31 ottobre 2012

Focus sugli Strumenti finanziari regionali per l'Innovazione


Piccola segnalazione per imprenditori di buona volontà.

Attiva, Agenzia per il Trasferimento Tecnologico e l'Internazionalizzazione in Valle d'Aosta, organizza in data 14 novembre alle ore 14.30, presso la Pépinière d'Entreprises di Aosta, una tavola rotonda dal titolo: «Focus sugli strumenti finanziari regionali per l'innovazione».

Nel corso del pomeriggio verranno illustrati i principali strumenti regionali a sostegno dell'innovazione, tra i quali gli interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali ed artigiane, gli aiuti all'innovazione e gli interventi regionali in favore delle nuove imprese innovative.

A seguire, verrà presentato il nuovo bando di acquisizione di servizi di ricerca e sviluppo finanziato nell'ambito del progetto strategico di Cooperazione transfrontaliera Alcotra Innovazione.

Come per la prima call, indetta nel marzo 2012 e scaduta il 22 giugno, il bando si propone di incentivare la prototipazione e la sperimentazione di prodotti e servizi innovativi, non ancora esistenti sul mercato, che rispondano a precisi fabbisogni della pubblica amministrazione e che coinvolgano nella fase di sperimentazione, singoli o gruppi di utilizzatori finali che, auspicabilmente, siano distribuiti in più regioni del territorio transfrontaliero.

Per conseguire tali obiettivi, il bando intende adottare lo strumento del «Pre-Commercial Public Procurement», di cui alla Comunicazione CE intitolata «Appalti pre‐commerciali: promuovere l'innovazione per garantire servizi pubblici sostenibili e di elevata qualità in Europa» - COM(2007) 799 definitivo del 14.12.2007.

La tavola rotonda costituirà un'importante occasione per porre domande e per avere tutti i chiarimenti del caso non solo relativamente agli strumenti finanziari che verranno presentati in quella sede, ma anche relativamente al Bando a favore di imprese per la realizzazione di progetti di innovazione, per il quale i progetti di ricerca dovranno essere presentati entro le ore 12,00 del 13 dicembre 2012.

Eventuali quesiti e richieste di chiarimenti potranno essere anticipati via e-mail all'indirizzo innovazione@ao.camcom.it entro il 12 novembre, in modo da permettere ai relatori di raccogliere elementi utili per fornire risposte esaustive e complete.

La partecipazione è libera, previa registrazione via mail all'indirizzo: innovazione@ao.camcom.it o telefonicamente allo 0165/573096, entro il 12 novembre.
Le adesioni saranno raccolte secondo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

L'iniziativa si inserisce nelle attività di animazione territoriale di carattere economico, finanziate dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta nell'ambito del Programma Operativo FESR Competitività Regionale 2007/2013.
In allegato il programma dell'evento, ulteriori informazioni sono disponibili sul sito.

Pos: Piano Operativo di Sicurezza. Guida pratica per le imprese con Cd-rom

Proseguo i miei consigli di lettura imprenditoriali...

POS - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA. GUIDA PRATICA PER LE IMPRESE. CON CD-ROM

Autore: Michela Arezzini
Editore: Wolters Kluwer Italia - Gruppo WKI
Pagine: 96
Anno: ottobre 2012
Codice: 00141426
Codice ISBN: 978-88-6750037-6
Prezzo di copertina Libro+Cd-Rom: 45,00 Euro
Prezzo archimagazine Libro+Cd-Rom (sconto del 10%): 40,50 Euro

Lavorare in cantiere in condizioni di sicurezza richiede una preventiva organizzazione aziendale, finalizzata al rispetto della normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il volume è una guida operativa alla stesura del Piano Operativo di Sicurezza (POS), il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice deve redigere in riferimento ad ogni cantiere interessato, nel rispetto della normativa vigente e con l'obiettivo di valutare i rischi che si presentano ad un'impresa esecutrice all'interno di uno specifico cantiere.

Il volume costituisce inoltre un promemoria degli adempimenti, documentali e strutturali, in capo all'azienda.

Nel volume viene presentato lo scheletro del documento per ribadire l'importanza della specificità che il POS deve ricevere, per ogni singolo cantiere, sia che si tratti di un documento scritto a partire da una pagina bianca, sia che si utilizzi un software che indirizzi nella compilazione.


STRUTTURA DEL VOLUME
Capitolo 1 - Obiettivi del POS e complementarietà con altre valutazioni dei rischi
Capitolo 2 - Contenuti minimi
Capitolo 3 - Compiti e responsabilità
Capitolo 4 - Aggiornamenti e revisioni
Capitolo 5 - Formazione obbligatoria.

All'opera è allegato un CD-Rom contenente il software Blumatica POS & PSS Light che consente la redazione di Piani Operativi di Sicurezza (POS) e di Piani di Sicurezza Sostitutivi (PSS), ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
Si tratta di un compositore estremamente versatile ed efficace che, grazie alle schede in formato MS Word© con contenuti veramente professionali (comunque personalizzabili da parte dell'utente), consente di gestire le problematiche specifiche con sensibile riduzione di tempi e risorse generando documenti eleganti e tecnicamente validi.

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Telcha: Aosta teleriscaldata entro il 2018 | In Valle arriva Cofely Italia del gruppo Cofely GdF Suez

Da sinistra Pietro Giorgio (Sea), Agostino Albertazzi (Cogely Italia), il sindaco Bruno Giordano, Riccardo Trisoldi (Cva), il presidente Augusto Rollandin e l'Assessore comunale Delio Dozel
Questa mattina, presso il Salone Ducale del Comune di Aosta è stato presentato, da Telcha, il progetto di teleriscaldamento della città. Le novità principali? Sostanzialmente tre:

- Aosta sarà completamente teleriscaldata entro il 2018

- Per il teleriscaldamento la compagine originaria (CVA, SEA, F.lli Ronc) rimane confermata, ma ad essa si affianca, con un ingresso con quota maggioritaria Cofely Italia, del gruppo Cofely GdF Suez. La nuova compagine sarà pertanto Cofely (51%) CVA 24%, SEA 12.5% e F.lli Ronc 12.5%. Si tratta di un socio di peso come si deduce da una semplice occhiata al sito.


- Dal 6 novembre si può già aderire al teleriscaldamento


Nel dettaglio. Questa mattina hanno preso la parola il Presidente di Telcha Riccardo Trisoldi, il Sindaco della Città di Aosta Bruno Giordano, l’Assessore comunale allo Sviluppo sostenibile, al Servizio idrico integrato, all’Ambiente, all’Igiene urbana e alla distribuzione del gas naturale Delio Donzel, i Consiglieri d’Amministrazione Telcha Agostino Albertazzi di Cofely Italia e Pietro Giorgio di Sea e il Presidente della Giunta Regionale Augusto Rollandin.

Ha aperto l’incontro Trisoldi, comunicando che «con la nuova compagine azionaria prende il via un progetto che porterà alla città di Aosta un indubbio valore. I nuovi soci raccolgono infatti, sia competenze tecniche, sia la forza finanziaria e la capacità attuativa per portare a termine, nel migliore dei modi, un’iniziativa complessa e tecnologicamente innovativa». Ha poi espresso soddisfazione per il progetto il Sindaco di Aosta che ha detto «Non posso che salutare con soddisfazione l’impulso ricevuto dal progetto del teleriscaldamento, inserito tra le grandi opere previste dal programma di Governo Aosta capitale dell’Autonomia, da oggi più vicino alla sua realizzazione nonostante la difficile fase economica in atto». L’Assessore Donzel ha spiegato come «il teleriscaldamento apporterà benefici importanti alle famiglie non solo in termini di risparmio economico, ma anche per la qualità dell’aria di Aosta, contribuendo a rafforzare le azioni intraprese negli ultimi anni, in favore dell’ambiente, dall’Amministrazione comunale».

