Questa settimana proponiamo l’intervista a Simone Bertucco alla guida del Consorzio delle Tecnologie e della Innovazione.
Cos’è il Consorzio CTI?
Il Consorzio C.T.I. è un ente di formazione regionale accreditato specializzato in analisi dei fabbisogni formativi, progettazione, selezione, monitoraggio, attestazione delle competenze e gestione corsi di aggiornamento, qualifica e specializzazione; inoltre grazie all’esperienza maturata
con la gestione del progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo è in grado di attivare e gestire tirocini formativi, di inserimento e reinserimento lavorativo contando su una ricca rete di partenariati
attivati con aziende valdostane e piemontesi.
Come ha scelto di dedicarsi a questo settore?
Ho scelto come argomento di tesi di laurea “L'origine, i principi, la metodologia di applicazione, gli
obiettivi, lo sviluppo, nonché i risultati raggiunti dalle precedenti programmazioni dell’FSE”, ambito, ormai da dieci anni, della mia attività lavorativa. La vastità dei suoi campi la rendono materia complessa e di grande interesse. La mia professione nasce dal mio interesse per un aspetto dell'attività istituzionale dell'Unione Europea che ha rivestito negli ultimi due decenni un ruolo importante nella determinazione delle politiche sociali Europee, Italiane e della Regione Valle d'Aosta.
Fino ad ora quante persone avete coinvolto ?
Il Consorzio C.T.I. esiste ormai da 20 anni e svolge una attività innovativa in Valle d’Aosta nella diffusione delle conoscenze legate al settore della formazione professionale tecnologica. I settori professionali in cui vanta maggiore competenza sono quelli legati all’area dei servizi alle imprese: amministrazione e contabilità, tecnologie e informazione, ingegneria e architettura e lingue
(Cinese, Francese, Inglese, Russo e Spagnolo). Raggiungiamo circa 400 destinatari all'anno.
Voi offrite un importante supporto ai disoccupati...
Lo scopo dell’FSE consiste nell’assicurare ai cittadini europei migliori prospettive occupazionali e nell’aiutarli ad avere successo nel percorso professionale scelto. Nel contesto dell'attuale crisi economica, che minaccia sia i lavoratori sia le imprese che li impiegano, l'FSE raddoppia i suoi sforzi nell’intento di promuovere la creazione di posti di lavoro, sostenere chi è alla ricerca di un’occupazione e contribuire a mantenere le posizioni lavorative esistenti in tutta Europa. Le iniziative dell’FSE volte a promuovere l'occupazione riguardano tutti i settori e tutti i gruppi di persone che possono trarne beneficio. Particolare attenzione è tuttavia dedicata ai gruppi che incontrano maggiori difficoltà o a quelli che possono trarre considerevoli vantaggi dalle attività
dell’FSE in queste aree: in tutta Europa, i progetti dell'FSE sostengono la creazione di posti di lavoro,
aprono nuovi sbocchi professionali per un maggior numero di persone e favoriscono l’inserimento
dei cittadini nel mercato del lavoro. Gli sforzi profusi, che comprendono migliaia di programmi e progetti, abbracciano un ampio spettro di attività e gruppi di persone. I disoccupati di lunga durata,
ad esempio, vengono aiutati a ottenere nuove competenze e a rafforzare la propria motivazione.
L’FSE offre ai dipendenti delle industrie in declino nuove opportunità e competenze produttive, spesso per i settori nuovi e in crescita dell’economia a basse emissioni di carbonio. Tramite l’accesso a strutture di assistenza all’infanzia e orari di lavoro flessibili, inoltre, si favorisce il ritorno al lavoro dei genitori. Le donne sono incoraggiate ad accedere a posti di lavoro di natura tecnica, mentre gli uomini ricevono formazione nelle professioni educative e assistenziali, tradizionalmente a stragrande maggioranza femminile. In tutta Europa, l’FSE sta dunque fornendo ai disoccupati e ai lavoratori le competenze e le prospettive necessarie per poter usufruire di più possibilità di scelta e di un maggiore controllo sulla propria vita. La crisi ha portato con sé una disoccupazione elevata, che nel 2012 ha superato i 25 milioni di persone nell’UE, ma anche la disoccupazione a lungo termine è in aumento.
