oggetto di criticità. In questo caso occorre distinguere due ambiti: il primo per coloro che hanno investito con depositi su conto corrente o su titoli di stato italiani e nel caso delle BCC nelle obbligazioni delle stesse, che sono garantite da un apposito fondo nazionale,
per i quali non ci sono particolari problematiche di rischiosità; il secondo per coloro che hanno investito in prodotti finanziari ed obbligazioni che sono cadute nell’ambito dei prodotti «
spazzatura»; per questi ci potranno essere perdite, ancora da quantificare, in base al momento della scadenza delle obbligazioni o nel momento in cui si vorrà rendere liquido l’investimento. Allo stato attuale occorre mantenere la calma ed evitare di effettuare passi avventati, come la richiesta di rendere liquidi gli investimenti. L’evoluzione della situazione e la volontà dimostrata dalle istituzioni internazionali nell’affrontare la crisi, potrà alleviare i danni e fare in modo che l’attuale situazione possa migliorare permettendo così all’economia reale di riprendere il suo cammino. Perché ciò avvenga è anche necessario che i consumi continuino ad evolvere, permettendo così alla
produzione di immettere sul mercato i prodotti, avviando un circuito virtuoso che aiuterà all’economia a riprendersi. Ritengo che, allo stato attuale, sia oltremodo necessario provvedere a progettare il futuro, sia per quanto riguarda gli sviluppi degli investimenti dei propri risparmi, sia per quanto riguarda le attività che potranno in futuro presentarsi come propulsori dell’economia reale, quanto mai necessaria per uscire dal tunnel in cui siamo caduti. Sicuramente i fatti di questi ultimi tempi faranno modificare abitudini e norme, con una maggiore consapevolezza, sia dei risparmiatori che potranno avvalersi di maggiore assistenza, sia per il sistema finanziario che dovrà ammodernarsi e svolgere l’attività con maggiore prudenza, nel rispetto di quelle norme che sicuramente verranno emanate per migliorare la stabilità dei mercati internazionali.
(Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 16 ottobre)