Il Consigliere Albertazzi con piglio commerciale ha illustrato i dettagli dell’operazione soffermandosi, in particolare, sugli aspetti tecnici della realizzazione, congiuntamente ai vantaggi economici e ambientali che essa presenta. Attraverso un inquadramento generale del progetto, visto nel panorama energetico mondiale, è stata evidenziata la modernità e la coerenza con gli indirizzi europei e nazionali ed è stato illustrato poi ai presenti il cronoprogramma che prevede, nella stagione di riscaldamento 2014, la prima fornitura di energia termica ai cittadini. Sono stati richiamati inoltre i vantaggi di tipo ambientale conseguenti a una riduzione importante di emissioni di anidride carbonica che, rispetto alla generazione attuale di circa 50.000 tonnellate annue emesse in atmosfera, si attesterà su di una riduzione di circa 15.000 tonnellate annue (considerando nel paniere sia gli impianti alimentati attualmente a gas, sia a gasolio). 

Albertazzi ha anche dichiarato come rilevanti saranno le economie generate per i cittadini che potranno aderire al teleriscaldamento già da subito; il Consigliere Giorgio ha sottolineato che la campagna di adesioni inizierà il 6 novembre, invitando quindi tutti i residenti a informarsi sulle opportunità offerte, soprattutto in questa prima fase che offre maggiori vantaggi. Ha inoltre aggiunto che i responsabili commerciali Telcha saranno presenti sul territorio interfacciandosi direttamente sia con i tecnici, sia con gli amministratori di condominio e gli utenti finali.

Gli interventi si sono quindi conclusi con le parole del Presidente della Giunta Rollandin che ha sottolineato i vantaggi economici per le famiglie della città che potranno dare la loro adesione al progetto e ha aggiunto: «Un progetto la cui affidabilità e la cui potenzialità sono dimostrate dall’interesse con cui una delle aziende leader nel settore dell’energia ha voluto aderirvi. E nel suo intervento Rollandin ha anche evidenziato come: “In un momento in cui tanti parlano di green economy, la Valle d’Aosta risponde nei fatti con un’iniziativa che valorizza il patrimonio ambientale della regione e fornisce risposte concrete a favore dei cittadini».

Da oggi, prende quindi il via il progetto di teleriscaldamento della città per il quale, dal 6 novembre, sarà possibile avere maggiori informazioni presso il punto di contatto allestito ad Aosta, in Via Duc, n.3 (zona Piazza Plouves), aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, in orario 10-12.

Per saperne di più visita il sito di Telcha.

Turismo: la selezione del personale si fa on line

Come sempre ospito con piacere un post degli amici di Turismok.

5.000 iscritti, oltre 400 visitatori unici al giorno sul sito web www.soshotel.it, sono questi i primi incoraggianti risultati di questo nuovo progetto imprenditoriale made in VdA. Nato pochi mesi addietro da un’idea di Alessandro Cavaliere, imprenditore alberghiero valdostano, SOS Hotel è oggi un servizio (gratuito) a scala nazionale utilizzabile da personale in cerca di impiego e da aziende del settore. Uno strumento che si pone tra le finalità quella di ridare valore alla professionalità alberghiera attraverso un moderno concetto di selezione del personale basato sulle referenze.

Abbiamo chiesto a Cavaliere da dove nasce e come si sviluppa il progetto. «Si tratta di un’iniziativa condivisa con altri imprenditori e che vuole offrire un nuovo strumento di recruitment on line; il progetto si affianca ad altri sistemi già esistenti ma si approccia all’utenza in maniera rivoluzionaria con l’obiettivo di superare alcuni evidenti limiti mostrati da altri sistemi».

In che cosa consistono i plus del vostro servizio? «La nostra piattaforma consente di accorciare notevolmente i tempi del processo di selezione del personale e, allo stesso tempo, per chi cerca lavoro, la facilità di presentare il proprio profilo in pochi istanti». Un progetto che sembra crescere rapidamente tanto da trovare negli stessi albergatori il miglior veicolo di promozione: «I miei colleghi e tutti noi riceviamo un numero elevato di CV che ci rende difficoltosa l’analisi di tutti i profili, sono gli stessi albergatori a sollecitare le persone a iscriversi al sistema, in questo modo peraltro si annullano gli oneri di gestione dei dati sensibili che passano in capo a chi li pubblica».

La novità più grande del sistema è senz’altro però quella del sistema delle referenze. In una società dove recensioni e giudizi sulla propria esperienza di vacanza condizionano sempre più il successo delle imprese turistiche, è fondamentale saper scegliere il personale che mostra più garanzia. «Per tutelarsi le aziende sono costrette a cercare informazioni della persona che intendono assumere, in questo caso le eventuali referenze sono direttamente pubblicate sul portale. A differenza di altri noti sistemi di recensioni, le referenze non sono anonime e di ognuna viene accertata la veridicità. La scelta se pubblicare o meno le proprie referenze resta a discrezione di chi cerca un impiego, é naturale che chi ne possiede avrà una visibilità privilegiata all’interno del portale».

Come detto il progetto è su scala nazionale ma ha riscosso l’interesse anche delle imprese valdostane che rappresentano il 15% dell’offerta lavoro complessiva presente oggi sul sistema. Più bassa la percentuale valdostana in cerca di impiego presente sul sito che si assesta intorno al 5% dell’utenza totale. Un dato che vogliamo comunque leggere in positivo e che farebbe pensare ad un basso livello di disoccupazione regionale, speriamo non certo rappresentativo di una disaffezione a questo tipo di professionalità, strategica per il comparto turistico della Valle d’Aosta.

Il Mercato Immobiliare in Valle d'Aosta secondo Tecnocasa (3): La Valle d'Ayas

Dopo le due puntate sul capoluogo regionale ora tocca alla Valle d'Ayas. Ecco l'analisi di Tecnocasa.

Nel primo semestre del 2012 le principali località turistiche della Valle d’Aosta hanno evidenziato una contrazione media pari all’1,6%. 

Le quotazioni immobiliari della Valle d’Ayas sono rimaste sostanzialmente costanti. A Brusson si registra un mercato alimentato soprattutto da famiglie con figli che desiderano la vicinanza ai principali servizi; Antagnod e, soprattutto, Champoluc sono le mete preferite da chi ama sciare e compiere escursioni in montagna. Nel primo caso il budget oscilla tra 200 e 400 mila € da impiegare per trilocali con doppi servizi (che tuttavia sono poco presenti), nel secondo si può toccare anche il milione di euro solo in particolari ed esclusive situazioni. I turisti italiani (milanesi, genovesi e, per ultimi, torinesi) prediligono l’abitazione dotata di una bella vista e dello spazio esterno; seppur molto rare, si sono effettuate compravendite a stranieri (inglesi nella fattispecie), che ricercano la soluzione vicino ai principali servizi e alle piste da sci.

Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, durante la stagione estiva un bilocale di 4 posti letto viene concesso a 1500-2500 €, mentre in quella invernale il canone aumenta a 3000-4000 €, fino ad attestarsi a 5000-6000 € per un trilocale. Sono stati sottoscritti anche contratti annuali, per un ammontare pari a 500 € al mese per un bilocale e circa 650 € per un trilocale.