Eppure, esistono diversi posti di lavoro vacanti, in alcuni casi perché i candidati non hanno le competenze richieste, in altri perché le posizioni offerte sono in un’altra regione o in un altro paese.
L'FSE si è impegnato a colmare questo “vuoto di competenze” assicurando ai disoccupati le qualifiche e le competenze (comprese quelle “verdi”) richieste oggigiorno dai datori di lavoro.
Inoltre, aiuta chi è disoccupato a spostarsi in tutta Europa per trovare lavoro, ad esempio con tirocini
all'estero e attività di formazione linguistica.
Da pochi mesi avete una nuova sede...
È stato per noi un investimento importante in modo da poter aumentare la qualità dei servizi offerti.
Grazie ai nostri partner nei prim 20 anni utilizzavamo sia le nostre risorse strumentali che quelle della
Scuola Manzetti che ringrazio. Oggi, in via Xavier de Maistre 23, abbiamo tre aule multimediali e un laboratorio informatico da 15 posti. Quindi è stato un percorso lungo, molto meditato, che oggi trova uno spazio adeguato per le persone che frequentano le nostre attività.
Che tipo di corsi offrite?
Noi ci occupiamo di sfruttare quelli che sono i bandi messi a disposizione dalla Regione Valle d’Aosta. Il 15 ottobre scorso è terminata la programmazione di un progetto multimisura su quattro finestre. Attendiamo l’approvazione di una serie di attività. Mi fa piacere citare dei percorsi di lingua che noi eroghiamo insieme all’English center e all’Alliance Française che prevedono oltre che inglese e francese anche tedesco e spagnolo, con l’ente di formazione ISAMED–CTI ci occupiamo di corsi per certificare patentini e abilitazioni nel campo del mondo edile, in più presentiamo corsi a valere sulle qualifiche per operatore alle vendite, segretaria amministrativa e percorsi di quarto livello in ambito contabile.
Quali sono i corsi più significativi che state per proporre?
Attualmente siamo in attesa del FSE ma abbiamo una proposta molto interessante sul Feasr, che è la
linea di finanziamento dell’Assessorato regionale all’agricoltura, nello specifico il programma di sviluppo rurale. Abbiamo presentato un progetto che si chiama “Creiamo insieme” MISURA M 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, che prevede cinque corsi di formazione e intervento orientati ai territori di media montagna. L’intervento è organizzato in una logica modulare con laboratori specifici che saranno erogati in giornate di lavoro in aula mirati a trasmettere competenze sull’accoglienza, sul territorio e l’organizzazione di servizi in linea con la richiesta
di mercato internazionale e nazionale. Si sono identificati 5 lotti territoriali insistenti su 7 delle 8
Unités des communes Valdôtaines, nello specifico: Valdigne–Mont Blanc, Gran Paradis, Grand Combin– Mont Emilius, Mont Cervin–Evançon e Mont Rose – Walser. Al termine di una serie di incontri con i referenti territoriali delle Unités des Communes, si chiede di poter interpretare in maniera estensiva il perimetro territoriale, così da poter mantenere la priorità di accesso agli operatori
dei Comuni individuati. Tale accesso, tuttavia, qualora ci fossero "posti liberi", sarà permesso agli operatori interessati delle Unités des Communes limitrofe.
Fondi europei: un’opportunità non sempre facile da gestire…
Sul piano economico il sostegno del FSE allo sviluppo regionale ha comportato un ingente stanziamento di risorse a favore della nostra comunità con la predisposizione di numerosi strumenti di aiuto. Si tratta di uno strumento potentissimo che permette di raggiungere risultati significativi.
