Il 19 settembre il concorso «Vota il miglior imprenditore valdostano del 2010» aveva toccato quota 700 voti. Ora in poco più di un mese ha superato la boa dei mille. Mancano due mesi alla fine del concorso e i giochi non sono ancora fatti. Se non sai per chi votare prova a leggere le mie motivazioni per farti un'idea.
Come sempre - prima di illustrare la classifica - ti ricordo che oltre alla prima piazza sono anche molto importanti le sette successive che permettono di partecipare al sondaggio-concorso anche per la prossima edizione. E ora vediamo come sta andando.
Nessuna novità in testa alla classifica: con 325 suffragi Oliviero Gobbi (Abc Company), è saldamente al comando e ha macinato molti dei voti di questa seconda tranche, forte di un brand che, evidentemente, garantisce una notorietà più popolare.
Alle sue spalle, con 229 suffragi, Andrea Cappellari (Mavitec), una new-entry alla guida di una giovane start up che non appare intenzionato a mollare la piazza d'onore e può ancora impensierire chi lo precede. Terzo Posto, staccato di pochi voti, a quota 207 preferenze, si conferma Giusto Giovannetti (Centro Colture Sperimentali Aosta), che non ha mancato di segnalare l'esistenza del concorso anche sul suo sito.
Quarta piazza, staccatissimo (ben lontano dai fasti del 2009 quando aveva chiuso al secondo posto con 782 preferenze), Pietro Capula (Gps Standard) a 43 voti. Visto l'andamento delle passate edizioni ha i numeri per inserirsi nel pacchetto di testa. Strano che i suoi «grandi elettori» non si siano ancora dati da fare.
Più distanziati Costantino Charrère (Les Crêtes) con 25, Sergio Borla (Valdostana Carni) a 24 e Alberto Celesia (Gros Cidac) a 23. Un trio che meriterebbe maggiore attenzione.
Conquista ancora l'ultima piazza utile per rimanere in gara anche nell'edizione 2011 Alessandra Fulginiti (Valgrisa) con 21 voti, alla strenua difesa della presenza femminile all'interno del Concorso.
Primo degli esclusi di un soffio Roberto Presciani (Consorzio Trait-d'Union) a 20. Tutto è ancora possibile, ma non può che preoccupare il fatto che si tratti dello stesso risultato dell'ultimo aggiornamento.
A 16 suffragi Silvana Perucca (Hôtel de Ville di Saint-Vincent) che sembra avere ancora fiato per ritagliarsi una posizione più ambiziosa. A 15 si fa vedere Riccardo Trisoldi (Compagnia Valdostana delle Acque), seguito a 13 dalla coppia Davide Bettoni (Mavel) e Paolo Conta (Laser), che dopo due terzi posti quest'anno per la prima volta non combatte per la zona medaglie. A 12 voti si fermano gli albergatori Corrado Neyroz (Hôtel Hermitage) e Piero Roullet (Hôtel Bellevue).
Fanalino di coda con 11 suffragi Umberto Bena (Ribes Ricerche) che l'anno scorso ben impressionò, alla sua prima partecipazione, con una più che dignitosa sesta piazza. Ma, fatta eccezione per le piazze d'onore, la classifica è davvero molto corta e le rimonte possono essere all'ordine del giorno.
L'invito finale che ti faccio per questo aggiornamento è naturalmente il solito. Vota e fai votare il mio concorso. C'è tempo fino al 10 dicembre. E tutto può ancora cambiare.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
6 commenti:
Silvana Perucca è salita di oltre 150 clicchi in 24 ore. Prima di allora oltre un mese di ozi capuani. Cappellari docet.
Nelle ultime 24 ore un ulteriore centinaio di clicchi per la persona sopra indicata. Di sabato .... Tutti cliccatori diversi?
@Borluzzi
Ma perchè non potrebberlo essere? In Valle d'Aosta ci sono 500 albergatori. Il bacino di voti non è così inusuale. L'anno scorso Gobbi vinse con 1792 voti contro i 782 di Pietro Capula, il secondo classificato, e nessuno urlò allo scandalo.
Non urlo allo scandalo, una competizione senza tornelli è intrinsecamente diversa da un sondaggio di Crespi.
Siccome non credo all'esistenza di Peter Pan e del mago Merlino trovo difficoltà a immaginare che parte cospicua dei 500 albergatori valdostani agiscano all'unisono.
@Borluzzi
Tutti i sondaggi on line sono senza tornelli e tutti sono evidentemente diversi da una rivelazione di opinioni fatte da una società di sondaggi anche perchè qui vota chi vuole e intendiamo individuare un vincitore. Mi pare un concetto così evidente che mi stupisce il fatto di doverlo scrivere...
D'accordissimo con Favre, però mi sia consentito dire che esiste pure un modus in rebus...
Comunque io stesso sono un votante imperfetto.
Conosco poche delle persone indicate nei tre sondaggi e ho sempre e solo votato per dei Gobbi che non conosco e di cui non so valutare la bontà imprenditoriale che certo esiste.
I pregi di padre/nonno ricadono su figlio/nipote perchè Toni, privo di staffe quando io entrai nel suo negozio, me le approntò sul momento con un bel cordino rosso e bruciandone le estremità con la candela (maggior precisione rispetto al fiammifero), nonchè altre volte mi parlò di sue salite(era espertissimo anche di Oberland) con grande simpatia.
Ciò premesso, che c'azzecca il mio voto per i due Gobbi viventi? Diciamo che chi oggi produce ramponi e piccozze mi sta simpatico, ma la simpatia verso la tipologia di una produzione o verso l'albero genealogico familiare dovrebbero essere estranei al voto.
Basta, sto vivisezionando ciò che va preso più sportivamente.
Termino qui.
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