Di Brusson sono molto apprezzate le abitazioni che si affacciano sul laghetto e quelle ubicate nella parte vecchia, le prime perché l’area è soleggiata, mentre le seconde per la vista: in entrambi i casi, i prezzi di vendita si attestano tra 4000 e 5000 € al mq. Sono stati completati i lavori di dismissione di un albergo e abitazioni ormai dismesse, al cui posto si sono ricavati bilocali e trilocali di media qualità immessi sul mercato a 3500-4000 € al mq. Limitrofa a Brusson si sta riqualificando e rivalutando la frazione di Estoul, già apprezzata perché soleggiata e dotata di ville realizzate in pietra e legno, indipendenti o al massimo con 2-3 appartamenti. Infatti, da qualche tempo è attiva una navetta che collega Brusson con le piste, lo snow park e un anello di 5 km di piste di fondo.

Antagnod, una delle frazioni principali del Comune di Ayas (qui c’è il relativo Municipio), è particolarmente apprezzata in quanto sorge in un’area molto soleggiata sia d’inverno sia d’estate, da cui è possibile godere di una vista completa della valle e del Massiccio del Monte Rosa. Attorno al nucleo storico che si sviluppa nei pressi della chiesa di San Martino, la maggior parte delle abitazioni è stata costruita negli anni ’70 ed ora si compravendono a prezzi che oscillano tra 3500 e 5000 €. Negli ultimi tempi è stato completato il residence “Colonia di Genova”, composto esclusivamente da case vacanza che sono proposte a 5000 € al mq. Limitrofa ad Antagnod si sviluppa la frazione Barmasc, caratterizzata da villette indipendenti e adatta a chi ricerca la tranquillità e la vista, rinunciando però alle comodità dei servizi: una di queste soluzioni è valutata circa 4500 € al mq.

Champoluc è la località più rinomata della Val d’Ayas, dove si concentrano numerosi locali e servizi di ogni genere, nonché gli impianti di risalita. Nella zona vecchia ci sono abitazioni tipo “Rascard”, anche se la maggioranza delle soluzioni è stata costruita tra gli anni ’60 e gli anni ’70, soprattutto nella zona limitrofa agli impianti di risalita. Un usato da ristrutturare si scambia a circa 4000 € al mq, mentre una soluzione già interessata da tali lavori si scambia a prezzi medi di 5000-6000 € al mq. Nel 2010 è stata inaugurata una nuova funivia a Frachey che collega questa località con la Valle di Gressoney: grazie a ciò, questa località composta da abitazioni degli anni ’70 si sta rivalutando e ora il prezzo medio di un immobile che non richiede interventi di ristrutturazione si assesta tra 4000 e 5000 € al mq. 

Il Mercato Immobiliare in Valle d'Aosta secondo Tecnocasa (2): Aosta


Prosegue la presentazione dell'analisi del Gruppo Tecnocasa dell'andamento del mercato immobiliare valdostana. Il Rapporto è stato presentato ieri mattina all'Hosttelerie du Cheval Blanc. Ieri ho dedicato un post alla prima parte del rapporto. 

Tra le strade più apprezzate si segnalano le centrali via Aubert e via Croce di Città (Rue Croix de Ville), caratterizzate da abitazioni storiche realizzate dal XIX secolo, spesso restaurate e impreziosite da travi a vista, volte e rosoni. Tali soluzioni signorili raggiungono punte di 3000-3500 € al mq se sono già state interessate da lavori di ristrutturazione. In via Chambery e Corso Battaglione Aosta sorgono palazzine di 5 piani degli anni ’70, già provviste di box auto, scambiate a 2100-2500 € al mq. Spostandosi verso sud, in una zona semicentrale della città, c’è un’area di forte sviluppo residenziale: Corso Lancieri d’Aosta ospitava numerosi capannoni, ora riconvertiti in condomini, dotati di riscaldamento autonomo, box e ascensore, dove un appartamento si compravende a 2500-2600 € al mq. 

La domanda di box e posti auto è sempre consistente, data la scarsità di parcheggio in centro. Se nelle aree centrali i box non ci sono (sono presenti solo posti auto, venduti a 25 mila €), questi si possono trovare nelle immediate vicinanze: in Corso Battaglione Aosta e via Chambery, ad esempio, un box singolo di 16 mq è venduto tra 20 e 25 mila €.

C’è molto fermento per quanto riguarda le nuove costruzioni, ma molte sono solamente su carta o ancora in fase embrionale: in via Chambery è presente un’area edificabile con diversi stabili in progetto, mentre in via Croce di Città si stanno recuperando fabbricati storici ad uso residenziale con posti auto, dove attualmente un appartamento si compravende a 4000-4500 € al mq.
La zona nord di Aosta, quella che si sviluppa attorno l’Ospedale Regionale Umberto Parini, ha sostanzialmente mantenuto invariati i prezzi delle abitazioni. Le tipologie usate soffrono leggermente di più, quelle nuove sono soggette all’approvazione del capitolato e al rilascio della certificazione energetica, mentre il prezzo delle villette sta subendo dei ribassi perché le quotazioni attuali sono elevate per il grado di assorbimento del mercato. Il problema principale è la difficoltà di accesso al credito: le banche concedono i mutui solo a fronte di solide garanzie da parte dei potenziali contraenti, mentre i mutui a tasso agevolato, concessi dalla Regione, spesso non sono sufficienti a coprire buona parte della spesa. L’introduzione dell’IMU ha suscitato molte preoccupazioni: in generale, chi lasciava le seconde (e anche terze) case sfitte ha manifestato l’intenzione di venderle o, quantomeno, affittarle per rientrare anche parzialmente delle maggiori spese.

Ad acquistare la prima casa sono quasi esclusivamente famiglie (alcune con figli) con reddito consolidato, ma non mancano gli acquisti per investimento. La disponibilità di spesa si attesta tra 180 e 240 mila € e il taglio più richiesto è il trilocale: non vengono richiesti particolari servizi accessori, l’aspetto importante è che sia conforme alle proprie esigenze e che il prezzo di vendita sia compatibile con il proprio budget.

Nella periferica area collinare, fino al territorio di Excenex-Arpuilles-Entrebin, c’è anche un discreto mercato di seconde case ad uso turistico, alimentato in particolar modo da persone provenienti dalla Liguria (Savona e Genova), i quali ricercano piccoli appartamenti per trascorrere weekend e vacanze, per una spesa media di 100 mila € (il budget si attesta tra 90 e 130 mila €).

Tutti coloro i quali non possono acquistare si rivolgono verso l’affitto, mercato abbastanza attivo e alimentato da famiglie alla ricerca di trilocali con la camera per i figli, giovani e single (tra cui tanti separati) che si orientano su bilocali e, infine, stranieri (soprattutto dall’Europa Orientale). Generalmente, questi ultimi ricercano soluzioni vicine ai servizi e ai mezzi pubblici; in particolare, gli immigrati nordafricani si orientano su appartamenti di almeno 60 mq, in vista di un futuro ricongiungimento familiare. 

Tra i conduttori si segnalano anche lavoratori trasfertisti, soprattutto medici e infermieri dell’Ospedale Regionale Parini, a cui vengono offerti contratti transitori di 12-24 mesi; scaduto questo termine, è stato osservato che molti di loro scelgono di rimanere in Valle d’Aosta, acquistando la stessa abitazione o una più grande. Vengono stipulati contratti concordati 3+2, ma si stanno sottoscrivendo anche contratti a canone libero 4+4, con un buon utilizzo della cedolare secca da parte dei proprietari. Mediamente un trilocale costa 650 € al mese, mentre per un bilocale, la cui offerta è cresciuta notevolmente in questo periodo, il canone mensile di locazione si attesta a 450 €, circa 100 € in meno rispetto a sei mesi fa. Per quanto riguarda gli affitti, si segnalano due aspetti. Innanzitutto, alcuni proprietari hanno scelto di abbassare il canone di locazione (mediamente di 50-100 € al mese) per il biennio 2012-2013, in modo da permettere ai propri inquilini di restare in tali abitazioni senza incorrere nel rischio di mora o di sfratto. In secondo luogo, ad Aosta è stata approvata una legge per la cosiddetta “emergenza abitativa”, con cui si prevede che il Comune contribuisca al pagamento del canone per gli inquilini morosi (la percentuale varia in base reddito ISEE), cosicché restino conduttori per un periodo di 12-18 mesi. 