Sin dall'esordio è stata chiara l'importanza dei Fondi Strutturali e la crescente necessità della loro applicazione. Temi quali la buona gestione delle risorse e il rispetto dei principi dell'Unione rivestono
un ruolo fondamentale e condizionano in modo sensibile le scelte e le strategie di sviluppo. La descrizione dei risultati del FSE in Valle d'Aosta, considerata la vastità, è analizzabile solo parzialmente. Una relazione minuziosa ed esaustiva richiederebbe uno studio sul campo e l'applicazione di una metodologia più rigorosa di quella che ho potuto impiegare, l'apprendimento
della quale rappresenta uno dei miei auspicati obiettivi futuri. È complesso ma per una ragione giusta
cioè utilizzare al meglio i fondi che la Comunità mette a disposizione.
Con i vostri corsi si trova lavoro? E soprattutto quali consigli dare a chi vuole cercare di reinserirsi nel mondo del lavoro?
Io penso che con i nostri corsi, ma più in generale con i corsi che il Dipartimento delle Politiche del
Lavoro e della Formazione mette a disposizione si possa trovare lavoro. È chiaro che è un percorso
complesso, articolato, difficile da comprendere per una persona che è in cerca di lavoro per la prima volta. Il mio modesto consiglio è quello di essere informato al massimo. Utilizzando tutte le potenzialità che la Regione mette a disposizione. Attore centrale in questa fase è il Centro di Orientamento che offre un supporto a tutti coloro che sono chiamati a compiere scelte lavorative,
scolastiche o formative ed un accompagnamento nell’affrontare i compiti connessi alle fasi di transizione come il passaggio da un ciclo scolastico ad un altro, da un lavoro ad un altro oppure il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Mi permetto anche di segnalare tutti gli organismi
accreditati con cui siamo a volte in competizione per una misura o un finanziamento, ma in realtà in sincronia per la qualità dei servizi. Si tratta di ENAIP VDA S.C.S., PROGETTO FORMAZIONE
– S.C.R.L., Fondazione per la formazione professionale turistica, Trait D'Union, CNOS/ FAP Regione Valle d'Aosta – Don Bosco, INSTITUT AGRICOLE REGIONAL e, soprattutto l’Ente Bilaterale Regionale Unitario Del Settore Turismo della Valle d'Aosta con cui noi abbiamo un protocollo di relazione. Al termine di questa fase di formazione, di ricerca, di analisi credo che un consiglio possa essere quello di andarsi ad informare presso le agenzie interinali per il lavoro ad esempio noi abbiamo dei rapporti privilegiati per la qualità dei servizi erogati con Manpower, in Rue Xavier de Maistre, 16, e Randstad che si trova in Via Monte Solarolo, 5.
Qual è la situazione del lavoro in Valle?
Prima di presentare un progetto facciamo sempre un’attenta analisi di quello che è il mercato del lavoro. I dati più recenti, diffusi a fine 2018 dall’Istat, sebbene siano da interpretare con cautela,
considerato che si tratta di dati provvisori, indicano un moderato miglioramento delle dinamiche economiche. Analogamente, anche i principali indicatori del mercato del lavoro, sebbene ermangono
ancora significative tensioni occupazionali, evidenziano trend maggiormente positivi rispetto al recente passato. È un mercato però molto mobile. Settorialmente, ad esempio, prosegue il trend negativo dell’industria (–1,9% tra il 2017 ed il 2018), dovuto soprattutto al comparto delle ostruzioni
(–4% nell’ultimo anno), mentre l’occupazione nei servizi cresce ancora (+1,2%), in particolare nel comparto turist i c o – c omme r c i a l e (+2,6%), e quella dell’agricoltura risulta sostanzialmente stazionaria (–0,8%, ma in termini assoluti si tratta di numeri molto piccoli). Ritengo dunque di
avere fiducia nella Valle d’Aosta come ho sempre avuto e anche nel Fondo Sociale Europeo e sempre
più occorre avere una flessibilità, una duttilità nell’analisi dei flussi micro e macro economici.