La zona dell’Ospedale è sempre molto richiesta e apprezzata, grazie alla vicinanza al centro storico, cosicché le abitazioni mantengono il proprio valore: un appartamento di 100 mq, dotato di box auto e inserito in un palazzo degli anni ’60, viene scambiato mediamente tra 200 e 220 mila €. 

Da segnalare che in via Federico Chabod, che parte da Corso XXVI Febbraio per svilupparsi lungo il Torrente Buthier e terminare nei pressi dell’Arco di Augusto, sono presenti bilocali e trilocali di tipo signorile di nuova ristrutturazione con finiture di pregio, il cui prezzo si attesta tra 3500 e 4800 € al mq, in base al piano. 

Le frazioni di Arpuilles, Entrebin ed Excenex si trovano nella prima periferia collinare a nord della città. Sono diverse le abitazioni di circa 150 mq messe in vendita per trasferirsi nelle meglio servite zone centrali della città, per tali tipologie non si spendono meno di 260 mila €. Il mercato delle nuove costruzioni è particolarmente attivo. Oltre alla quasi completa ultimazione di villette singole, bifamiliari e trifamiliari nelle suddette frazioni, è in corso un cantiere che prevede la realizzazione di 40 alloggi in 2 condomini nei pressi dell’Ospedale, tra via Roma e viale Gran San Bernardo. Tali appartamenti sono costruiti con particolare attenzione al risparmio energetico e all’isolamento acustico: sono realizzati in classe B/A/A+, autoalimentati con pannelli fotovoltaici, dotati di pompe di calore che mantengono la temperatura costante all’interno dell’appartamento e fornite di ampie finestre con tripli vetri. I lavori procedono molto bene e se ne prevede la consegna per la fine del 2014, ma vi sono già state diverse richieste: per un bilocale di 63 mq con box auto il prezzo di vendita è di circa 270 mila €, che sale a 450 mila € per un trilocale con doppi servizi, dotato di box e post auto coperto. Si segnala che questa zona è stata interessata da lavori di costruzione di parcheggi pubblici sotterranei, realizzati su due piani e che ospitano 500 posti auto.

Molti risparmiatori preferiscono rinunciare alle rendite finanziarie per investire in box, mercato che offre buone prospettive perché in zona il parcheggio scarseggia. Un box singolo di 13-18 mq si compravende a 22-28 mila € e si affitta a 60-70 € al mese, ma nell’area attorno all’Ospedale il prezzo può salire fino 35 mila € e si affittano a 90-100 € al mese. 

30 ottobre 2012

Il Mercato Immobiliare in Valle d'Aosta secondo Tecnocasa (1): Aosta


Questa mattina presso la sala conferenze dell'Hostellerie du Cheval blanc si è svolta la tradizionale Conferenza Stampa del Gruppo Tecnocasa sull’andamento del mercato immobiliare e creditizio a AostaCome già fatto negli anni passati con alcuni post ti propongo l'analisi fatta dal Gruppo. Inizio con la città di Aosta a cui dedicherò due post.


Prezzi sostanzialmente invariati ad Aosta nel primo semestre del 2012, l’unica area in diminuzione è quella compresa tra l’Arco di Augusto e corso Ivrea.

Nella zona che si estende dal Centro Storico fino all’Arco di Augusto i prezzi delle abitazioni non hanno subito variazioni di rilievo e le tempistiche medie di compravendita sono rimaste stabili (tra 6 e 12 mesi). Il mercato delle prime case non sembra essere stato influenzato dall’IMU, che tuttavia ha reso più riflessivi gli acquirenti di seconde case e, potenzialmente, potrebbe far aumentare l’offerta abitativa qualora i proprietari di case inutilizzate decidessero di mettere i propri immobili in vendita.

Ad acquistare nel centro storico sono soprattutto persone che decidono di migliorare la propria condizione abitativa, trasferendosi in un quartiere più servito. Tra essi si segnala un buon numero di anziani, che impiegano 250-300 mila € per piccoli trilocali, spesso senza l’ausilio del mutuo; vi è anche una buona presenza di famiglie che, con 150-300 mila € a disposizione, si orientano su trilocali e quadrilocali possibilmente dotati di box. Sul mercato sono attivi anche gli investitori, i quali mettono a reddito cifre comprese tra 80 e 200 mila € per bilocali da concedere in locazione. 

Le abitazioni in affitto sono sempre richieste, in particolar modo da studenti e lavoratori trasfertisti (alcuni di loro sono anche stranieri), dipendenti del vicino Ospedale Generale Regionale, delle acciaierie, rocciatori od operatori turistici. Gli studenti sono soliti prendere in affitto un trilocale (il cui canone si attesta a 500-600 € al mese) per condividere le spese, mentre i trasfertisti si orientano su bilocali, concessi a 400-500 € al mese. 

Gli stranieri (soprattutto albanesi, rumeni e brasiliani) cercano soluzioni vicine ai mezzi pubblici e ai principali servizi. Vengono stipulati soprattutto contratti a canone libero 4+4 (con un buon utilizzo della cedolare secca), ma sono stati sottoscritti anche contratti a canone concordato 3+2 e transitori di 12-18 mesi. A causa della scarsità di parcheggio, i box sono sempre richiesti, tuttavia l’offerta non è adeguata alla domanda. Un box singolo di 15 mq si compravende a 35-40 mila €, mentre lo si affitta a 100 € al mese nelle aree centrali e a 50-60 € al mese nella parte più periferica. Per un posto auto in periferia (in centro non se ne trovano) il prezzo oscilla tra 6000 e 8000 €.

Il Centro storico di Aosta è stato costruito in epoca romana ed è caratterizzato da immobili di due o tre piani, spesso restaurati e scambiati a 2500-3000 € al mq. È molto richiesta l’area tra piazza Chanoux e la Porta Praetoria, dove sorgono soluzioni del ‘700 già restaurate (spesso con ascensore) e contraddistinte da scale in pietra, affreschi e soffitti a volta o a vela. Qui i prezzi di un’abitazione sono compresi tra 3000 e 4000 € al mq, mentre per un negozio si possono spendere fino a 10 mila € al mq (se con vetrine sulla piazza centrale). Sempre nel centro storico, sotto la Porta Pretoriana, si sta realizzando uno scavo di interesse turistico che renderà visibile il vecchio selciato romano tramite passerelle vetrate. 

In località Villa Chicco e in località Porossan si trovano soluzioni indipendenti e semindipendenti, anche di recente costruzione: il prezzo di una villa singola si attesta tra 600 e 700 mila €, circa il doppio di una villetta bifamiliare, mentre per una villetta a schiera si spendono 300 mila €. Nella prima periferia della città, il quartiere Dora è in continuo sviluppo (si parte da immobili degli anni ’60, fino a case popolari del 2011) ed ospita sia ex case popolari che immobili realizzati in edilizia convenzionata. Per una soluzione da ristrutturare, di 80-90 mq, si spendono non più di 1500 € al mq, mentre gli alloggi degli anni ’85-’90 vengono venduti a 2000 € al mq (si tratta di case sorte in edilizia convenzionata e successivamente destinate al libero mercato).

Nella zona orientale di Aosta sono in corso alcuni interventi, sia urbanistici che architettonici. Oltre l’Arco di Augusto, in Corso Ivrea, non sono ancora stati completati (ma se ne prevede la realizzazione entro la fine dell’anno) gli appartamenti realizzati in classe B e dotati di pannelli solari e riscaldamenti a pavimento: il prezzo per tali soluzioni si attesta tra 2400 e 2600 € al mq.

La parte di Aosta che da Piazza della Repubblica si sviluppa verso ovest ha sostanzialmente mantenuto i prezzi (il calo è stato lieve), nonostante vi siano state difficoltà di accesso al credito, problematiche relative al lavoro (con conseguente chiusura di alcune aziende) e timori generali per la situazione socio-economica attuale. Il numero di compravendite ha subito un ribasso e, parallelamente, le tempistiche medie di compravendita si sono allungate, attestandosi a 4-6 mesi. In questo scenario, l’introduzione dell’IMU ha influenzato (peraltro in modo leggero) solo il mercato delle seconde case, in particolar modo quelle di media qualità. Il mercato residenziale è ancora condizionato positivamente dai mutui a tasso agevolato che la Regione Autonoma Valle d’Aosta concede ai residenti per il recupero, la nuova costruzione e l'acquisto della prima casa. Unitamente al rilascio dei mutui da parte delle banche, famiglie e giovani sono le tipologie di acquirenti prevalenti: le prime possono disporre di 250 mila €, che impiegano su trilocali, mentre i secondi hanno un budget di spesa inferiore e si orientano prevalentemente su bilocali. Vengono preferite soluzioni dotate di pertinenze e spazio esterno, in particolare balcone, cantina e posto auto. Negli ultimi mesi si assiste ad una discreta presenza di stranieri, specialmente di cinesi: costoro hanno una disponibilità di spesa intorno a 200 mila € e ricercano soluzioni più piccole, ma acquistano quasi sempre senza l’ausilio del mutuo. 

Gli investitori non sono particolarmente attivi, ma l’imminente trasformazione della Caserma Alpina in Università (grazie anche al contributo della Regione) potrebbe dare slancio a questo tipo di mercato, nonché rivalutare le abitazioni delle zone limitrofe. I risparmiatori mettono a reddito 150-200 mila € per investire in monolocali e bilocali ubicati nelle zone più centrali, da concedere in locazione. Gli affitti sono sempre molto richiesti, specialmente da giovani coppie e single alla prima esperienza fuori casa. Vengono stipulati contratti a canone libero 4+4 (la cedolare secca è stata ben recepita e utilizzata), che prevedono canoni di 400 € al mese per i monolocali, 400-450 € al mese per i bilocale e 500-550 € al mese per i trilocali. (Continua)

Alle Terme di Pré-Saint-Didier l'Italian Spa Award


È ufficiale, le Terme di Pré Saint Didier si confermano punto di riferimento italiano ed europeo tra le SPA e si aggiudicano l’Italian SPA Award nella categoria “Destination SPA. Il premio è stato consegnato lunedì 22 ottobre a Brescia durante la fiera Hosp & Food dal direttore della rivista Area Wellness Giorgio Bartolomucci.

Il premio è assegnato dai lettori della rivista che valutano in particolare tre aspetti: 
1 - innovazione  
2 - qualità 
3 - ecosostenibilità 
per riconoscere le strutture wellness che spingono in avanti i limiti e promuovono l’industria del benessere in Italia.

«Il successo - si legge in una nota diffusa dall'azienda - conferma dunque l’impegno profuso dal centro termale della Valle d’Aosta per cercare di offrire un benessere innovativo e di qualità, tenendo sempre al centro della propria attenzione il gradimento degli ospiti». 

Grande soddisfazione anche per il resto del Gruppo QC Terme che, oltre al riconoscimento per Pré Saint Didier, ha visto entrare in nomination tutti gli altri centri: Bagni di Bormio Spa Resort dopo aver vinto le passate due edizioni è infatti entrata nelle top 6 d’Italia, sempre nella categoria “Destination SPA”, mentre QC Termemilano e il nuovissimo QC Termetorino si sono classificate nella top 5 delle “Urban SPA” italiane.

Un successo che in azienda spiegano con «l’attenzione agli ospiti e la costante attività di ricerca e sviluppo per trovare soluzioni di benessere innovative e che  sappiano creare emozioni». «La nostra clientela - aggiungono - apprezza in particolare il percorso benessere che amiamo definire in “self service”: l’ospite può modellarlo suo propri gusti e sulle proprie esigenze, entrando in  una magica dimensione di relax e benessere. Gli ospiti appartengono a tutte le fasce di età, con volumi importanti nella fascia dai 25 ai 50  anni: sono molte le coppie e in predominanza il pubblico è femminile». 

Cobaty Aosta: filiera delle Costruzioni ed Etica

Questa mattina con una conferenza stampa presso l’ex hotel Londre a Châtillon in via Emile Chanoux, 11, gli ingegneri Edgardo Campane e Michel Grosjacques hanno reso noto il riconoscimento dell’affiliazione formale di Cobaty Aosta, costituita il 9 agosto del 2012 e di cui sono rispettivamente presidente e segretario, all’interno della Federazione Cobaty International.

Ma che cosa è Cobaty? 

Cobaty è un raggruppamento di associazioni sparse in diversi paesi del mondo che condividono principi di etica applicati alla filiera delle costruzioni, dell’urbanistica, integrando ed applicando i principi di salvaguardia e protezione dell’ambiente per migliorare la qualità della vita, nel solco di uno sviluppo sostenibile. L'associazione raggruppa pertanto persone fisiche che condividono e sottoscrivono tali principi, superando i limiti dell’associazionismo di categoria, che finisce per raggruppare insiemi omogenei di soggetti.

Cobaty intende infatti riunire per un confronto prolungato ed efficace soggetti diversi della filiera delle costruzioni, quali ad esempio, professionisti, imprese, funzionari di amministrazioni pubbliche e private, artigiani, ma anche avvocati, giornalisti, rappresentanti delle associazioni dei consumatori, amministratori di immobili, immobiliaristi, etcc.

Cobaty cerca di favorire pertanto il dialogo tra soggetti che tendono ad affrontare le problematiche da diversi punti di vista, per pervenire alla definizione di soluzioni e procedure che contemperino le esigenze e le necessità di tutti gli attori del processo costruttivo.

Cobaty intende contribuire al miglioramento della qualità della vita, grazie ad un miglior approccio ambientale, concernendo la protezione dell’esistente, la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, l’integrazione della problematica inerente i diversamente abili, al fine di rendere possibile, sulla base dei principi di sviluppo sostenibile, una crescita responsabile e controllata

Cobaty intende perseguire i propri scopi statutari mediante la promozione di conferenze, seminari, incontri, dibattiti etc.. anche in accordo e condivisione con altri soggetti, quali ad esempio Enti pubblici, Associazioni di categoria, Ordini professionali, Camere di commercio etc..

Cobaty è una libera associazione di soggetti ed ha natura apolitica, non sindacale, non corporativa né religiosa e non ha finalità di lucro. Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito. 

Italiafutura: il contributo di un imprenditore valdostano


Vasco Cannatà
Tra i firmatari del Manifesto «Verso la Terza Repubblica: La società e il rinnovamento della politica», come si può leggere sul sito web di Italiafutura, figura anche il giovane imprenditore valdostano, Vasco Cannatà, il nome compare assieme a quelli di Raffaele Bonanni (segretario Cisl), Lorenzo Dellai (Presidente della Provincia di Trento), Edoardo Nesi (scrittore), Andrea Corradini (ex Presidente del consiglio superiore dei beni culturali); Nicola Rossi (Senatore), Andrea Oliverio (Presidente Acli), del Ministro Andrea Riccardi ed altre persone di spicco del nostro paese.

Cannatà così motiva il suo impegno: «Credo che i cittadini italiani meritino un’Italia migliore, che ispiri fiducia, prenda sul serio ogni legittimo desiderio di benessere, non abbandoni nessuno. È indispensabile recuperare la speranza e attivare risorse e pensiero contro la lettura vittimista del nostro presente e del nostro futuro. Nel nostro paese da troppo tempo non si riescono a mobilitare le passioni e le idee e istituzioni ingessate hanno perso la loro funzione vitale. Io da cattolico e da valdostano voglio essere presente a questo nuovo progetto, sul quale stiamo lavorando da due anni, nei quali abbiamo dato vita ad un grande contenitore di Idee e a poi portato alla nascita di questo manifesto, per dare un contributo di idee e testimoniare con la mia presenza la realtà autonomista della Valle d’Aosta che ha sicuramente bisogno di una revisione in chiave moderna fatti salvi i principi ispiratori dello Statuto Speciale».

Citando un passaggio del manifesto Cannatà rivolge un appello alle realtà associative, ai movimenti civici e alle personalità della società civile affinché partecipino insieme a noi alla possibile ricostruzione civile dell'Italia. Citando il Corriere della Sera questo appello e paragonabile a quello “Ai liberi e forti” lanciato da don Luigi Sturzo quasi cento anni fa, all’inizio del xx° secolo. 

Teleriscaldamento si riparte

Domani finalmente si avrà una parola definitiva (o almeno così si spera) sulla telenovelas del teleriscaldamento nel capoluogo regionale «congelato e scongelato». Il tutto sarà affidato ad una conferenza stampa. 

Nell'invito si legge che «nell’ambito dell’avvio del progetto teleriscaldamento che consentirà, nel giro di cinque anni, ai condomini e agli edifici pubblici della città di Aosta, di poter usufruire del sistema che offre reali vantaggi, primo fra tutti il risparmio sui costi di bolletta e la riduzione del consumo di energia per riscaldamento, oltre al contenimento delle emissioni di CO2 in atmosfera al fine del miglioramento della qualità dell’aria della città Telcha invita la S.V. all’incontro con la stampa e gli operatori della comunicazione
mercoledì, 31 ottobre 2012 – ore 11:00 
Salone Ducale del Municipio di Aosta
Nel corso dell’incontro, alla presenza del Presidente della Regione Augusto Rollandin, del Sindaco della Città di Aosta Giordano Bruno, dell’Assessore comunale allo Sviluppo sostenibile, al Servizio idrico integrato, all’Ambiente, all’Igiene urbana e alla distribuzione del gas naturale Delio Donzel, del Presidente Telcha Riccardo Trisoldi, dell’Amministratore Delegato e dei Consiglieri d’Amministrazione Telcha, saranno presentate le linee guida del progetto e le principali tappe di sviluppo dello stesso».  

Cva, Sea e Fratelli Ronc rimarranno della partita ma è prevista l'entrata al 51% di un socio di peso. Domani si saprà.

29 ottobre 2012

Superata l'impasse tecnica: Giusto Giovannetti (Centro Colture Sperimentali Aosta) in testa

E anche per quest'anno il solito black out ha risparmiato il sondaggio. Dopo quasi una settimana la classifica è miracolosamente ricomparsa (soliti problemi di Google a cui appartiene la piattaforma che utilizzo per il mio blog). Tutto è bene quel che finisce bene e a 42 giorni dalla fine il sondaggio ha superato i 700 suffragi. Vale la pena di fare il punto sull'andamento del Concorso per votare il miglior imprenditore valdostano del 2012.

Guida la classifica - in solitaria ma non troppo - con 190  voti Giusto Giovannetti (Centro Colture Sperimentali Aosta). Non lo perdono di vista Marilena Péaquin (Maison Bertolin) con 175  e, anche se un po' più attardato, Andrea Cappellari (Mavitec) con 160.

Pietro Capula (Gps Standard) con 49 vede sempre la sua piazza più minacciata da Costantino Charrère (Les Crêtes) a quota 46.

Tutti gli altri partecipanti alla tenzione sono in un enorme gruppone racchiuso in 10 voti: Marcello Panizzi (Centrale laitière) a 15, Luca Frutaz (Chenevier) a 14, Maurizio Grange (La Clusaz) a 10, Mauro Morandin (Morandin)Domenico Zagari (Consorzio Sistra) a 9, Eraldo Berard (BE Impianti)Davide Bettoni (Mavel)Sergio Borla (Valdostana Carni) a 8, Ivano Vuillermin (Gualtiero Vuillermin) a 7, Pietro Menniti (Dora) a 5 e Mario Di Turo (Ced Impianti), fanalino di coda, a 4.

Ricordo che se la prima piazza dà diritto al premio, le ultime sette portano all'eliminazione dal panel, per cui anche se il voto al tuo beniamino non è più utile per garantire il piazzamento principe (ma mancano più di 40 a giorni alla fine del sondaggio e per esperienza so che tutto può succedere), può rivelarsi comunque fondamentale per permettergli l'anno prossimo di ridare la caccia al primo posto e garantirsi lo stambecco-tatà di ImpresaVda. 

28 ottobre 2012

Grandangolo sui Professionisti valdostani - 2: gli Ingegneri

Michel Grosjacques, presidente Ordine ingegneri 
Dopo i veterinari questa settimana la serie di incontri con le professioni operanti sul territorio regionale fa tappa presso l’Ordine degli ingegneri. L’intervistato di questo numero è il Presidente Michel Grosjacques

La prossima settimana toccherà invece all’Ordine dei Medici con Roberto Rosset. Ricordo che Grandangolo è anche una trasmissione radiofonica che va in onda tutti i giovedì alle 10,35 su radio
Proposta in Blu. A sponsorizzare l’intero ciclo di trasmissione (24 puntate) è il Consorzio Valfidi che ha al suo interno una sezione riservata alle professioni. 


L’IDENTIKIT

Iscritti dell’ultimo triennio: 468 (17 nell’ultimo anno)

Composizione direttivo: Michel Grosjacques (Presidente), Edgardo Campane (segretario), Jeanpaul Grange (Tesoriere), Corrado Cavallero, Umberto Ventosi, Vincenzo Ubertalle, Daniele Boggio Marzet, Sergio Grange e Lorenzo Nelva Stellio (Consiglieri)

Il “trend” nei prossimi anni in termini di iscritti: In calo negli ultimi 7-8 anni del 50%: da 30 a 15.

Mail: infordine@ingegneriaosta.it

Sito internet: www.ordineingegneriaosta.it


LE DOMANDE

Mi descriva le principali problematiche a livello regionale e nazionale che la vostra professione si trova a dover affrontare?
Nella congiuntura attuale le problematiche si intersecano tra quelle nazionali e quelle regionali e sono legate purtroppo alla congiuntura negativa con caratteristiche di crisi recessiva che perdura da anni e dalla quale non si vedono spunti di uscita attuale. Il problema principale è legato ad un mercato rallentato e che dà segni
molto negativi anche per il futuro. Poi ci sono i problemi della professione che c’erano comunque prima della crisi e che questa crisi ha aggravato. Ossia una professione che è in profonda trasformazione perché parte da uno schema che era quello delle professioni liberali dove il professionista portava a termine la sua opera secondo principi di etica e senza assoggettarsi al mercato. Oggi invece siamo in pieno mercato, in piena concorrenza. Ci stiamo trasformando da professionisti in imprenditori con tutte le conseguenze del caso. Un processo avviato da una decina di anni e vede la professione in continua evoluzione. Un processo  roblematico in quanto si tratta di coniugare la concorrenza che è giusto che ci sia con l’etica che deve perdurare. Cambia così il modo di lavorare e di approcciare il mercato. Ovviamente noi non siamo contro tutto questo, ma in qualche maniera è un processo che va accompagnato con quelli che sono i principi fondanti della professione legati all’etica. Quest’anno poi c’è stata un ulteriore trasformazione indotta dalla
riforma delle professioni che ha visto la luce nel mese di agosto e che finalmente si è trasformata in una opportunità di modificare in maniera più moderna la professione stessa.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
La crisi è profonda. Il lavoro deve essere ricercato nella fantasia tutta italiana di trovare soluzioni ai problemi esistenti.

Esistono nuovi sbocchi professionali?
Oggi esistono dei mercati possibili come quelli del corretto riuso del territorio, della riqualificazione energetica, statica, tutto ciò che va nella direzione di ottimizzare il patrimonio esistente e in generale le risorse
che abbiamo a disposizione. Il lavoro classico è drammaticamente diminuito e le prospettive sono negative. Le opportunità vanno create dando valore aggiunto a quanto già c’è sul territorio. Occorre tutelare quanto vale la pena di tutelare e magari avere anche il coraggio di fare un passo in più e qualche volta demolire e ricostruire nell’ottica di realizzare qualcosa di nuovo che possa costare meno nel futuro.

Soffermiamoci sulle iniziative di formazione realizzate nel corso del 2012 e su quelle che avete in programma nel 2013?
La formazione è uno dei punti nevralgici anche dell’ultima Riforma che impone un aggiornamento continuo ed un attento monitoraggio della formazione svolta. E’ un’opportunità che abbiamo accolto a braccia aperte. Noi ne facciamo molta. Negli ultimi anni nel settore energetico, strutturale, sicurezza. Oggi la nuova sfida è
organizzarla su dei canali predeterminati, darle valore, visibilità e tracciabilità. Una sfida che intendiamo cogliere e portare avanti.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
In questo momento è difficile dare consigli a chi inizia qualunque tipo di attività. L’unica cosa di cui c’è  bisogno è veramente tanto coraggio. La situazione è critica e le prospettive ancora di più. Detto questo
va anche precisato che il mondo dell’ingegneria è sempre stato un mondo estremamente versatile perché la formazione di base è molto elevata ed ha le capacità di adattarsi a quelle che orno le esigenze del mercato.
Non è una professione in esaurimento, purtroppo occorre che l’economia generale riparta perché ci siano degli effetti positivi. L’unico consiglio che vorrei dare è di prepararsi ad un lavoro che non potrà più essere singolo, ma in “équipe” e basato su una sempre maggiore integrazione con gli altri aspetti anche esterni alla
professione. Se non si riesce a fare sinergia e squadra non si possono vincere le sfide del mercato legate ad innovazione e al riuso di quanto c’è sul territorio.

Un giudizio sulla riforma degli Ordini? Che cosa ha senso fare e che cosa no?
Complessivamente noi siamo contenti. Sono stati posti alcuni paletti necessari e doverosi. Ha posto il  problema della concorrenza, delle società. Ha imposto il principio della formazione continua. Gli aspetti su cui ancora si sta ragionando – in quanto mancano ancora i regolamenti attuativi che determinano poi professione per professione le vere cose da fare – è il tirocinio che nel nostro caso è stato inserito per la prima volta. Attualmente è in una fase di congelamento perché non vorremmo diventasse un freno al
mercato trasformandosi in un nuovo balzello per iniziare una attività. Il tirocinio è per noi una leva importante per promuovere l’avvicinamento della scuola alla professione, ma deve essere gestito, regolamentato, con una remunerazione, con dei principi che lo trasformino in un apprendistato vero e proprio. Deve diventare
un’opportunità e non un freno.

Che rapporto avete con il mondo delle imprese?
Sta mutando parallelamente alla trasformazione della professione che prima era molto separata dalla fase di realizzazione, mentre ora c’è sempre più integrazione e la centralità si sta spostando dal progetto alla costruzione. E’ un rapporto migliorato in quanto sempre più integrato.

Qual è il vostro rapporto con il mondo del credito?
Di per sé è buono. Per quanto invece riguarda tutta la filiera della costruzione esiste un problema attualissimo sulla necessità di aumentare le possibilità di credito che al momento rappresentano un grosso freno. Credo che anche alla luce delle notizie quotidiane sui tagli che lo Stato e conseguentemente la Regione e i Comuni
si trovano a dover fare per esigenze di bilancio l’unica chiave di volta per uscire dalla crisi è che l’ente pubblico si trasformi sempre più da finanziatore a garante dando la possibilità sotto certe condizioni di fare da intermediario sulle garanzie per le banche affinché queste prestino con più facilità le risorse alle imprese per portare a termine determinate operazioni. Temo che senza questo passaggio non si riesce ad uscire da questa crisi.

Mi dica un valore da recuperare in questa nostra società sempre più sfilacciata…
L’etica e la coscienza del lavoro. Anche dalle notizie che leggiamo tutti i giorni sui giornali sono convinto che ci sia una estrema necessità di etica nel mondo del lavoro. Bisogna capire che per ottenere qualcosa bisogna guadagnarsela con fatica e cercando di lavorare con coscienza. Purtroppo questi sono valori sempre più relegati e sottomessi ad una logica di profitto che da sola non ci può che portare alla rovina.

27 ottobre 2012

Tempo di Green Economy: Valle d'Aosta seconda soltanto al Trentino Alto Adige


Oggi, presso la Sala Arancio di Lingotto Fiere, nell’ambito dell’edizione 2012 del Salone del Gusto, la Chambre Valdôtaine ha presentato i primi risultati dello studio “La Green Economy in Valle d’Aosta – Scenari ed opportunità di sviluppo sostenibile in una economia di montagna”.

La ricerca, coordinata dal Prof. Massimo Lévêque e realizzata in collaborazione con il Centro Studi di Slow Food, con la Fondazione Impresa di Mestre e con il prof. Gorla dell’Università della Valle d’Aosta, ha analizzato nel dettaglio un ambito, quello delle attività green, che rappresenta un settore in controtendenza rispetto al difficile momento economico che stanno attraversando le imprese.

Ti propongo le immagini di due slides della presentazione del rapporto fatta da Lévêque che mi sembrano particolarmente interessanti. Sull'argomento tornerò nei prossimi giorni. 

Come sempre per una migliore visione consiglio di cliccare sull'immagine. Buona lettura.


Il fascino degli «Autochtoni»


Ad Autochtona come sempre Fabrizio Gallino (in arte blogger Enofaber) promuove i vini valdostani.

Vota il Miglior Imprenditore valdostano del 2012: Impasse tecnico

Come avrai notato il sondaggio per votare il miglior imprenditore valdostano del 2012 ha subito un impasse di tipo tecnico. Non è  la prima volta che capita in un sondaggio.

Solitamente dopo qualche giorno di buio (per motivi noti soltanto ai creatori della piattaforma di blogspot e forse neppure a loro) i risultati vengono improvvisamente restituiti come se nulla fosse. Tuttavia ad oggi constato che (sic) non è ancora avvenuto il miracolo.

Se il black out dovesse confermarsi riproporrò da qui alla prefissata data di scadenza un sondaggio con soltanto i primi tre classificati prima dello stop forzato cioè Andrea Cappellari (Mavitec), Giusto Giovannetti (Centro Colture Sperimentali) e Marilena Péaquin (Maison Bertolin). Ripartire da zero non mi sembrava corretto nei confronti dei tanti che si sono prodigati per supportare i propri beniamini.

Saranno invece abolite le retrocessioni e gli stessi nominativi del panel 2012 si ritroveranno in gara nel 2013.

Mi dispiace per l'inconveniente.

Monterosa Ski: Ponte dei Santi sugli sci


Premesso che non son un fan di Halloween - trattasi di un'americanata che mal digerisco e non mi piace che il periodo da noi tradizionalmente dedicato a Santi e Defunti sia oggetto di un martellamento panamericano eccessivo - tuttavia non posso non segnalare la curiosa promozione bipartisan dell'agenzia Snow&Feelings che per il weekend lungo del Ponte dei Santi nel comprensorio del Monterosa ski, propone due pacchetti speciali, rispettosi almeno nel nome delle varie religiosità personali:
“Halloween in Val d’Ayas”, valido dal 31 ottobre al 4 novembre, comprende quattro notti con servizio di mezza pensione o bed&breakfast negli hotel aderenti, ingresso al party in maschera del Pachamama di Champoluc o al Woodland di Brusson, visita al Forte di Bard e alla manifestazione “Art&Ciocc – Il Tour dei Cioccolatieri”, passeggiata in quota con guida, tanti gadget e tutta l’accoglienza e l’attenzione di Snow&Feelings. Gli alberghi disponibili sono: Hotel Castor a Champoluc in camera doppia con servizio di B&B (pacchetto Halloween da € 295,00 a persona), Hotel Punta Zerbion a Corbet in camera doppia con servizio di mezza pensione (pacchetto Halloween da € 340,00 a persona), Chambres d’hôtes Petit Coeur a Champoluc in camera doppia con servizio di B&B (pacchetto Halloween da € 275,00 a persona) e Chambres d’hôtes La Luge d’Antan a Brusson in camera doppia con servizio di B&B (pacchetto Halloween da € 340,00 a persona).
“Ponte dei Santi in Valle di Gressoney”, valido dal 31 ottobre al 4 novembre, si compone di quattro notti nell’hotel B&B Rédélnascht a Gressoney-La-Trinité, in camera doppia con servizio bed&breakfast (pacchetto Ponte dei Santi da € 315,00 a persona), e comprende visita al Forte di Bard e alla manifestazione “Art&Ciocc – Il Tour dei Cioccolatieri”, passeggiata in quota con guida e Sushi Terme Time presso le Terme di Pré-Saint-Didier.
 Anche durante il Ponte dei Santi a Champoluc e a Stafal di Gressoney continuano le prevendite degli skipass: le casse saranno operative da giovedì 1° novembre a domenica 4 novembre, dalle 10 alle 16, con orario continuato.

Grivel: «Ben felici di collaborare con il mitico Terence Hill»



Così in casa Grivel si commenta la partecipazione del brand valdostano alla fiction «Un passo dal cielo» di cui avevo già scritto. 

«A marzo 2012 Lux Video  produttore della fiction, ha preso contatti con noi dopo che il team che si occupa della parte tecnica/alpinistica e di soccorso ci ha presentati come l’azienda di riferimento nel mondo della montagna. E noi che siamo degli inguaribili romantici siamo stati ben felici di poter collaborare con il mitico Terence Hill e con questo bel progetto che porta nelle case di tutti  il messaggio del rispetto e dell’amore per la natura, uniti al senso dell’amicizia e dell’onestà».

26 ottobre 2012

Dehors: Prove di dialogo| Positivo l'incontro di Confcommercio Imprese per l'Italia


Giuseppe Sagaria
Quando c’è la volontà ed il rispetto reciproco i confronti diventano sicuramente positivi e produttivi e allontanano le polemiche”. Giuseppe Sagaria, Vice Presidente Vicario di Confcommercio Imprese per l’Italia Valle d’Aosta, commenta così l’esito dell’incontro tra una delegazione di Confcommercio Imprese per l’Italia Valle d’Aosta con gli assessori comunali di Aosta: Stefano Borrello (Urbanistica) e Patrizia Carradore (Commercio), per analizzare i contenuti del regolamento comunale relativo all’installazione dei déhors.

«Su alcune questionei è stata trovata un’intesa che soddisfa le esigenze degli esercenti nel rispetto delle normative in vigore, per altre questione – precisa Sagaria - gli assessori si sono riservati di approfondire con gli uffici tecnici le soluzioni più idonee per cercare di dare risposte positive alle richieste formulate dalla categoria».

In particolare i punti ancora in discussione riguardano la compatibilità dei déhors invernali nel centro storico con le esigenze di viabilità e mobilità, soprattutto in caso di nevicate. Un secondo punto importante riguarda le deroghe, fatti salvi i diritti di terzi, sulle dimensioni del fronte del déhors. Infine devono essere verificati i criteri per eventuali revoche disposte dall’Amministrazione dopo il rilascio della concessione. Le revoche e le sospensioni per motivi di interventi edilizi, secondo Confcommercio, devono dipendere esclusivamente da questioni di assoluta emergenza, ordine pubblico o casi di estrema gravità, mentre nei casi normali occorre che siano rispettate le priorità dei diritti acquisiti. Ritiene altresì compatibile ed accettabile la necessità di sgomberare il suolo in occasione di eventi importanti come, ad esempio, la Fiera di S. Orso.

Nell’esprimere soddisfazione per l’esito dell’incontro e la disponibilità manifestata da Borrello e Carradore, Sagaria ha auspicato “che venga fatto ogni sforzo possibile per trovare adeguate soluzioni ai problemi”, riservandosi di esprimere un giudizio complessivo sul documento che sarà approvato dal Consiglio comunale. “Nel frattempo mi auguro – ha concluso il vice presidente vicario di Confcommercio Imprese per l’Italia Valle d’Aosta – che l’iter del regolamento rimanga sospeso fino ad un nuovo incontro tra gli assessori e l’Ascom per valutare gli esiti delle questioni in fase di valutazione”. ​

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le imprese (176): Fusione Sirt-Cervino


PRESIDENZA DELLA REGIONE


Cave dell'Institut dedicata al CanonicoVaudan
E’ stata dedicata al Canonico Joseph Vaudan la nuova Cave sperimentale dell’Institut Agricole Régional di Aosta.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Contributi a 8 Cooperative
Sono stati deliberati contributi per un totale di 162 mila euro a otto società cooperative.

Manifestazioni promozionali
E’ stato approvato il programma delle manifestazioni promozionali a cui l’Assessorato parteciperà nel corso del prossimo anno. L’impegno di spesa è di 150 mila euro.

Uso razionale energia
In base alle disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell’uso razionale dell’energia sono stati concessi a vari beneficiari contributi per 331 mila euro.


SANITA’, SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Piano Opere pubbliche
E’ stato stabilito il piano annuale di riparto dei contributi agli Enti locali per la realizzazione di opere pubbliche destinate all’assistenza delle persone anziane ed inabili. La somma impegnata è di 908 mila euro.

TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI

Fusione Sirt-Cervino
E’ stato dato incarico a Finaosta per procedere alla fusione tra le società S.I.R.T. (Società Impianti Risalita di Torgnon) e Cervino S.p.a.

Rifugi, bivacchi e posti tappa
Per un totale di 583 mila euro, sono stati concessi contributi per interventi su rifugi, bivacchi e posti tappa escursionistici (dortoir).

25 ottobre 2012

Premiata La Vrille come Miglior Agriturismo Valdostano del 2012


Ho finalmente consegnato il premio per il miglior agriturismo valdostano 2012 a La Vrille, mentre per il miglior ristorante bisognerà aspettare la fine di novembre in quanto «Le Vieux Braconnier» dell'Hôtel Bucaneve di Breuil-Cervinia è momentaneamente chiuso per alcuni lavori di ristrutturazione legati al wellness.

Ho potuto incontrare sia Luciana Neyroz la cui cucina potremmo definire «alta ristorazione a centimetro zero» sia il marito Hervé Déguillame che ho già avuto mio ospite a ImpresaVda su Radio Proposta in Blu.


Ho deciso di dedicare all'evento due video. Nel primo ho intervistato Luciana Neyroz....





.... e nel secondo Hervé Déguillame. Buona visione.











 

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